IL GAZZETTINO
15 FEBBRAIO 2009
Dieci gatti avvelenati, la Lav chiede ai sindaci la bonifica dei terreni
Spilimbergo (PN) - (lor.pad.) Sono ormai oltre dieci i gatti morti a seguito di ingestione di bocconi contenenti sostanze venefiche nonché, come accaduto a Sarone di Caneva, a seguito delle lesioni gravissime causate da una tagliola. I proprietari degli animali rimasti vittime di tali insidie, fra i quali Alessia Trivoli di Spilimbergo e Teodoro Innocente Camatta, hanno già sporto per il tramite della Lav denuncia alle autorità competenti, supportata dai certificati dei medici veterinari. «Al momento – fa sapere Guido Iemmi, responsabile territoriale della Lav -, seppur vi siano più che fondati sospetti nei confronti di determinati soggetti, le denunce sono state presentate contro ignoti».Il proprietario del gatto avvelenato rinvenuto a Zoppola ha allertato i carabinieri avendo trovato nel parcheggio delle Case Ater, sotto un'auto, un boccone sospetto, ora al vaglio delle autorità. AttualmenteP l'utilizzo di bocconi avvelenati si configura come reato previsto e sanzionato specificamente dal Regio decreto 1265/1934, dalla legge 157 del 1992 e dal Codice penale. Di recente si è aggiunta l'ordinanza ministeriale del 18 dicembre 2008 che, oltre a ribadire la punibilità di tali condotte, pone precisi obblighi in capo alle autorità sanitarie e amministrative e in particolare ai sindaci dei comuni interessati dall'avvelenamento. Infatti, a norma dell' articolo 4 di questa ordinanza, i primi cittadini hanno l'obbligo di provvedere alla bonifica delle aree interessate. «Entro 48 ore dalla segnalazione i sindaci sono tenuti ad individuare le modalità di bonifica del terreno e del luogo interessato dall'avvelenamento – ha specificato Michela De Marchi, avvocato di riferimento per la Lav -, prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica, nonché a intensificare i controlli da parte delle autorità preposte». Nei casi occorsi in questi giorni, la Lav, oltre a supportare i proprietari degli animali uccisi nella presentazione delle denunce, ha già predisposto le segnalazioni formali indirizzate ai sindaci dei Comuni interessati affinché adempiano agli obblighi previsti dalla recente disciplina ministeriale. «Le leggi che vietano e sanzionano questi comportamenti ignobili ci sono - ha dichiarato Guido Iemmi -. Il problema è individuarne i responsabili che di solito agiscono di notte. Invito tutti i residenti del posto a stare in guardia anche perché di solito sono anonimi ed insospettabili vicini che magari agiscono perché infastiditi dalla sola presenza degli animali. Siamo disponibili a fornire tutti i riferimenti normativi utili alle denunce da depositare entro i novanta giorni dai fatti. Speriamo che l'Asl e i Comuni provvedano presto a bonificare l'area perché c'è sempre il rischio che anche i bambini possano venire in contatto con queste micidiali sostanze».
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