IL GAZZETTINO
3 GENNAIO 2009
Gattino rapito e torturato con gli spilli infilzati nella pelle
Valerio Bertolio
Arsiè (BL) - Riti esoterici o un gesto vigliacco ai danni di un piccolo gattino indifeso di nome Bianchino i giorni scorsi ad Arsiè. L’animaletto è stato bruciacchiato e infilzato in più parti del corpo con degli spilli. È questa la convinzione di Solange, la proprietaria del piccolo animale, che abita ad Arsié in via Trento. «Il giorno di Natale ho pianto per la scomparsa di questo gatto. Finalmente ora è di nuovo a casa, malconcio ma è ancora con noi.Il nostro piccolo Bianchino è stato ritrovato e curato da una donna originaria del Meridione d’Italia che ha trovato e medicato il felino. Nella zona altre volte mi sono stati avvelenati i gatti, perché si diceva disturbassero, questa volta però mi è stato portato via da qualcuno che non abita nella zona. Bianchino è stato ritrovato in via Mellame. Era morente, aveva degli aghi infilzati nelle orecchie e spille conficcate nel naso e nella bocca, aveva il pelo bruciacchiato tanto che sono visibili delle chiazze scure e le zampe ustionate. Non può sopravvivere quel gatto, le disse qualcuno, non vede come è malridotto.» Invece? «Invece pietosa la salvatrice di Bianchino lo ha curato. Gli ha tolto aghi e spille, lo ha disinfettato e lo ha alimentato con del latte. Gradatamente si è ripreso e ieri mattina, primo dell'anno, la signora di Mellame, che ha saputo che era mio, me lo ha portato a casa. Io sono stata molto contenta. «Ritengo senza accusare in particolare nessuno che Bianchino sia stato portato via per un crudele rituale. Sembra che dopo averlo punto sia stato messo su un braciere e gli è stata attorcigliata la coda tanto che ce l’ha ancora storta» «Lo hanno usato di sicuro per un cerimoniale crudele, per qualche rito di cui non so dire, o per godere della sofferenza»
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