diritti animali". Modificata la legge "randagismo": No animali in
vetrina o all'esterno di esercizi commerciali, no vendita animali a
minorenni, esclusi imprenditori privati dalla gestione del
randagismo, obbligo sterilizzazioni cani nei canili sanitari. LAV:
oggi cambia un'epoca nella prevenzione del randagismo.
RANDAGISMO – LOMBARDIA: CONSIGLIO REGIONALE APPROVA "PACCHETTO
DIRITTI ANIMALI". MODIFICATA LA LEGGE "RANDAGISMO":
NO ANIMALI IN VETRINA O ALL'ESTERNO DI NEGOZI, NO VENDITA ANIMALI A
MINORENNI, NO IMPRENDITORI PRIVATI NELLA GESTIONE DEI CANILI E SI A
STERILIZZAZIONI OBBLIGATORIE DEI CANI NEI CANILI SANITARI.
LAV: OGGI CAMBIA UN'EPOCA NELLA PREVENZIONE DEL RANDAGISMO.
Martedì 16 dicembre, il Consiglio Regionale della Lombardia ha
approvato un "pacchetto" di modifiche alla legge regionale 20 luglio
2006, n.16 "Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione".
Con un unico emendamento approvato all'unanimità, proposto dalla LAV
e presentato in Aula dalla Consigliera Monica Rizzi (Lega Nord), in
Lombardia saranno vietati (dal giorno successivo la pubblicazione del
provvedimento su Bollettino Ufficiale) l'esposizione di tutti gli
animali d'affezione nelle vetrine e all'esterno degli esercizi
commerciali e la vendita di animali a minorenni; inoltre è fatto
obbligo ai Servizi Veterinari ASL di sterilizzare i cani direttamente
presso i canili sanitari prima del trasferimento ai canili rifugio
(con ingenti risparmi di denaro per le associazioni che si occupano
di gestire queste strutture).
Altra modifica che cambierà radicalmente la gestione del "randagismo"
in Lombardia è la definitiva esclusione di imprenditori privati come
possibili soggetti gestori di canili: molte di queste strutture
gestite appunto da alcuni privati senza scrupoli, sono state in
passato oggetto di attenzione dell'autorità giudiziaria per le
discutibili modalità con cui svolgevano il servizio di ricovero degli
animali, con anche forti indisponibilità nel promuovere le adozioni
dei cani.
"Si tratta di un cambiamento epocale che porterà molteplici benefici
agli animali in primis, ma anche alle istituzioni locali e alla
collettività lombarda – dichiara Simone Pavesi, Coordinatore LAV
Lombardia -; la Lombardia sarà esempio per le altre regioni e per le
imminenti modifiche della legislazione nazionale".
"La LAV ringrazia la Consigliera Monica Rizzi (Lega Nord) – prosegue
Pavesi – per essersi fatta promotrice in Consiglio Regionale di
queste importanti modifiche e tutti i Consiglieri che hanno votato a
favore del provvedimento, in particolare Carlo Monguzzi (Verdi), Sara
Valmaggi e Maria Grazia Fabrizio (PD) per avere presentato analoghi
emendamenti e il consigliere Stefano Zamponi (IDV) per la proposta di
un ulteriore emendamento per favorire l'accessibilità degli animali
d'affezione in luoghi pubblici (proposta che, condivisa nel merito
dalla maggioranza, sarà oggetto di un prossimo progetto di legge)".
Unico rammarico del provvedimento approvato ieri, è la modifica alla
legge regionale 20/2002 "Contenimento della nutria", che autorizza
l'abbattimento diretto di questi animali escludendo metodi ecologici
(contravvenendo alla normativa nazionale), con il rischio che per
tutto l'anno, nei campi della Lombardia, i cacciatori possano
aggirarsi armati di fucile per sterminare le nutrie.
17/12/2008
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