21 GENNAIO 2009
Avvelenati quattro cani, rapporto dei vigili alla Procura
SASSARI. Una cupa mattinata che ricorderanno a lungo, quella di ieri. I ragazzi che da tempo assistono una dozzina di cani nella zona tra Lu Fangazzu e Monte Bianchino vicino a piazzale Segni hanno dovuto salutare tra le lacrime due dei loro amici a quattro zampe, le cagnette Alice e Bambi. Uccise quasi certamente durante la notte con bocconi di veleno per topi (ma ad accertarlo sarà l'esperto dell'Istituto Zooprofilattico dove i loro corpi sono stati trasferiti), morti tra sofferenze indicibili. Una smorfia di dolore nel muso insanguinato. E si teme anche per la sorte di Gact, un terzo cane che non risponde più all'appello. C'è stato lavoro per Andrea Loriga, nelle ultime ore, l'esperto del Taxy Dog convenzionato con il Comune: la sera di lunedì era dovuto intervenire a Costa Paloni, vicino alla Buddi Buddi, per portare via i corpi di altri due cani che qualcuno aveva lasciato in uno scatolone. Secondo alcuni morti di stenti, come accade purtroppo a troppi animali lasciati crudelmente legati e spesso senza cibo a guardia delle campagne. Una volta morti sarebbero stati scaricati sulla strada. C'è anche chi ipotizza una vendetta (che senso avrebbe lasciarli in bella vista?) o anche in questo caso un avvelenamento. Su entrambi gli episodi i vigili urbani hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica. L'episodio meno oscuro è quello di Monte Bianchino. Nel senso che i cani e i loro amici umani più volte erano stati minacciati. L'avvelenamento non stupisce nessuno. «In molti nella zona hanno sempre mostrato di non gradire la loro presenza, di recente c'è stato anche chi ha provato a investirli con l'auto - dice Chiara, una delle animaliste - ma a chi danno davvero fastidio? Forse perché ogni tanto abbaiano? Non conosciamo episodi di aggressione o pericolo, sono cani buonissimi che stiamo cercando di mantenere in salute». Diverse cagnette le hanno fatte sterilizzare a loro spese, molto del loro tempo libero lo trascorrono in questa landa desolata di periferia, un pezzo di terreno comunale pieno di sterpaglie utilizzato come discarica. «Se la ripulissero e recintassero, affidandocela in gestione - propongono - non chiederemmo un euro all'amministrazione, sarebbe pulita e servirebbe a uno scopo sociale». Invece devono fare i conti con chi sopporta di avere un immondezzaio sotto casa, ci manda i figli a giocare tra le siringhe e i preservativi, ma di quei cani non vuol sentir parlare. Sporcano. «Odiano gli animali e noi che diamo loro da mangiare - dicono i ragazzi -, ci filmano mentre portiamo loro le crocchette, pensando di intimorirci nell'errata convinzione che dar da mangiare ai randagi sia reato. Qualcuno gli ha legato dei petardi al collo». Bambi era incinta, i suoi amici si stavano già attivando per piazzare i cuccioletti e poi sterilizzarla. Qualcuno ha risolto a suo modo il problema.
Nessun commento:
Posta un commento