IL TEMPO
10 MAGGIO 2010
Animali: se soffrono cambiano espressione, la 'scala delle smorfie'
Milano - Gli occhi che si chiudono, il naso e le guance che si gonfiano, le orecchie che si piegano. Semplici segni dai quali capire che un animale sta soffrendo. Uno studio canadese firmato da Jeffrey Mogil (McGill University) e Kenneth Craig (University of British Columbia), pubblicato su 'Nature Methods', dimostra infatti che proprio come gli uomini anche gli animali quando sentono dolore cambiano espressione. Sulla base dei risultati ottenuti nei topi, i due team hanno quindi perfezionato una sorta di 'scala delle smorfie' utile a decifrare la sofferenza negli animali. Lo strumento, chiamato 'Mouse Grimace Scale', "fornisce un sistema di misurazione del dolore che potrà accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci analgesici per l'uomo", confida Mogil. Con benefici immediati per gli animali, perch頬'uso della scala potrà contribuire a "eliminare la sofferenza inutile dei topi usati negli esperimenti di ricerca biomedica", e più in generale promette "importanti implicazioni nel miglioramento delle cure veterinarie" prestate agli amici dell'uomo. Mogil, Craig e colleghi hanno analizzato le immagini di topi dopo o durante la 'somministrazione' di uno stimolo doloroso. Ad esempio l'iniezione di sostanze infiammatorie diluite, comunemente utilizzate per testare la sensibilità dei roditori al dolore. Il livello di dolore valutato, precisano gli scienziati, potrebbe equivalere nell'uomo al dolore causato da un'emicrania o da un dito infiammato e gonfio. Condizioni facilmente risolvibili con un analgesico, indotte nei topi esaminati con un obiettivo auspicato da più parti: non causare più sofferenze agli animali e poterli curare meglio.
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