IL SANNIO
29 GENNAIO 2009
Due cavalli strangolati, un terzo sparato con una pistola: è giallo
Due sono stati strangolati, ad un terzo hanno invece sparato. E' questa la fine riservata a tre cavalli di allevamento ospitati nella struttura di C.M., a Benevento...
Benevento - Due sono stati strangolati, ad un terzo hanno invece sparato. E' questa la fine riservata a tre cavalli di allevamento ospitati nella struttura di C.M., a Benevento. Un episodio inquietante e dai contorni tutti da definire, sul quale sta indagando la Squadra mobile diretta dal dottore Giuseppe Moschella. L'allarme è scattato nella zona alle spalle dello stadio Santa Colomba, in un'area recintata occupata da stalle e box nei quali sono ricoverati – alcuni all'esterno - diciotto cavalli, tutti regolarmente denunciati e muniti di libretto sanitario.
La macabra scoperta dei corpi senza vita dei tre esemplari – due cavalle di sei mesi ed un puledro di sette - è arrivata nella tarda mattinata di ieri: sul posto, oltre alla Mobile, è intervenuta la Scientifica, che ha eseguito i rilievi del caso. L'ipotesi più accreditata è che tutto sia accaduto nel corso della notte, quando le due cavalle sono state strangolate con una corda, mentre il puledro è stato ammazzato con una pistola di quelle utilizzate per abbattere gli animali. Un unico colpo alla fronte, che non gli ha dato scampo. Avviate le indagini, che puntano a risalire al movente ed agli autori del gesto. Ascoltato dagli investigatori della prima sezione della Squadra mobile, M,. non è stato in grado di fornire la benchè minima spiegazione a quanto gli è capitato.
La macabra scoperta dei corpi senza vita dei tre esemplari – due cavalle di sei mesi ed un puledro di sette - è arrivata nella tarda mattinata di ieri: sul posto, oltre alla Mobile, è intervenuta la Scientifica, che ha eseguito i rilievi del caso. L'ipotesi più accreditata è che tutto sia accaduto nel corso della notte, quando le due cavalle sono state strangolate con una corda, mentre il puledro è stato ammazzato con una pistola di quelle utilizzate per abbattere gli animali. Un unico colpo alla fronte, che non gli ha dato scampo. Avviate le indagini, che puntano a risalire al movente ed agli autori del gesto. Ascoltato dagli investigatori della prima sezione della Squadra mobile, M,. non è stato in grado di fornire la benchè minima spiegazione a quanto gli è capitato.
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