24 NOVEMBRE 2008
Trova sette uccelli sgozzati davanti casa
Marta Camerotto
CEGGIA (VE). Un picchio rosso sanguinate impiccato ad un palo
della sbarra di recinzione. Altri sette uccelli sgozzati lungo la via.
Il macabro avvertimento è stato fatto trovare ieri mattina davanti
alla tenuta agricola Zanazzo in via Comunet. Un messaggio
inequivocabile e intimidatorio nei confronti di Marina Zanazzo,
proprietaria dell'omonima azienda agricola, che all'alba di ieri mattina
si è trovata di fronte ad una scena raccapricciante di sangue.
Allertata la polizia locale e le guardie provinciali che ora stanno
vagliando cause e responsabilità sull'accaduto. Il perché di un
simile gesto non è chiaro. In prima istanza si ipotizza che l'uccisione
di uccelli sia in qualche modo legata alla passione per la natura
e le idee ambientaliste per le quali la donna si è sempre battuta.
Di recente aveva anche pensato di convertire parte dei propri terreni
a bosco. E forse proprio queste sue idee ambientaliste non sono
piaciute a qualcuno. Il primo sospetto è caduto inevitabilmente sui
cacciatori che spesso in quella zona vanno a cacciare, ma per
ora, non c'è nessuna prova che consenta di colpevolizzare qualcuno.
Ad aggravare lo scempio, è il fatto che il picchio rosso, rientra
tra le specie protette. «E' una vergogna per l'atto che è stato
compiuto - commenta Graziano Vidali, presidente della
sezione venatoria - ma non vorrei che venisse come spesso
succede, dequalificata la categoria dei cacciatori in quanto
qualsiasi persona può aver commesso un simile gesto».
Il fatto ha scatenato subito allarme tra gli ambientalisti che
nelle prime ore di ieri mattina hanno fotografato le carcasse
degli animali, ed ora promettono di dare battaglia. «Si
tratta di un atto barbarico molto grave - commenta un
rappresentante del comitato cittadini per il territorio di
Ceggia - che descrive molto bene l'inciviltà di un paese
irrispettoso di chi ha idee e progetti che vanno a favore della
tutela del paesaggio e dell'ambiente».
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