Cattiveria e crudeltà delle anime nere di tutta Italia

In questo blog potrai leggere e vedere le immagini della crudeltà e della cattiveria umana .
Da Nord a Sud, isole comprese, una passerella di azioni vergognose, criminali, inumane, un repertorio di incuria, freddezza, avidità e ruberia.
La bassezza d'animo dell'essere umano viene portata alla luce.
Tutto compiuto contro creature deboli ed indifese, senza tutela reale e spesso ridotte senza dignità.
Quando decidi di andare in vacanza, scegli il tuo luogo di villeggiatura anche con questo parametro :
chi abita in questo posto ?

Al cuore del problema

Ogni anno migliaia di cani vengono introdotti nei canili esistenti nel nostro Paese. Nei canili migliori solo alcuni riacquistano dignità attraverso l'adozione. In altri li aspettano malattie, sbranamenti o comunque la fine naturale della vita trascorsa dietro le sbarre. Il tutto con costi altissimi per le amministrazioni. Aiutateci a dire basta. Il fenomeno del randagismo si può controllare e sconfiggere.


COSA DICE LA LEGGE:
Secondo la normativa vigente i sindaci sono responsabili per i cani vaganti nel territorio del Comune che amministrano.

Al fine di curare i cani presenti nel suo territorio, i Comuni ricevono finanziamenti da parte dello Stato centrale (pagati da noi cittadini mediante le tasse) per cui gli stessi sono tenuti a predisporre le strutture per risolvere il problema del randagismo e a finanziarle con i denari a ciò destinati.


LA SOLUZIONE MIGLIORE:
Le Associazioni senza scopo di lucro costituiscono i migliori soggetti per la gestione del canile in quanto, agendo senza scopo di lucro, danno maggiori garanzie sul fatto che i denari ad esse corrisposti dal Comune siano effettivamente destinati alla migliore cura del cane.


QUELLO CHE ACCADE NORMALMENTE:
L'affidamento ai gestori privati è invece assai pericoloso in quanto gran parte degli stessi sono tentati dal non garantire buone condizioni di vita o la stessa sopravvivenza dei cani ospitati nel canile al fine di massimizzare i guadagni.

A mero titolo di esempio, vi segnaliamo che sono numerosi i Comuni che hanno stipulato convenzioni con gestori privati per l'affidamento agli stessi della gestione dei canili a seguito di gare di appalto vinte con aste fortemente al ribasso. Sono numerosi gli esempi di gestori che hanno vinto con offerte che prevedano il mantenimento del cane per soli 70 centesimi di euro al giorno! 70 centesimi con cui il gestore dovrebbe pagare il cibo per il cane, le cure mediche, parte delle spese di gestione (operai, luce, acqua etc.) e, addirittura, ricavarci qualcosa per vivere.

Appare del tutto evidente, quindi, che in tali casi il benessere del cane non potrà di certo essere garantito.


IL BUSINESS DEL RANDAGISMO: 500 MILIONI DI EURO ALL'ANNO
Parecchi imprenditori privati hanno nella gestione dei canili una vera miniera d'oro. Si tratta spesso di delinquenti o persone senza scrupoli capaci di creare importanti connivenze con istituzioni che dovrebbero controllare.

Il business del randagismo in Italia genera un fatturato annuale di circa 500 milioni di Euro. 500 milioni di euro pagati dai contribuenti che spesso sono oggetto di vere e proprie truffe da parte dei gestori ai danni dei Comuni e, quindi, di chi paga le tasse.


IL CUORE DEL PROBLEMA:
Nella maggioranza dei Comuni poi la domanda d'ingresso dei cani supera largamente l'offerta di posti in canile, con la conseguenza che per ogni cane morto o fatto adottare, sono pronte altre due richieste di accalappiamento e che chi volesse speculare riesce a percepire sempre e comunque il suo guadagno su un numero garantito di cani. Alla minima spesa sul singolo animale corrisponde il massimo guadagno in termini di utile.

Così che si assiste spesso ad insufficienza di personale, mancanza di lavoratori qualificati, minimi spazi nei box, in cui i cani superano il numero di 3 animali, arrivando anche ad essere 15 o più, senza tenere in alcun conto la loro compatibilità (la prima causa di morte in canile è lo sbranamento!!!!).

Per non parlare delle speculazioni che si realizzano attraverso l'accalappiamento degli animali e lo smaltimento delle loro carcasse che crea un circolo vizioso per cui prima muore un cane prima si guadagna sullo smaltimento della sua carcassa e sull'accalappiamento del nuovo cane che lo sostituisce.


LA CONNIVENZA:
Altro fenomeno che acuisce il problema è la forte connivenza tra chi dovrebbe controllare e chi è controllato. Accade sovente nei Comuni più piccoli (ma non solo) che il Sindaco (che affida la gestione del canile), i responsabili della ASL (preposti al controllo) e il gestore del canile (colui che dovrebbe essere controllato) siano amici, compagni di merende o, addirittura, parenti.

Appare evidente come in queste situazioni sia realmente impossibile far rispettare la legge e far garantire il benessere dei cani ospitati nei canili.


LA SOLUZIONE:
Ciò non accadrebbe se i Comuni provvedessero come per legge alla costruzione e risanamento delle proprie strutture e soprattutto ne affidassero la gestione ad Associazioni di volontariato senza scopo di lucro, che diano garanzie di controllo, di apertura al pubblico e di trattamento secondo parametri di benessere misurabili molto elevati.

L'ACL – Associazione Canili Lazio Onlus da anni combatte il fenomeno del randagismo. Perché il canile deve essere un punto di partenza per una nuova vita alla quale arrivare attraverso l'adozione e non un punto di arrivo in cui morire.

Abbandono : condanna a morte

Abbandono  : condanna a morte

mercoledì 30 dicembre 2009

prov. di PG: uccisa nel giorno di Natale


IL MESSAGGERO UMBRIA

29 DICEMBRE 2009

L?hanno uccisa nel giorno di Natale. Birba...

Provincia di Perugia - no di Natale. Birba, la cagnetta di sette mesi avvelenata a Collemarrozzo, aveva già superato una prova durissima: quella di essere stata abbandonata in un sacchetto della spazzatura appena nata, sulle colline di Trevi. Adesso per fare piena luce sulla morte di Birba, la Forestale ha avviato le indagini: i padroncini della cagnetta, infatti, non si danno pace ed hanno sporto denuncia contro ignoti. Era stata la piccola Elena a trovare quel batuffolo malconcio dentro un sacchetto di nylon. Accortasi che si trattava di un cucciolo abbandonato, la bambina si era subito presa cura di lei, portandola a casa.
A raccontare questa triste storia di Natale è la signora Patrizia, la mamma di Elena. ?Il cucciolo - racconta - era stato trovato la notte di San Lorenzo, nel secchio della spazzatura. Nonostante le difficoltà respiratorie e le ecchimosi sul corpo era riuscita a farcela. In poco tempo Birba è diventata la ?piccolina di casa?: dolcissima e superamata da tutti noi. Grande amica degli altri nostri cani Merlino e Libera, ci ha fatto godere di momenti fantastici tra giochi, lotte e corse. La vigilia di Natale è stata avvelenata da una mano esperta e spietata, il giorno di Natale se ne è andata. Il veterinario che l?ha seguita ha pianto con noi. Era così piccola! Usciva dal recinto per venirci incontro, forse avrà fatto un po? di pipì in giro, grattato sulla porta di qualche casa... ma Birba non doveva fare questa fine... nessuno di noi riesce a darsi pace?.

per il presepio uccidono ed imbalsamano gli animali!!!!! Aiutateci per favore!!!!!!


Protestiamo tutti assieme per la macabra usanza di UCCIDERE (generalmente con metodi che non imbrattano di sangue la pelliccia, tipo soffocamento..) ed IMBALSAMARE animali (pecorelle, agnellini, capretti, galli, gatti e.. stavano cercando anche un cane..) a Scurelle in Trentino (e anche in alcuni altri comuni del Trentino) per realizzare presepi a grandezza naturale!!!! Ogni anno lo ripetono nonostante le proteste.. e allora continuiamo anche noi per favore!!! E' importante!!! Ha un forte significato questa protesta, non possono trattare gli animali come oggetti di cui disporre a piacimento.. non possono collocarli in un Presepio.. e non possono invitare i bambini a farsi fotografare davanti alla capretta imbalsamata... vi rendete conto??? Diffondete ai vostri contatti e scrivete tutti ai giornali "l'adige", "il trentino" e il "corriere del trentino" di cui vi mettiamo sotto gli indirizzi e mettete in cc il sindaco di Scurelle affinche possa leggere le vostre proteste!!! Per favore siate intelligenti e protestate con educazione!!! Siamo dalla parte della ragione e non abbiamo bisogno della violenza verbale... se poi volete fare un lavoro ancora piu completo mandate in cc per conoscenza anche al Vescovo di Trento e al governatore del Trentino Lorenzo Dellai! Mandate la mail se credete anche a tutti i giornali nazionali e non di vostra conoscenza... abbiamo bisogno per cambiare le cose che le notizie escano dal Trentino.. qui cercano solo di nascondere tutto e di non far trapelare nullla!!! Stiamo combattendo per un TRENTINO DIVERSO!!!! SOSTENETICI VI PREGO!!!!!!!
Francesco

Scrivete a:

lettere@giornaletrentino.it

lettere@ladige.it

redazione@corrieredeltrentino.it

e in cc (cio蠰er conoscenza)

sindaco@comune.scurelle.tn.it

vescovo@arcidiocesi.trento.it

lorenzo.dellai@provincia.tn.it

ass.lavoripubblici@provincia.tn.it (Vice Presidente e Assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti provincia di Trento)

robertobombarda@yahoo.it (verdi del Trentino)



Se non avete tempo potete anche copiare in toto o in parte la lettera sottostante:

Alla cortese attenzione del vostro giornale, rubrica "lettere".

Con la presente desidero esprimere la mia personale disapprovazione per l'allestimento a Scurelle in Valsugana (ma presente molto simile anche in alcuni comuni della Val di Fiemme) del tradizionale Presepio nel quale trovano collocazione numerosissimi animali imbalsamati. Tale rappresentazione, nonostante riscuota l'ammirazione di molti e sia peraltro fonte di autocelebrazione per gli organizzatori, offende la mia sensibilitࠤi cristiano e di amante degli animal. Ritengo sia antieducativo per le giovani generazioni che lo frequentano (che potrebbero formarsi la convinzione che gli animali non sono esseri senzienti da rispettare ma oggetti di cui disporre nel modo piu arbitrario) e sono convinto che l'amore per gli Animali e la Natura sia un sentimento assolutamente rispettabile e degno di considerazione. Moltissime lettere di disapprovazione hanno raggiunto il sindaco di Scurelle da ogni parte d'Italia negli ultimi anni ma in questo piccolo paese del Trentino orientale preferiscono erigere orgogliose mura di indifferenza e rispolverare frettolosi luoghi comuni sugli animalisti invece di provare a valutare, con umiltଠle ragioni di quanti hanno l'ardire di non pensarla come loro e a considerare qualche alternativa: statue di legno magari, secondo l'antica e gloriosa tradizione dei maestri intagliatori trentini.. statue che nel tempo potrebbero sostituire gli animali imbalsamati e il proposito conseguente di non incrementarne il numero. Ma il sentimento che prevale 蠍 purtroppo la chiusura, l'orgoglio ed il rifiuto: nella sostanza, gli stessi stati d'animo che duemila anni fa hanno indotto gli albergatori di Betlemme a confinare Maria e Giuseppe in una grotta fuori cittம
Mi permetto di presentare anche al Vesovo di Trento queste mie considerazioni, con il rammarico peraltro di non avvertire da cristiano e da amante degli animali ne l'amicizia ne il sostegno della Chiesa (almeno di quella istituzionale), troppo spesso impegnata a ribadire una presunta gerarchia di priorit࠮ella quale gli animali occupano puntualmente le posizioni piu marginali. Il tutto d'altra parte non costituisce dogma di fede ma riflette convinzioni di uomini che nel tempo si avvicendano e si contraddicono e che non riescono ad oscurare l'originario messaggio di S.Francesco d'Assisi, definito da alcuni "ecumenismo creaturale"..
Desidero inviare queste riflessioni anche alle redazioni dei principali giornali italiani: 蠧iusto e forse un po "strategico" per chi spera in sostanziali cambiamenti che fuori provincia conoscano le dimensioni reali del Trentino, dimensioni che non presentano se non in parte le virt?mbientaliste decantate dalle martellanti campagne promozionali degli ultimi tempi: l'unica provincia in Italia che non si 蠡ncora dotata di un'adeguato strumento legislativo per la difesa e la tutela degli animali, una provincia dove riescono ancora a sopravvivere le famigerate "stalle lager" - piccole stalle senza igiene ne luminositଠcon i vitelli legati e i cani sottoposti ad ogni tipo di tortura e privazione - una provincia dove il bracconaggio 蠵n fenomeno rilevante e mai seriamente combattuto e dove sono tranquillamente tollerate le fabbriche piu inquinanti mentre si moltiplicano discariche abusive di ogni tipo.
Non 蠱uesto il Trentino dove voglio vivere, non 蠱uesto il Trentino dove voglio trascorrere le mie vacanze e non 蠱uesto il Trentino del quale voglio acquistare i prodotti agroalimentari, considerato soprattutto in alcune zone il largo utilizzo di prodotti chimici legati a modelli produttivi intensivi e devastatori del territorio.
"Dal Trentino naturalmente".. una propaganda forse un po fittizia, in grado soltanto di "imbalsamare" le coscienze.


Modica - La triste storia infinita


Tutti ricorderanno sicuramente il tristissmo episodio del bambino sbranato da un branco di cani affamati a Modica,nel ragusano. L?episodio scaten��pressioni di crudeltࠩnaudita verso i cani della zona, indipendentemente se randagi o di propriet໠avvelenati, massacrati di botte, uccisi con armi da fuoco e altro. Si possono trovare diverse foto nel web a testimonianza di tutto ci��on mancano nemmeno i testimoni oculari e ai tempi circolavano addirittura notizie che riportavano di aggressioni ai volontari che tentavano di salvare qualche povera bestia vittima di un olocausto ingiustificato. Solo la forza pubblica, dopo settimane riusc젰arzialmente a controllare la situazione.
Infatti, si ricorderࠡnche questo,la causa scatenante l?aggressione del branco furono le condizioni indescrivibili in cui questi cani venivano tenuti. Nella persona di Virgilio Giglio di 64 anni, poi arrestato per diversi capi d?accusa, tra i quali l?omicidio colposo 蠳tato individuato il principale responsabile dai Carabinieri di Ragusa.
Ma sembra che tutto ci��n sia bastato, sembra che questa tragedia non abbia insegnato niente a nessuno. Nel solo mese di Dicembre, nello stesso paese altre due strutture abusive sono state trovate e sequestrate dalle forze dell?ordine. Nella prima, la Guardia di Finanza ha individuato e denunciato il titolare di un canile ?inesistente? in contrada Friginitini, dove ?sopravvivevano? in condizioni incredibili, 49 cani. La loro ?casa? era costituita dai loro stessi escrementi, liquami di vario genere, cibo avariato e quant?altro. Ovviamente neanche l?ombra di un veterinario. Il titolare 蠳tato denunciato per maltrattamento di animali e esercizio illecito dell?attivitࠤi allevamento. Durante i controlli sono state anche trovate delle munizioni per armi da fuoco. Tutto questo il 3 Dicembre.
Esattamente 20 giorni dopo, un?altra struttura abusiva, 蠳tata trovata in contrada Maganuco, merito stavolta dei Carabinieri di Ragusa, che hanno immediatamente disposto il sequestro amministrativo.
Stavolta i cani sono 108; gli animali, rinchiusi in gabbie assolutamente non regolamentari, vivevano alla merc蠤i pioggia, e di qualunque altra condizione atmosferica avversa, oltre a condividere la sorte delle condizioni igieniche della struttura del sequestro precedente. Anche in questo caso il titolare 蠳tato denunciato per i medesimi reati dell?episodio precedente.
La contrada Maganuco confina con la contrada Pisciotto, teatro della tragedia del Marzo scorso.
E? in corso di accertamento un eventuale possesso di Microchip da parte dei cani, in quanto il comune di Modica, lo stesso Marzo scorso ha disposto l?istituzione dell?anagrafe canina.

Angelo Sanna




Non ha senso continuare a riempire i canili, occorre parlare di sterilizzazione obbligatoria


Vogliamo iniziare l?anno nuovo con qualche buona notizia? Io, pessimista per natura, ce la metto tutta, per una volta. La prima in assoluto 蠣he il bilancio dei cani abbandonati, nel 2009, va fortunatamente in negativo, rispetto al 2008 e agli anni precedenti. Su 100 canili monitorati dall?Aidaa, l?Associazione di Lorenzo Croce, nel 2009 sono entrati 6984 cani, rispetto agi 8940 del 2008, con una diminuzione complessiva di abbandoni stimabile attorno al 20% su scala annuale.L?Italia per��ncora una volta, si mostra una pelle d leopardo, in quanto al centro sud (ma soprattutto nel mezzogiorno) l?emergenza randagismo non cede di un?unitଠanzi nel Lazio, l?incremento degli abbandoni 蠳tato del 13%, quasi mille soggetti in pi? beh, prendiamo il dato complessivo e, come ho scritto in premessa, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno.Sono soprattutto meticci di media taglia che subiscono l?abbandono, mentre i cani ?pericolosi? (pitbull, amstaff e incroci ad esempio) costituiscono ?solo? il 12%.I primi dati provvisori, che riguardano un quinto del totale dei canili italiani, ha sottolineato il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, \"sono sicuramente confortanti ma la guardia non pu��sere abbassata perch頡 fronte di una minore entrata di randagi nei canili non possiamo nascondere il preoccupante aumento del fenomeno dei randagi che vivono allo stato brado. In tutta Italia sono almeno 800.000 i cani randagi liberi a fronte di circa 150.000 cani ospitati nei canili \".Come ho gi࠳critto fino alla nausea, il problema del randagismo, in un paese con scarsa civilt࠮ei confronti del benessere animale, si risolve solo con misure drastiche. Storicamente il popolo italiano 蠰iuttosto indifferente alla carota, mentre risente molto del bastone. Ora, non vorrei essere tacciato di rigurgiti storici inopportuni (e che non mi appartengono neanche lontanamente), ma 蠦uor di dubbio che il carattere italiano non 蠰roprio come quello inglese, nel bene e nel male.Ricordo a Londra i quotidiani lasciati nei ?portagiornali? in strada, dove il cittadino ne prende una copia e lascia il suo penny dentro l?apposita cassettina. Provate a farlo in Italia in un battibaleno non trovate pi?i quotidiani, n頬a cassettina e neanche il portagiornali magari, essendo un popolo spiritoso, un bigliettino con la scritta ?Grazie?. Lecito dunque discutere, come chiede Croce, della sterilizzazione obbligatoria.Riempire in continuazione i canili non ha senso, o meglio, 蠵n ripiego, sul quale imperano interessi mafiosi e delinquenziali. La vera strada per affrancarsi d questa piaga sociale 蠣hiudere il rubinetto e limitare fortemente le nascite, oltre al potenziamento dell?anagrafe canina tramite il microchip e relative pesanti sanzioni per chi sgarra. E? con questa buon notizia che il sottoscritto augura a voi e ai vostri pelosi un felice Anno Nuovo.

di Oscar Grazioli






AIDAA - Meno randagi in Italia, ma il Lazio è a +18%


Meno cani soli e abbandonati. Duemila gli amici a quattro zampe che si sono salvati quest\`anno da una vita di stenti. In 100 canili monitorati dall\`Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), nel 2009 sono entrati 6.984 cani rispetto agli 8.940 del 2008, con una diminuzione complessiva del 21,6% degli abbandoni su scala annuale. Cresce inoltre l\`adozione responsabile. Ma al centro-sud 蠳empre emergenza e nel Lazio addirittura l\` incremento 蠳tato del 13%, quasi mille cani in pi?no i meticci di media taglia quelli che subiscono molto di pi? abbandono rispetto alle altre razze e rappresentano il 60% del totale degli abbandoni mentre i cani delle razze \`ex pericolose\` rappresentano il 12% (i pitbull il 3% ma soprattutto sequestri).

In aumento invece la presenza nei canili dei cani piccoli.
\"Va bene che gli abbandoni diminuiscono - ha commentato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini - ma dovrebbero essere assenti\". \"L\`ordinanza del microchip obbligatorio 蠳tata fondamentale. Occorre ora andare avanti con la sterilizzazione\". Il cammino \"頤ifficile\" ma \"il Paese 蠣on noi\" e \"se mettiamo in minoranza i violenti vinciamo\".
I primi dati provvisori, che riguardano un quinto del totale dei canili italiani, ha sottolineato il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, \"sono sicuramente confortanti ma la guardia non pu��sere abbassata perch頡 fronte di una minore entrata di randagi nei canili non possiamo nascondere il preoccupante aumento del fenomeno dei randagi che vivono allo stato brado, in tutta Italia sono almeno 800.000 i cani randagi liberi a fronte di circa 150.000 cani ospitati nei canili italiani\". Da qui, ha riferito Croce, \"la necessitࠤi un forte impegno per promuovere sempre di pi?pratica della sterilizzazione obbligatoria e la costruzione di nuovi canili\".

Ecco la situazione randagismo (fonte Aidaa): - CALO ABBANDONI: Nei 100 canili monitorati dall\`Associazione, nel 2009 sono entrati 6.984 cani, rispetto agli 8.940 del 2008, con una diminuzione complessiva del 21,6% degli abbandoni su scala annuale. Sempre secondo questi dati, riferiti al periodo 1 gennaio 2009-15 dicembre 2009, sono stati 582 i cani entrati in media mensilmente nei canili sparsi su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda gli abbandoni, il picco delle diminuzioni si 蠲egistrato nel quadrimestre Giugno-Settembre con una diminuzione media del 48% rispetto al 2008, mentre nel periodo Gennaio-Maggio e fino al ponte del 2 Giugno si era registrato un incremento delle entrate in canili, e di conseguenza degli abbandoni, del 6-7% rispetto allo scorso anno.
Nel periodo ottobre-dicembre 2009 i dati relativi agli abbandoni e alle entrate in canile sono stati pari a quelli dello scorso anno. In particolare la maggior diminuzione di entrate rispetto allo scorso anno si ha in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Liguria. Mentre si registra un\`entrata pari o superiore nelle regioni del Centro-Sud Italia. Diversa la situazione del Lazio, dove la chiusura all\`accesso dei randagi da parte dei maggiori canili ha provocato un incremento medio della popolazione randagia presente sul territorio del 13% in pi?0-900 cani) rispetto al 2008; - RAZZE E ABBANDONI: L\`abbandono di cani meticci di media taglia 頡l top, pari complessivamente al 60% del totale. I cani di grossa taglia appartenenti alle cosiddette razze ex pericolose rappresentano complessivamente il 12% del totale con particolare riferimento ai pitbull che rappresentano il 3% del totale dei cani entrati in canile, anche se la maggior parte di questi non provengono dagli abbandoni ma dai sequestri a causa dei maltrattamenti. Significativo l\`aumento degli abbandoni dei cani di piccola taglia (il 4% del totale degli abbandoni); - MICROCHIP ANTI-RANDAGISMO: determinante nella diminuzione degli abbandoni di quest\`anno, ha detto il presidente di Aidaa \"l\`introduzione delle normative sull\`obbligo del microchip volute dal Governo ed in particolare dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini cui va il nostro plauso per l\`insieme del lavoro fatto in questo 2009 a favore dei diritti degli animali\".


martedì 29 dicembre 2009

capua, strappato il collare incarnato urgente


Willy era a capua. Un contadino lo tenenva nelle condizioni che vedete con il collare incarnato nel collo. Alle nostre proteste non ha esitato a dirci: prendetevelo e in un istante ha strappato il collare squarciandogli la carne.
Willy adesso sarࠣurato. E' maschio, 3 anni e un carattere dolcissimo. Cercasi urgentemente stallo e adozione per questa creatura. Lasciamo che i suoi dolori vadano via con l'arrivo del nuovo anno.
Per info 3286621163

_._,_.___
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IMMAGINI SHOCK: L'AMMAESTRAMENTO IN UN CIRCO DI UN CUCCIOLINO DI ELEFANTE






Sono immagini che si commentano da sole per il
dolore inflitto ad un cucciolo ignaro e spaventato,
dopo essere stato catturato, legato, ingabbiato
e inserito in ambienti sconosciuti e spaventosi,
obbligato con la violenza e la tortura a
comportamenti innaturali...solo per assomigliare
grottescamente all'uomo!!!
DIFFONDETE QUESTO IMMENSO SCHIFO E
DATE IL BUON ESEMPIO AI VOSTRI BAMBINI E NIPOTI!!


Messaggio della PETA :

At Ringling Bros. circus, still-nursing 18- to 24-month-old baby elephants
are captured rodeo-style, roped around all four legs, tethered
neck-to-neck to an "anchor" elephant, and dragged away from their
mothers. From this point forward in their lives, every movement,
every instinct, and every natural form of behavior is subjected to
suppression and discipline at the whim of the trainer.

The baby elephants are restrained
with ropes
or chains
on a concrete
floor in a barn for up to 23 hours a day in order to break
their spirits.
They are never allowed to play outdoors and are
denied all that is
natural and important to them.

Never-before-seen photographs given
to PETA by a
whistleblower reveal that this is the
real way that they
teach baby elephants to learn circus "tricks"
through cruelty.

Bound with ropes in the practice area, baby elephants
are wrestled
by several adult men­some using sharp bullhooks and
electric shock
prods­slammed to the ground, and aggressively
pushed and pulled
into positions that will eventually be incorporated
into a circus
routine. The frightened baby elephants cry out,
but according to
the whistleblower, Ringling uses loud music to muffle
their screams.

The whistleblower is former elephant handler
Sam Haddock,
who worked at Ringling's Center for Elephant
Conservation, a
breeding and training center, in Polk City, Florida, off and on
between 1997 and 2005. His late wife had
urged him to do the
right thing and expose Ringling's torturous treatment of
elephants at its so-called "conservation center."
A short time
after providing PETA with
dozens of disturbing images and a
statement detailing how baby elephants are tied up and t
heir spirits are broken,
Mr. Haddock, too, passed
away following a sudden illness.

Please explore the photos that
Mr. and Mrs. Haddock
wanted the world to see and share
them with everyone
you know through e-mail or on sites such
as Facebook and Twitter.

Please remember these images the next time
the circus comes to town, and don't attend, as
that is the best way to stop the abuse of
these baby elephants. Thank you.

Very truly yours,

Ingrid Newkirk Signature

Ingrid E. Newkirk
President

lunedì 28 dicembre 2009

Cane in uno scatolone adottato dalla Polstrada


IL CENTRO
27 DICEMBRE 2009
Cane in uno scatolone adottato dalla Polstrada
SAN SALVO (CH). Guaiva spaventato all?interno di una scatola di cartone abbandonata sul ciglio della statale 16 Adriatica, all?altezza dello svincolo per San Salvo. Adesso è stato adottato dai suoi salvatori: la polizia. Sarebbe finito sicuramente sotto qualche vettura in transito se quella scatola di cartone non fosse stata notata da due agenti della stradale di Termoli. E? una storia che si è conclusa a lieto fine quella di un cucciolo di cane meticcio, trovato e adottato dal sovrintendente capo, Franco Cordisco , e dall?assistente capo Antonio Gianguitto . Il cagnolino, che vista la ricorrenza è stato chiamato Natalino, è diventato la mascotte della polizia stradale. Ripulito e rifocillato, l?animale ora scodinzola allegro negli uffici della direzione stradale a Termoli.

Ticino, Svizzera: picco di abbandoni per le festività


Tio
27/12/2009

Svizzera - La Spa ha forzato una macchina per estrarre due cani di razza yorkshiaire a cui ha dato rifugio a Gorduno-Gnosca.

CHIASSO - Sarà l?inchiesta a stabilire il motivo di quest?abbandono che avrebbe potuto costare la vita alle due bestiole, vista la temperatura rigida alla quale sono stati esposti per tutta la notte.
Alle cinque del mattino, è scattato l?allarme alla centrale bellinzonese da parte di abitanti della zona che udivano il continuo abbaiare proveniente da un?auto parcheggiata. Sul posto, è giunta una pattuglia della polizia comunale e l?ispettore della Spab Bruno Zala. Vista l?impossibilità di raggiungere la proprietaria, gli agenti hanno aperto la macchina ed i cagnolini sono subito stati trasportati dalla veterinaria Paola Juri di Agno che effettuava il picchetto domenicale per il Luganese e il Mendrisiotto.
Per il momento si sono ripresi bene ma andranno osservati nei prossimi giorni in quanto potrebbero sviluppare una polmonite. Gli animali abituati al caldo dell?appartamento, non sono muniti del pelo invernale e del grasso che li protegge dal freddo. Quando escono di casa, si trovano nelle stesse condizioni di una persona che esce senza il mantello.
Per questo caso la Spab stenderà rapporto al veterinario cantonale e se dovessero emergere gravi responsabilità, scatterebbe la denuncia al Ministero pubblico per violazione della Legge federale sulla protezione degli animali.
Articolo del CDT, 27.12.2009

Tio
28/12/2009

TICINO (SVIZZERA) - Maltrattati e dimenticati a Natale. Una ventina di animali abbandonati e maltrattati negli ultimi giorni. Cani abbandonati al gelo. E scatta l'allarme: il rifugio di Gorduno-Gnosca è al completo.

BELLINZONA - Troppo presi a scartare regali e a gustare pranzi e cenette natalizie, fatto sta che durante le feste ci si dimentica facilmente degli animali domestici. La Società Protezioni Animali di Bellinzona (SPAB), negli scorsi giorni è stata confrontata con una serie di interventi che hanno messo in rilievo il fenomeno dell'abbandono degli animali durante il periodo delle festività.
"Benchè il giorno di Natale sia trascorso tranquillo sul fronte degli interventi - fa sapere Armando Besomi della SPAB - il periodo ha coinciso con continui recuperi di animali dispersi e non ricercati dai proprietari, il che ha messo a dura prova la grande struttura dove i cani vanno tenuti al caldo".
A preoccupare maggiormente è il fatto che il rifugio di Gorduno-Gnosca è ormai al completo."Ciò che più preoccupa - spiega Besomi - sono i maltrattamenti che generano sequestri e divieti da parte del Veterinario cantonale in base alle nuove norme di legge. Gli animali posti sotto sequestro occupano ormai gran parte dei recinti e la soluzione dei casi richiede tempo a causa dei ricorsi. Gli animali sono custoditi in modo provvisorio per dei mesi e finora la Spab ha fatto fronte a tutti gli impegni in loro favore. I 9 Chihuahua sequestrati a Monteggio, rimarranno in isolamento fino alla fine di marzo. Anche i 6 gatti persiani sono in quarantena".
Gli interventi nelle ultime ore non sono mancati: ieri la Spab ha dovuto forzare una macchina per estrarre due cani di razza Yorkshire abbandonati al freddo all'interno dela vettura. Negli scorsi giorni è stata trovata una cagnetta abbandonata legata di notte ad un contenitore per bottiglie in via Pedemonte a Bellinzona. Sono intervenuti in piena notte le pattuglie della Spab e della polizia comunale. Per liberare l?animale legato in modo incosciente, è stato necessario tagliare il guinzaglio.
Ancora ieri, ad un cane recuperato a S.Antonino, è stato necessario tagliare il collare di metallo. Inoltre una lupetta è stata salvata da strangolamento. Nel complesso, gli interventi sono stati una ventina.

Svizzera: animali maltrattati e abbandonati durante il Natale

 

TICINO NEWS
28 DICEMBRE 2009
 
Animali maltrattati e abbandonati durante il Natale
La Spab è stata chiamata per una ventina di interventi in tutto il Cantone
 
Animali maltrattati o abbandonati in auto o legati a un contenitore per bottiglie. Il Natale purtroppo è anche questo. La Società di protezione animali di Bellinzona (Spab) punta il dito contro i proprietari di animali che durante le festività natalizie lasciano i propri amici ?a quattro zampe? al freddo e al gelo. ?Il periodo natalizio ha coinciso con continui recuperi di animali dispersi e non ricercati dai proprietari, il che ha messo a dura prova la grande struttura dove i cani vanno tenuti al caldo - scrive in una nota stampa la Spab -. Ciò che più preoccupa comunque, sono i maltrattamenti che generano sequestri e divieti da parte del Veterinario cantonale in base alle nuove norme di legge?. In totale gli interventi della Spab sono stati una ventina durante il periodo natalizio. Due in particolare quelli più significativi. Il primo riguarda di due cagnolini di razza Yorkshire, lasciati al freddo in un auto a Chiasso durante la notte. I due cagnolini hanno continuato ad abbaiare per tutta la notte e alle 5 del mattino è scattato l?allarme alla centrale bellinzonese da parte di alcuni abitanti della zona. Sul posto è così arrivata la polizia comunale e un ispettore della Spab. ?Vista l?impossibilità di raggiungere la proprietaria ? scrive ancora la Spab -, gli agenti hanno aperto la macchina ed i cagnolini sono subito stati trasportati dalla veterinaria Paola Juri di Agno che effettuava il picchetto domenicale per il Luganese e il Mendrisiotto?. I due cagnolini stanno bene ma sono sotto osservazione presso la Società di protezione animali. Il secondo intervento invece riguarda una cagnolina abbandonata legata di notte ad un contenitore per bottiglie in via Pedemonte a Bellinzona. La Spab è intervenuta assieme alla polizia comunale per liberare l?animale, che ha rischiato di essere strangolato dal proprio collare. 

TIO.CH
28 DICEMBRE 2009
 
CHIASSO
Due cagnolini abbandonati al gelo
La Spa ha forzato una macchina per estrarre due cani di razza Yorkshire a cui ha dato rifugio a Gorduno-Gnosca
 
 
CHIASSO - Sarà l?inchiesta a stabilire il motivo di quest?abbandono che avrebbe potuto costare la vita alle due bestiole, vista la temperatura rigida alla quale sono stati esposti per tutta la notte.Alle cinque del mattino, è scattato l?allarme alla centrale bellinzonese da parte di abitanti della zona che udivano il continuo abbaiare proveniente da un?auto parcheggiata. Sul posto, è giunta una pattuglia della polizia comunale e l?ispettore della Spab Bruno Zala.
Vista l?impossibilità di raggiungere la proprietaria, gli agenti hanno aperto la macchina ed i cagnolini sono subito stati trasportati dalla veterinaria Paola Juri di Agno che effettuava il picchetto domenicale per il Luganese e il Mendrisiotto.Per il momento si sono ripresi bene ma andranno osservati nei prossimi giorni in quanto potrebbero sviluppare una polmonite.
Gli animali abituati al caldo dell?appartamento, non sono muniti del pelo invernale e del grasso che li protegge dal freddo. Quando escono di casa, si trovano nelle stesse condizioni di una persona che esce senza il mantello.Per questo caso la Spab stenderà rapporto al veterinario cantonale e se dovessero emergere gravi responsabilità, scatterebbe la denuncia al Ministero pubblico per violazione della Legge federale sulla protezione degli animali.
 

CORRIERE DEL TICINO
27 DICEMBRE 2009
 
Allarme a Chiasso per due yorkshire
Dimenticati in macchina sono stati salvati dalla Spab
 
CHIASSO (Svizzera) - Ƞstato il personale della Casa per anziani vicina a piazzale Chiesa ad allarmare, stamattina alle 05.00, la Società protezione animali di Bellinzona. Motivo: da una macchina posteggiata si sentiva abbaiare in modo disperato. "Siamo arrivati appena in tempo - ci ha detto Armando Besomi, presidente della Spab - . Le temperature particolarmente rigide della notte avrebbero potuto costare la vita a queste due bestiole". E le due bestiole , due yorkshire, se la sono vista davvero brutta come ha confermato la dott. Paola Juri, veterinaria di picchetto per il Sottoceneri alla quale sono stati affidati per le prime cure.Brevemente i fatti: sul posto, dopo l'allarme, sono giunti una pattuglia della polizia comunale di Chiasso e l'ispettore Spab Bruno Zala. Non essendo stato possibile raggiungere la proprietaria dell'auto gli agenti l'hanno aperta e tratto in salvo i due cagnolini che, essendo animali d'appartamento, non sono muniti del pelo invernale e del grasso che li protegge dal freddo. "Quando escono di casa - ci fa notare Besomi -si trovano nelle stesse condizioni di una persona che esce senza il mantello". Adesso i due yorkshire stanno bene, ma sono in osservazione. Qualora dovessero emergere gravi responsabilità, scatterebbe la denuncia al Ministero pubblico per violazione della LF sulla protezione degli animali.
 

domenica 27 dicembre 2009

prov. di Pisa: trovatello ucciso con crudeltà inaudita


NEWS NOTIZIE
24 DICEMBRE 2009
Trovatello ucciso con crudeltà inaudita: Latignano si mobilita
ANGELO SANNA
LATIGNANO (PI) - A volte è molto difficile essere obiettivi, raccontare le notizie per quello che sono senza dare giudizi di valore: Questa è la storia del cane Pongo, che si può ritrovare anche sul sito dell?ENPA: Pongo era un dalmata trovatello, non aveva una casa,viveva però per strada a Latignano, in provincia di Pisa. Benchè nessuno l?avesse adottato Pongo era felice, dato che nessuno in paese si disinteressava di lui, c?era sempre infatti qualcuno che gli portava da mangiare o da bere, o si fermava a fargli qualche complimento. Pongo aveva anche come abitudine, probabilmente per contraccambiare le attenzioni dei cittadini, di correre per qualche metro a fianco alle macchine che passavano nella via in cui si trovava al momento. Nessuno si era mai lamentato di questa sua iniziativa,anzi, sembravano tutti contenti di Pongo, fino a qualche giorno fa.Ma, a dire il vero, di lamentele vere non ce ne sono state; c?è solo stato un signore, arduo da definire in questo modo per chi scrive, che, quando il povero e anziano dalmata (14 anni) ha fatto per corrergli incontro per salutarlo, ha scartato con la macchina investendolo volontariamente.Fosse finita quà; l?essere (umano?) in questione, non contento, per essere sicuro e fiero del suo operato, non ha mancato di mettere la retromarcia e passare due-tre volte sopra il corpo dell?ormai inerme bestiola. Compiuto il suo quotidiano atto di coraggio, è tranquillamente tornato a casa.?Fortunatamente?,anche se è un termine che proprio non si può usare raccontando questa storia, Latignano si è mobilitata ?in toto?, la comunità infatti è stata profondamente colpita dal tragico destino subìto dalla loro ?mascotte?. Diversi testimoni hanno denunciato ai carabinieri l?accaduto, portando al riconoscimento praticamente immediato dell?autore di questo efferato crimine, perchè di questo e nient?altro si tratta. Rischia da un?ammenda minima di 3000 euro a una massima di 15000 e un periodo di reclusione che va da 3 mesi ad un anno. Essendo Pongo deceduto la pena è aumentata della metàL?Enpa, la storica associazione a tutela degli animali ha mandato anch?essa un suo avvocato a costituire l?associazione come parte civile.Il fatto che sia stato identificato e denunciato questo delinquente è cosa buona, ma va fatta una riflessione.E? di recente pubblicazione la notizia per la quale in Cina un uomo, uccidendo una tigre rara è stato condannato a 12 anni di carcere. Com?è possibile che in Cina, una cultura così diversa dalla nostra, dove si trovano anche cadaveri di bambini per strada senza che nessuno ci faccia caso, uno che ha ammazzato un animale, pur raro, ha preso 12 anni di carcere e da noi, in Italia, cuore dell?occidente super-avanzato e esportatore di valori morali, il massimo che rischia è un anno e mezzo? La repressione di questi gesti di violenza gratuita è di primaria importanza per una civiltà che sia in grado di evolversi in senso positivo, non è importante il destinatario del gesto, esso non fa più o meno schifo perchè ha subirne le conseguenze è stato un cane, fa schifo e basta.Quando,quando saremo in grado di capire tutto ciò?

Il soccorso veterinario in Italia : tra Istituzioni e cittadini, veramente osceno.

 

 
Campania
Un altra mancanza... Un altra vittima!!!! Basta ....
il giorno 19/12/09 alle ore 12:30 ci viene fatta una segnalazione : un cane erito barcolla per strada ... ci affrettiamo siamo solo posto in meno di 10 minuti. ci troviamo davanti un cane tipo volpino ke barcolla sfinito,che cerca un riparo ,piove,ma ki lo scalcia di qua... ki di la'... scendiamo dall auto e si iizia col litigare cn un ebete ke gli ha tirato un calcio! cerchiamo di avvicinarlo,ma lui ha paura e seppur sia sfinito cerca di scappare,poi ad un tratto s arrende e ci crolla letteralmente tra le braccia,sviene...collassa , sta male. due di noi immediatamente kiamiamo i soccorsi: nn ci risponde nessuno, cosi una resta col cane ,le altre vanno al comando della polizia muicipale, esponiamo i fatti.... e' urgente bisogna intervenire!!! a loro compete fare il fax di rikiesta e consenso x l intervento da parte dell asl veterinaria na2. 3 fax ... niente, alcuna risposta! noi torniamo dal cane fiduciosi ke arrivino i soccorsi....intanto si e' saputo cos e' accaduto al cane. una settimana prima il cane era in fase di accoppiamento cn una cagnetta e dei ragazzi si sn divertiti a picchiarli cn violenza, calci, pugni.... loro poike' erano "attaccati" come si dice in gergo... nn potevano distaccarsi naturalmete, ma le troppe botte li hanno portati ad un distacco innaturale. il maskio ha riportato un prolasso del pene, la femmina nn osiamo immaginare ke fine abbia fatto.... di lei nn c e' alcuna traccia,ma un emoraggia nn giel ha levato nessuno! il maskio intanto ke passavano i giorni, ha cominciato ad avere la febbr, l infezione faceva da padrona... la parte andava in necrosi, nessuno lo ha curato, nessuno si importava di lui.... ke molto debole, sfinito si divincolava tra la crudelta' , l ignoranza e l indifferenza.... intanto il suo stato di salute peggiorava!!!!
in tutto cio' i soccorsi nn arrivavano, noi in strada sotto la pioggia, kiamiamo i carabinieri gli spieghiamo il fatto e loro si attivano subito nel sollecito alla polizia municipale....
dopo poco kiamiamo alla polizia municipale ke al solo udire il termine "animalista" ... mi ha attaccata verbalmente, inveiva e si alterava contro la categoria.... finke' mi sn "rotta" e l ho kiuso cn 3 paroline : "la devo denunciare?!!!!" .... quando s e' calmato gli ho ricrdato qual era il suo compito e dovere e ke noi cittadine volontarie eravamo a fare il loro compito, in strada sotto la pioggia cercando tra l altro di nn far accadere incidenti in strada! dalle 14:00...in poi il signor treccagnoli vincenzo ha cosi cercato di rintracciare telefonicamente gli oeratori dell asl veterinaria... intanto il cane tra le nosre braccia peggiorava! si ferma sul posto la dottoressa luongo, veterinaria ... visto l accaduto si e' messa a disposizione nell aiutarci, nell aiutare il cane intanto attendavamo l arrivo dell asl vet. un ora li' in terra... niente! chiamo ancora al comando della polizia municipale... dicono ke stanno arrivando... ma nn ci sn dottori e loro nn hanno i numeri tel x reperibilita'!!!! mah .... assurdo :( alla fine decidiam di fare come sempre: aiutare il cane !!!! ce lo portiamo all ambulatorio della dott luongo,ke mossa da compassione verso il cane ... mossa da grande professionalita' ed etica ... ci aiuta , lo fa' soprattuto per il povero cane ke ormai si e' adagiato a noi, stremato.
portato li' ha tutte le cure e le coccole ke si possano dare... ma il suo stato e' grave... la dottoressa accerta ke ha la febbre, ha la parte in necrosi ,perde siero e sangue dal pene ormai tutto ulcerato....
il cane man mano.... rallenta, cede .... ci lascia, e' morto dopo giorni...di agonia e maltrattamento.... e sue ultime ore ha incontrato noi ke gli abbiamo dato amore , cure e coccole.... purtroppo troppo tardi :(
siamo rimate tutte molto male ,sia perke' quel dolce povero cagnetto ha fatto una fine assurda, poi ci ha fatto gran rabbia l indifferenza della gente e delle autorita' competenti, ovvero l asl veterinaria.... soprattutto!!!!! nn e' il primo caso.... le loro mancanze le abbiamo dovute tamponare noi,ma quanti morti hanno sulla coscienza !
abbiamo informato la polizia municipale della decesso del cane, gli operatori dell asl erano per strada stavano per arrivare .... un altra mezzora d attesa , sn venuti poi a ritirare il corpo senza vita del cane! abbiamo kiesto spiegazioni del perke' tante ore, troppe ... risposta: e' sabato, la dottoressa nn c e', era ora di pranzo.... poi .... dovevamo rintracciare un medico disponibile .... dovevamo recuperare l ambulanza .....
alla polizia municipale ci siamo recate di persona presentandoci le foto del cane straziato,alla nostra domanda: nn e' possibile nn abbiate i numeri di reperibilita' dei dottori dell asl vetrinaria!!??? la risposta: nn ne abbiamo da piu di 10 mesi..... !!!! :(
il punto e' questo....
in questi giorni ci recheremo al comando dei carabinieri di qualiano esporremo i fatti e vogliamo dire BASTA a tutto cio'....basta morti, basta agonie x i cani ed i gatti randagi.....
ki e' responsabile paghi, devono compiere in tempi utili il loro dovere !!!! l asl vet na2 in molte occasioni temporeggia fin troppo nascondendosidietro passaggi burocratici, tempi lunghi ed inutili.....
tra comune ed asl vet si saltellano le competenze e le colpe.... ki paga le conseguenze sn i poveri randagi del territorio .....
noi ANIMALISTI poi siamo odiati, scherniti, schifati .... soprattutto dalla dottoressa annamaria cozzolino ke invece di cooperare cn noi, ci attacca dall alto del suo "incarico"...
ke poi nn copre come dovuto da anni.....
quindi noi andremo avanti esponendo i fatti anke alla procura della repubblica! ki vuole puo' unirsi a noi....
ki vuole e puo' perfavore ci aiuti a mostrare il dissenso verso fatti del genere allle autorita' interessate ke nn intervengono quando e' dovuto!!!
aiutateci, in nome di questo povero cagnetto.... e nn solo
subbissate di e mail di protesta e sdegno l asl na2 sezione veterinaria , polizia municipale del comune di qualiano, ma piu di tutti ki ha troppe mancanze e' come vi dicevo la dott cozzolino annamaria ke e' a capo di quel reparto.... ci deve delle spiegazioni, dov e' di sabato... ad ora di pranzo mentre un cane agonizza? lei nn c e', ops e dov e' ki ricopre il turno? ki dovrebbe essere li' per effettuare il pronto soccorso? ....




andremo avanti..... parola mia!!!!
ringrazio cn tutto il cuore e stima la dott luongo patrizia ke ci ha dato tutto il suo aiuto ed appoggio come medico serio e compassionevole .... GRAZIEEEE! inoltre grazie anke ai carabinieri di qualiano ke nonostante abbiano tanti impegni ci aiutano e sostengono anke per quanto riguarda casi "minori" .... grazie per essersi interessati e sollecitato cn noi per l intervento dell asl .... anke se purtroppo ancora una volta sn arrivati troppo tardi!
conto su di voi.......
roberta miro
robertamiro@hotmail.it

venerdì 25 dicembre 2009

USA - INCOLLANO LE ZAMPE DI UN GATTO SULL'AUTOSTRADA

 

ASYLUM
22 DICEMBRE 2009
 
INCOLLANO LE ZAMPE DI UN GATTO SULL'AUTOSTRADA, SALVATO
 
 
Lo hanno attaccato al manto autostradale usando una colla potentissima e mettendo a repentaglio la sua vita, visto che intorno a lui sono sfrecciate molte auto e moto. Tanti quelli che lo hanno ignorato, pensando che fosse ferito o addirittura morto .Timothy (in foto) è il gattino protagonista di un altro caso di maltrattamento, avvenuto in una strada trafficata del Minnesota. Il micio è stato salvato da una coppia, che gli è passata accanto e che ha deciso di verificare quali fossero le sue condizioni. Una volta in prossimità del gatto, si sono resi conto che qualcuno aveva incollato le zampine al manto stradale. La coppia ha subito chiamato i soccorsi, che si sono trovati di fronte al duro compito di liberarlo, senza fargli troppo male. Alla fine si è procurato qualche ferita, visto che alcune parti di pelle si sono lacerate. "E' una storia che lascia a bocca aperta. Da non credere che qualcuno possa fare una cosa del genere. Non ho mai visto nulla di simile", commenta uno dei soccorritori. Per adesso Timothy è stato preso in affidamento da una famiglia temporanea, anche se a breve verrà offerto in adozione a qualcuno disposto a prendersi cura di lui.
 

prov. Foggia - Segati e rubati i denti ai capodogli

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
24 DICEMBRE 2009
 
Segati e rubati i denti ai capodogli
 
FRANCO MASTROPAOLO
 
CAGNANO VARANO (FG) - Segati diversi denti ad alcuni dei sette capodogli spiaggiati sui litorali di Cagnano Varano e Ischitella. Tutto lascia supporre che sia stata opera di più esperti che si presume abbiano agito di notte. Difficile pensare che l'abbiano potuto fare per portarsi a casa e gelosamente custodire i denti come cimelei, a ricordo dello spiaggiamento e morte dei sette giganti del mare arenatisi il 10 dicembre scorso. Piuttosto, è verosimile che ci si trovi di fronte ad esperti che conoscono bene il valore che hanno sul mercato i denti di capodoglio. In considerazione anche dello stato di degrado delle carcasse, coloro che hanno letteralmente segato i denti avranno dovuto usare molta precauzione, anche perchè la zona è poco praticabile per il tanfo che i cetacei emanano.
I sanitari dell'Azienda sanitaria locale, che stanno seguendo le operazioni di rimozione delle carcasse per procedere al loro interramento, hanno denunciato il tutto alla Procura della repubblica di Lucera. Impensabile che si potesse arrivare a tanto, e ciò fa supporre che gli autori non siano del posto ma comunque non è neppure da escludere che si siano potuto servire di manovalanza locale. Il capodoglio, a differenza della balena, è un adontoceto, cioè è fornito di denti, mentre la balena ha i fanoni. Il capodoglio presenta i denti solo sulla mandibola, mentre la mascella ne è priva; i suoi denti sono di un avorio simile a quello delle zanne dell?elefante. Attualmente, la caccia ai capodogli, almeno quella ufficiale, è scomparsa; per questo, è ipotizzabile che l?avorio di questo cetaceo abbia potuto raggiungere un valore molto alto. 
Il capodoglio, ma anche il narvalo o il tricheco, hanno i denti simili a zanne, non solo, ma vengono addirittura sacrificati per sottrarre loro le ossa che forniscono una sostanza simile all'avorio. Il capodoglio è il più grande animale vivente munito di denti che, però, stranamente non usa perchè non sono fondamentali per la sua alimentazione, nonostante siano presenti 20-26 paia di denti conici nella mandibola inferiore, ognuno di essi lungo 8-20 cm (dal peso fino 1 kg). E' pur vero che si tratta soltanto di un'ipotesi che, però, trova una sua spiegazione nella particolarità della forma a cono e dello spazio che separa un dente dall'altro. Che non servano a nulla è, comunque, da escludere. Su alcuni capodogli sono state rilevate cicatrici che potrebbero essere state procurate dai denti di altri capodogli maschi nel corso di combattimenti. Intanto stanno precedendo a ritmo forzato le operazioni di interramento dei sette capodogli che dovrebbero concludere nell'arco di un paio di giorni. A termine i lavori di scavo delle fosse che si trovano in territorio di Ischitella. Le operazioni di interramento devono seguire le rigide procedure riportate nel protocollo sottoscritto dalle autorità competenti.
 

prov. di Varese: l'Arma chiude il canile-lager

Si, ci hanno messo quasi DUE anni per arrivare al sequestro, ma ce l'hanno fatta !

LA PROVINCIA DI VARESE
24 DICEMBRE 2009
 
L'Arma chiude il canile-lager
 
Arsago Septrio (VA) - (r.m.) E' morto per malnutrizione uno dei 34 cani sequestrati nel canile privato di Arsago Seprio; altri due, per fortuna, sono già stati adottati mentre tutti gli altri sono in attesa di un nuovo padrone. E' questo l'esito della vicenda dei cani di Arsago Seprio, una colonia che, fino a pochi giorni fa, viveva in un appezzamento privato nei pressi della discarica comunale.
La storia inizia nel febbraio 2008 quando una donna presenta un esposto alla polizia locale e al sindaco di Arsago Seprio per informarli delle condizioni in cui vengono tenuti quei cani, malnutriti e senza una adeguata protezione. Iniziano trattative informali con il proprietario dei cani che non ne vuole sapere di lasciarli. Le autorità cambiano strategia. Fanno un sopralluogo e si rendono conto della drammaticità della situazione. Decidono di intervenire con la forza. Il 14 dicembre 2009, le guardie eco-zoofile della provincia di Varese e i carabinieri, organizzano un blitz nella proprietà e dopo aver disarmato il proprietario (possessore di cinque fucili da caccia), sequestrano gli animali e li portano in una struttura ritenuta più idonea. Il giorno successivo il pm Luca Gaglio, della procura di Busto Arsizio, conferma il sequestro degli animali e autorizza il trasferimento.

prov.Padova - Abbandonato al gelo, il cigno � morto

 

MATTINO DI PADOVA
24 DICEMBRE 2009
 
Abbandonato al gelo, il cigno è morto
 
di Francesca Segato
 
MONSELICE (PD). La sua storia aveva commosso grandi e piccini. Era arrivato in dono al Bosco dei Frati, dopo la scomparsa del suo predecessore. Per tutta l?estate i frequentatori del parco l?hanno ammirato mentre si esibiva nel piccolo lago. Poi però l?estate finisce, il bosco chiude, nessuno pensa più agli animali. E questa storia ha un epilogo triste. Perch頩l cigno bianco, arrivato in primavera al parco Buzzaccarini, ieri è stato trovato morto. Da giorni soffriva per il gelo e per la mancanza di un riparo dove poter dormire al caldo. Tremava come una foglia. Perch頩 cigni, animali stupendi, sono anche bestiole delicate, che hanno bisogno di attenzioni. Non si possono lasciare nella neve, senza uno straccio di rifugio. Così, ieri, chi ha varcato il cancello del parco per portare un po? di cibo a questi animali abbandonati da tutti, l?ha trovato morto. Si era trascinato dalla parte del vigneto. Finch頮on è più riuscito ad andare avanti, e si è accasciato, bianco nella neve, immobile. Anche la sua compagna non sta bene. E? viva, ma pesa pochissimo.  E? solo grazie all?affetto di un anziano di Monselice, se questi animali se la sono cavata finora. Giuseppe Calgaro, di tasca propria, porta loro un po? di cibo. Ma un rifugio non lo poteva costruire. Solo all?epoca della gestione Auser qualcuno aveva pensato a un riparo. Ora il parco è in mano alla cooperativa Progetto Persona. Che d?estate fa anche bene il suo lavoro, ma d?inverno chiude il cancello e lascia tutto lì. Qualche settimana fa l?allarme per la secca del laghetto, con il rischio di una moria dei pesci. Ora la morte crudele, per freddo, del cigno tanto amato dai bambini. Il problema non si può scaricare sulla coop che ha in gestione il bosco, perch頩n base al bando non è nemmeno tenuta ad assicurare il benessere degli animali. Nasce da un?insensibilità verso gli animali da parte del Comune. I volontari disponibili a partecipare alla gestione del parco, magari per tenerlo aperto d?inverno, ci sono: basta coinvolgerli. Magari per evitare che altre bestiole muoiano tra sofferenze inutili. Ora nonno Calgaro non saprà cosa rispondere al suo nipotino quando gli domanderà ?Nonno, come sta il cigno??.
 

prov. Salerno - "Gambizzato" un cane di salvataggio

 

LA CITTA' DI SALERNO
22 DICEMBRE 2009
 
La storia
"Gambizzato" un cane di salvataggio
 
Angela Sabetta
 
Altavilla Silentina (SA). "Gambizzato" un cane di salvataggio. E? accaduto nella frazione di Cerrelli di Altavilla Silentina lo scorso fine settimana. A cadere nel mirino di qualche balordo ed incivile, è stato Massimo Decimo Meridio, detto Massi. L?esemplare di Terranova nero è un super esperto che senza esitare si tuffa in acqua appena si rende conto che qualcuno si trova in difficoltᮠMassi è un baywatch a quattro zampe di proprietᠤella cooperativa dei bagnini MedService di Paestum, presieduta da Carmen Mottola. Il cane, per la stagione invernale era in custodia in un?abitazione privata, situata a Cerrelli. L?episodio si è verificato nella serata di venerdì. Presumibilmente Massi, che gironzolava libero all?interno del giardino dell?abitazione, in qualche modo è riuscito ad uscire e si è allontanato. Purtroppo quando ha fatto rientro aveva una zampa tutta sanguinante. E? stato colpito di striscio anche alla spala e alla tempia. A stabilire che l?animale era stato colpito con un fucile da caccia, è stato il veterinario. ?E? stato lo stesso veterinario che ci ha spiegato che c?è stata volontarietᠭ spiega Mottola - nel colpire il cane, è stato fatto apposta per fargli del male. Non comprendo chi può aver fatto una simile crudeltᮠMassi è benvoluto da tutti, soprattutto dai bambini che spesso lo riempiono di coccole che lui accetta ben volentieri. Ciò che è accaduto è un atto spregevole?. Massi è forte e sicuramente si riprenderᠤel tutto e sar᠍ pronto per la prossima estate con il suo giubbetto rosso per salvare, come ha fatto quest?anno sul litorale di Paestum, altre vite umane.
 

a Liverpool l'ospedale a cinque stelle per cani e gatti

 

 
CORRIERE DELLA SERA
23 DICEMBRE 2009
 
Investimenti e macchinari all'avanguardia, nel Regno Unito i pet sono membri della famiglia
ER in versione quattro zampe, a Liverpool l'ospedale a cinque stelle per cani e gatti
Lo Small Animals Teaching Hospital è un centro di eccellenza europeo per la cura degli animali domestici
 
ALESSANDRO SALA
 
LIVERPOOL (Gran Bretagna) - A prima vista sembra quasi che ti voglia abbracciare. La sua struttura semicircolare ricorda la sagoma di due braccia protese, un po' come il colonnato del Bernini in piazza San Pietro messo lì apposta per significare l'accoglienza. E in fondo è un po' quello che davvero fa. E' una clinica di eccellenza, dove tutte le patologie più complesse trovano una risposta. Macchinari e attrezzature sono all'avanguardia e il personale medico e paramedico è fortemente motivato. A prima vista le sale per la diagnositca non sono molto diverse da quelle che si potrebbero trovare in qualunque ospedale bene attrezzato. Ma questa è una clinica molto particolare, perch頩 pazienti non sono uomini e donne: le porte di questa struttura premiata come architettura dell'anno in Gran Bretagna si aprono solo per cani e gatti.
PAZIENTI DA TUTTA EUROPA - Siamo a Neston, una manciata di chilometri a ovest di Liverpool, dove ha sede la facoltà di veterinaria della città famosa per aver dato i natali ai Beatles. Ed è qui che sorge lo Small Animal Teaching Hospital, una struttura universitaria diventata negli anni il punto di riferimento per i veterinari di tutto il Regno Unito. E non solo. ?A volte riceviamo pazienti anche dalla Francia, dall'Olanda, dalla Scozia e dall'Irlanda? conferma il prof. John Innes, specialista in ortopedia, che ci accompagna nella visita a questo piccolo gioiello della sanità a quattro zampe, inaugurato nel 2007 dal duca di Westminster e realizzato grazie ad una partnership tra pubblico e privato: l'università ha coperto solo un terzo dei quasi 10 milioni di sterline spesi per realizzarlo.
QUESTIONE DI CULTURA - La struttura funziona a pieno ritmo e serve un'area di oltre 300 chilometri di raggio in cui vivono 5 milioni di abitanti. E' una clinica di referenza, cani e gatti bisognosi di accertamenti e di cure specialistiche vengono mandati qui dai veterinari di tutto il Paese. Vi operano 110 persone, tra cui 45 medici e 35 unità di personale paramedico. Questa 鱵ipe è in grado di gestire fino a 72 ricoveri in contemporanea. I casi abbracciano un po' tutte le branchie della medicina ospedaliera, dalla cardiologia alla dermatologia, dall'anestesia all'oncologia. Per mettere in piedi il tutto sono stati necessari investimenti notevoli che da queste parti difficilmente verranno considerati soldi mal spesi. E' anche una questione di cultura. Nel Regno Unito gli animali di affezione hanno un'elevata considerazione e quasi tutte le famiglie che possiedono cani o gatti - si parla di circa l'86% - dispongono di un'assicurazione specifica che copre anche le cure mediche per gli amici a quattro zampe. Così, anche in caso di malattie gravi, i proprietari chiedono ai loro veterinari di fare di tutto per cercare di far guarire i propri amici. Costi quel che costi.
LA ?FABBRICA? DEI VET - La clinica è anche la prima scuola veterinaria del Regno Unito e accoglie studenti provenienti da tutta l'Europa. Durante la nostra visita incontriamo uno specializzando italiano, Enzo Minghella, anestesista impegnato in una internship di un anno che gli servirà per conseguire punteggi e esperienze qualificanti in vista del suo rientro in Italia. ?Un veterinario italiano - ci spiega - se vuole maturare crediti di specializzazione deve per forza passare da un'università straniera?. A Liverpool il dott. Minghella potrà poi portare avanti un periodo di ?residency? di tre anni di specializzazione che gli varrà quanto un master. ?E' un punto molto qualificante del nostro lavoro la formazione dei nuovi "vet" - conferma il prof. Innes -. Quasi il 50% del nostro personale è composto da medici che provengono da Paesi stranieri. Spagna, Germania e Italia sono tra quelli da cui riceviamo più richieste?. La formazione è continua. Le sale operatorie sono tutte dotate di webcam ad altissima definizione che in tempo reale trasmettono le immagini degli interventi ad un sistema intranet che consente anche agli studenti che non vi partecipano personalmente i di seguire dal monitor di un pc tutte le fasi dell'operazione.
IL MOBILITY CENTER - Uno dei fattori di eccellenza della clinica è il settore ortopedico il cui ?cuore? è l'Hill's Mobility Center, un'area specializzata nello studio della deambulazione dei cani che si avvale di un macchinario sofisticato disponibile solo in pochissime strutture in tutta Europa. Una pedana dotata di sensori e monitorata da una serie di telecamere è in grado di analizzare nel dettaglio la camminata dell'animale, individuandone eventuali punti deboli o disfuzioni. Elli è una bellissima esemplare di doberman e per sua fortuna non ha alcun problema. Però, accompagnata dall'infermiera Tracy Maffit, si cala nei panni del cane ammalato e si presta per una dimostrazione sul funzionamento del macchinario. Zampetta avanti e indietro lungo la pedana, mentre telecamere e sensori registrano ogni dettaglio del suo incedere. Un computer interpola i dati provenienti dagli occhi elettronici e dai rilevatori dell'intensità del passo, che serviranno ai medici per capire esattamente quali sono i punti critici su cui concentrare le proprie attenzioni. E' una delle poche attrezzature del genere dedicate esclusivamente agli animali, se non altro per il costo, circa 60 mila sterline, una cifra che ben poche strutture pubbliche sono in grado di investire.
ATTREZZATURE ALL'AVANGUARDIA - Girando per le diverse sezioni in cui è diviso l'ospedale ci imbattiamo sale attrezzate e macchinari sofisticati per i diversi tipi di diagnosi. Apparecchiature per le risonanze magnetiche e per la tac, laboratori di analisi, ambienti sterili per gli interventi chirurgici. Sono tutti macchinari che si trovano anche nei normali ospedali per umani e in molti casi si tratta proprio di apparecchi "ereditati" o rilevati da strutture del sistema sanitario nazionale. I costi di acquisto e manutenzione, anche se spesso non sono apparecchi di prima mano, sono elevati ed è chiaro che alla base di tutto c'è una attitudine a considerare come indispensabili la cura e l'assistenza anche per gli animali d'affezione, . ?Cani e gatti hanno un ruolo molto importante nella vita delle persone - conferma ancora il prof Innes -. Oggi i pet di casa vivono mediamente di più che in passato e per questo vanno incontro più frequentemente a patologie e acciacchi tipici dell'età avanzata. Quindi è necessario essere sempre pronti per dare sempre più risposte alla domanda di assistenza che arriva dalla popolazione?.
STORIE A LIETO FINE - L'ospedale dei piccoli animali non ha scopi di lucro e tutto quello che introita lo utilizza per il pagamento delle spese di esercizio e in investimenti su nuovi macchinari. Il bilancio è praticamente in pareggio (l'ultimo si aggirava attorno ai 4,7 milioni di sterline, circa 5,2 milioni di euro) ma da queste parti più che i ragionieri sono i medici ad avere voce in capitolo. I veterinari in aggiunta al normale stipendio hanno un ?fringe benefit? molto particolare, che non può essere convertito in valuta corrente: sono le lettere di ringraziamento che ricevono dai tanti proprietari di animali che hanno trovato in questa struttura una risposta che altrimenti non avrebbero avuto. Come quella di Adrian, che spiega che ?le parole non bastano per esprimere la nostra gratitudine per quello che avete fatto per Simm. Siete tutti delle stelle?. O quella di Sue Nun, che racconta come la sua April fosse affetta da un cancro che aveva raggiunto le articolazioni e che solo dopo un mese di ricovero alla clinica, raggiunta dopo un viaggio di 500 chilometri, abbia iniziato a stare finalmente bene. Nella bacheca affissa nel reparto di radioterapia sono molte e una più commovente dell'altra le attestazioni di stima nei confronti del personale medico. ?Sono proprio quelle - conferma il prof Innes - che ci spingono ad andare avanti?.
 
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giovedì 24 dicembre 2009

Corpo Forestale dello Stato in difesa degli animali maltrattati o importati illegalmente


Molti di questi cuccioli sono trasportati in piena clandestinitଠsenza la necessaria certificazione per poi essere venduti all?interno dell?Unione Europea
Molti bambini chiedono a Babbo Natale un cucciolo, un cane o un gatto da coccolare e con cui giocare. Ma passate le Feste, l?entusiasmo cala e i cuccioli si ritrovano messi da parte, alcune volte abbandonati in strada. Ƞdi poche settimane fa l?ultima operazione condotta dal Corpo forestale dello Stato che ha permesso di salvare oltre cento cuccioli importati illegalmente dall?Est Europa. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno, quello dell?importazione illegale di animali, in continua crescita. Cani strappati alle mamme precocemente e spediti verso l?Italia nel portabagagli di un?auto o nella stiva di una nave. Drogati, una volta giunti a destinazione, con antibiotici ed eccitanti per sembrare pi?panti, e infine contraffatti. L?Italia 蠵no dei punti di arrivo di migliaia di cuccioli provenienti dai Paesi dell?Est Europa, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania e Repubblica Ceca. Molti di questi cuccioli sono trasportati in piena clandestinitଠsenza la necessaria certificazione per poi essere venduti all?interno dell?Unione Europea. La documentazione dei cuccioli destinati al mercato italiano viene infatti falsificata per aggirare i controlli sanitari e anche per spacciare i piccoli animali per nostrani. In realtࠩ cuccioli devono avere il passaporto europeo contenente i dati anagrafici dell?animale, la vaccinazione antirabbica, il certificato veterinario di buona salute e di idoneitࠡd affrontare il trasporto e il certificato Traces. Molto spesso l?etࠤi questi animali 蠩nferiore a quella dichiarata, in quanto le leggi vigenti non consentono l?ingresso in Italia di cuccioli di provenienza extra Unione Europea di etࠩnferiore ai 3 mesi e 21 giorni. Inoltre, la separazione del cucciolo dalla madre effettuata precocemente, vale a dire prima dei 60 giorni di etଠprovoca un profondo stress con ritardo della crescita, alterazioni del sonno e disappetenza. La separazione precoce pu��sere anche alla base di una patologia del comportamento di tali animali, che nello sviluppo potrebbe avere ripercussioni sulla tranquillitࠥ la sicurezza del rapporto con le persone che lo adottano. All?interno del Corpo forestale dello Stato, nel maggio del 2005, sulla base delle competenze derivanti alle Forze di Polizia dalla legge n?189 del 2004 sul maltrattamento degli animali e conseguenti modifiche del codice penale, 蠳tata individuata una struttura responsabile del controllo e della repressione dei reati in danno agli animali. Nel 2007 蠳tato istituito il N.I.R.D.A. (Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali), al quale sono state affidate le attivitࠩnvestigative e operative a livello nazionale di contrasto ai reati di maltrattamento degli animali. Non si tratta solo di combattere episodici atti di crudeltࠥ di maltrattamento, ma di fronteggiare vere e proprie organizzazioni criminali che operano su tutto il territorio nazionale e che ricavano dalle loro attivitࠩllecite centinaia di milioni di euro. Non a caso, dopo la droga, a livello mondiale, il commercio illecito di animali 蠬a seconda fonte di guadagno della malavita organizzata. Numerose le segnalazioni e le denunce presentate al NIRDA da cittadini che hanno acquistato, su Intenet o da commercianti disonesti, cuccioli di razza che hanno manifestato subito dopo l?acquisto sintomi di malattie incurabili, come il cimurro, che provoca la morte del cucciolo fra atroci sofferenze. Il NIRDA ha svolto specifiche attivitࠩnvestigative sul fenomeno dell?importazione clandestina di cuccioli dall?Est, attivitࠣhe nel periodo natalizio si intensificano e che vengono pi? mai rafforzate sia dalle conoscenze acquisite sia dalle metodiche di contrasto sviluppate. Le attivitࠤi polizia giudiziaria mirate alla repressione del fenomeno di traffico di cuccioli provenienti dall?Est Europa, svolte direttamente dal NIRDA o in collaborazione con le altre strutture investigative della Forestale dislocate a livello provinciale sul territorio nazionale, hanno portato al sequestro di oltre mille cuccioli, di circa duemila passaporti per animali e di altri documenti falsi, di pedigree contraffatti nonch頤i oltre cinquemila confezioni di medicinali guasti e scaduti, che venivano comunque utilizzati per vaccinare i cuccioli. A rafforzare la lotta contro i reati in danno agli animali, inoltre, il protocollo d?intesa tra il Corpo forestale dello Stato e la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani sottoscritto a Roma. L?accordo rappresenta la base per una stretta collaborazione che vede operare i professionisti del settore veterinario a fianco del personale del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali del Corpo forestale dello Stato, in qualitࠤi ausiliari di polizia giudiziaria. Grazie all?accordo il NIRDA, in collaborazione con le strutture e gli uffici periferici della Forestale, pu��stantemente avvalersi di valutazioni medico veterinarie sullo stato di salute e benessere degli animali da tutelare. Quindi, prima di acquistare o regalare un cucciolo, soprattutto per il Natale, occorre pensare bene se non ci si vuole assumere l?impegno di allevarlo e curarlo per tutta la vita e, comunque, valutare opportunamente i consigli del NIRDA.









BEAGLE TENUTO A CATENA CERCA CASA

 

questo povero cane tenuto a catena corta senza acqua ne cibo una volontari si è accorta di lui, timidamente si è fatta coraggio ed ha affrontato la famiglia, che con disprezzo gli ha detto.....
 sbrigati a portartelo via nn fa altro che rovinare il giardino....,
il piccolo ha solo 4 anni sempre vissuto a catena si trova a palestrina ma puoi viaggire per info elisabetta vi prego è rgente 328.3318952




prov. di Parma: cuccioli sequestrati, maltrattati fino alla morte

 

LA REPUBBLICA
23 DICEMBRE 2009
 
Cuccioli sequestrati a Noceto "Maltrattati fino alla morte"
Il Corpo forestale di Parma e i Nas hanno bloccato una attività illecita di smercio dei cuccioli. Gli animali erano tenuti in pessime condizioni, pronti per essere venduti in occasione delle feste. Diciasette i cani recuperati, tre sono deceduti
 
 
 
NOCETO (PR) - Sequestrato a Noceto il ?discount? dei cuccioli di cane,  interrotti affari a spese di decine di animali, maltrattati fino alla morte o tenuti in condizioni non idonee alla sopravvivenza.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato di Parma, in collaborazione con i carabinieri dei NAS, ha posto sotto sequestro una attività illecita di commercio di cuccioli di cane nel comune di Noceto. Diciassette i cani in attesa di essere venduti, alcuni in precarie condizioni, mentre sono 3 i cuccioli deceduti.
Le vicine festività  sono un momento molto favorevole per il commercio illecito di giovani cuccioli di cane,  spesso strappati anzitempo alle madri,  provenienti dall?est o da allevamenti  improvvisati privi di controlli igienici.  Sono cuccioli, frequentemente sottoposti a maltrattamenti e sofferenze, che alimentano un lucroso commercio illegale nascosto dietro annunci su internet  di  pseudo privati che  sembrano mettere in commercio pochi esemplari appartenenti a cucciolate  provenienti da riproduzione famigliare,  e che, invece, alimentano un giro di vendite per centinaia  di esemplari di diverse razze: bulldog inglesi, maltesi, spitz, barboncini, phincher, boxer, chihuahua.
E? seguendo uno di questi canali commerciali che il corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con  i Nas, ha individuato  una illecita attività commerciale in comune di Noceto, molto attiva nelle vendite in questi giorni, nella quale, giornalmente, arrivavano furgoni con cuccioli, la cui provenienza è in via di accertamento.
La struttura è stata posta sotto sequestro e si è proceduto penalmente,  ipotizzando il reato di maltrattamento.  I cuccioli verranno al più presto alloggiati in strutture idonee. Il commercio di cuccioli, in strutture improvvisate e senza i necessari requisiti per quanto attiene gli aspetti del benessere animale,  crea forti  perturbazioni  nel mercato,  con grave danno per  gli allevamenti seri che rispettano invece le severe normative del settore.

Olanda, Polizia abbatte quattro renne sfuggite a Babbo Natale

 

IL RIFORMISTA
23 DICEMBRE 2009
 
Olanda/ Polizia abbatte quattro renne sfuggite a Babbo Natale
Si temeva che potessero causare incidenti stradali
 
Amsterdam - La polizia olandese ha abbattuto quattro renne che erano riuscite a fuggire dalla slitta di Babbo Natale. Si temeva che potessero causare incidenti stradali. Dirk Neef, portavoce della polizia della provincia di Drenthe, nel nord dell'Olanda, ha riferito che gli esperti avevano tentato ieri di catturare la quarta renna addormentandola con pallottole di sonnifero, ma l'operazione si è rivelata impossibile. Le prime tre erano state uccise da pallottole nelle ore seguenti alla loro fuga, sabato scorso. Il proprietario Willem Poelman ha detto di aver acquistato le renne per uno spettacolo nel suo "Parco degli asini Poelman" a Marum, a 130 chilometri a nord di Amsterdam, Ma gli animali sono fuggiti pochi minuti dopo essere stati consegnati da un fornitore lettone.

Attacco del Giornale alla caccia


BIG HUNTER
21 DICEMBRE 2009
 
Attacco del Giornale alla caccia. Carrara non ci sta: "Oscar Grazioli dà i numeri"
 
Responsabile Ufficio Stampa Senatore Valerio Carrara
Dott. Fortunato Busana
 
Sto raccogliendo i riscontri per denunciare agli organi competenti certi giornalisti che sfruttano la loro posizione dominante per rappresentare un?immagine distorta della caccia senza un contraddittorio.
In merito all?articolo pubblicato sul vostro quotidiano in data 18 dicembre 2009 a firma Oscar Grazioli, intervengo per l?ultima volta allo scopo di porre fine a questo dibattito che mi vede citato più volte. Grazioli, è proprio il caso di dirlo, dà i numeri: sostiene che in vent?anni i seguaci di Diana siano scesi da due milioni a cinquecentomila. Poich頦egrave; mia consuetudine abituale prima di diffondere notizie o dati effettuare una approfondita disamina degli stessi, nel mio primo intervento ho dichiarato che i cacciatori sfiorano il milione di unità. Se si aggiunge a questo dato i praticanti delle discipline del tiro sportivo, del tiro al piattello, fossa olimpica e skeet, il numero raggiunge 1.200.000 unità. Le mie fonti sono rappresentate da  ANPAM Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (Confindustria), Assoarmieri, Confartigianato e supportate da indagini riguardanti il settore, indotto compreso, di Eurispes. Probabilmente i dati in possesso di Oscar Grazioli (750.000 cacciatori) si riferiscono agli iscritti alle Associazioni Venatorie riconosciute a livello nazionale che non tengono conto invece delle numerose Associazioni a livello regionale, quindi non censite, che annoverano decine di migliaia di iscritti. Ne cito alcune: ACL ? Associazione Cacciatori Lombardi, Associazione Cacciatori Veneti, Associazione Cacciatori Liguri, Associazione Cacciatori Sardi e CPA ? Caccia Pesca Ambiente ecc ... Le prese di posizione contro la caccia e i cacciatori da parte di alcuni giornalisti che scrivono su  quotidiani nazionali quali Corsera, La Repubblica e La Stampa nonch頤i alcuni giornalisti che operano in Rai, essendo quindi retribuiti con il canone, mi hanno convinto a raccogliere documentazione e riscontri nonch頲egistrazioni delle trasmissioni che ho già richiesto e richiederò al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Senatore Sergio Zavoli. Non è possibile che qualcuno in trasmissioni che non hanno nulla a che vedere con la passione venatoria prenda posizione sulla caccia senza offrire una possibilità di contraddittorio. Saranno poi gli organi giudicanti (Ordine dei Giornalisti e Commissione di Vigilanza Rai) a verificare se tutto ciò sia etico e deontologico. Mi dispiace signor Grazioli che lei, i suoi amici ed amiche, disdegnate una battuta di caccia, una passeggiata all?alba in mezzo alla natura respirando aria pura. Non è mai troppo tardi, a tutto c?è un rimedio.
 
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IL GIORNALE

18 DICEMBRE 2009

 

SEGUACI DI DIANA IN 20 ANNI SCESI A 500MILA ERANO DUE MILIONI

 

OSCAR GRAZIOLI

 

Parlare di caccia accende gli animi più che trattare di processi brevi. C?è chi mi vede come una sorta di kalashnikov spianato contro i seguaci di Diana. Ribadisco che sono eticamente contrario alla caccia, ma ho fatto dei distinguo tra forme diverse di tale pratica. Sparare a uccelli migratori da appostamenti, mediante l?uso di richiami vivi è odioso e immorale, mentre andare nel folto del bosco, con il cane e il fucile a un colpo solo, credo sia moralmente ed ecologicamente molto più ?accettabile?, anche per chi, come me e milioni di italiani, sarà sempre contrario a questa ?passione?. La legge consente di andare a caccia ma spero questo non impedisca di scrivere il mio dissenso. La legge consente l?aborto. Ƞ forse vietato scrivere che lo si ritiene immorale?
Vengo al senatore Carrara che vuole i fatti. Eccoli. I cacciatori sono passati, in 20 anni da 2 milioni a poco più di mezzo milione. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani è contraria alla caccia, i giovani soprattutto. Le prede ferite e non uccise, spesso muoiono dopo giorni di dolori e agonia. I cani sventrati dai cinghiali, con le viscere fumanti sul terreno gelato, sono all?ordine del giorno. Giudichino i lettori se è maltrattamento o amore per gli animali. Uccelli che volano per migliaia di chilometri, alla ricerca di un inverno più caldo, sono fucilati dopo essere stati attratti dai loro fratelli vivi chiusi in gabbia. La civetta è vietata. Vero, faccio ammenda. Mentre scrivevo, caro senatore, pensavo al suo amico e collega Orsi che, nel suo disegno di legge, la vorrebbe ancora sul palo (magari accecata come i cacciatori facevano un tempo). Oggi i richiami vivi permessi sono allodola, tordo bottaccio, tordo sassello, germano reale e pavoncella che, reclusi in gabbia, attirano verso la morte i propri fratelli. Si invoca l?Ars Venandi, dimenticando che i gladiatori del Colosseo imparavano l?Ars Dimicandi. I romani erano molto generosi con le arti. Io preferisco Debussy, Monet e Baudelaire. Caro Carrara, vorrei parlasse con Angelo, Fabrizio, Rita e Manuela, amici con i quali mi capita di fare due chiacchiere davanti a un aperitivo, prima di cena. Garantisco che nessuno torna a casa ubriaco e nessuno si sogna di alzarsi presto per sparare a merli e fringuelli. Abbiamo di meglio da fare.