QUOTIDIANO DI PUGLIA
1 LUGLIO 2010
Taranto, cane legato e gettato in mare
Ennesimo episodio di violenza in città
Ennesimo episodio di violenza in città
Paola CASELLA
TARANTO - La carcassa di un grosso animale, cui erano state legate le zampe, è stata trovata ieri mattina sulla spiaggia di viale del Tramonto, a San Vito. La macabra ed inquietante scoperta è stata fatta da alcuni bagnanti, i quali, però, non sono riusciti a capire subito se si trattasse di un cane o di una capra.
Il mare, infatti, aveva alterato le fattezze dell�animale, diventato gonfio e violaceo. I cittadini, allarmati per l�insolito ritrovamento e preoccupati soprattutto per ragioni igienico-sanitarie, hanno contattato immediatamente il presidente dell�Enpa (Ente nazionale protezione animali) Rosanna Pisani.
L�animalista, dopo aver chiamato i vigili urbani ed informato la Asl, si è recata subito sul posto. Lei stessa, nonostante anni di esperienza, ha incontrato molte difficoltà nel risalire alla specie dell�animale trovato morto. �Le grandi dimensioni, simili a quelle di un pony, - ha detto - mi hanno fatto pensare ad una capra. E� stato, invece, il dottor Giuseppe Maraglino della Asl a sciogliere ogni dubbio: si tratta di un cane, probabilmente di un pastore maremmano. Più precisamente, di una femmina�.
La vicenda ha destato grande sconcerto tra i bagnanti, soprattutto per la crudeltà riversata sul povero animale.
�Chi ha legato le zampe - ha fatto notare la Pisani - aveva deciso che il cane non avrebbe dovuto avere alcuna possibilità di salvarsi. Mi chiedo: perch� tanta cattiveria? Il gesto di un pazzo? Forse, una vendetta? Oppure l�intenzione di far sparire quell�animale senza lasciare traccia? E perch�?�.
E come sempre avviene in questi casi, la notizia è subito girata di bocca in bocca, arricchendosi via via di particolari più o meno fantasiosi.
�In spiaggia - ha riferito l�animalista - qualcuno ha detto di aver visto una persona che, a bordo di una barca, lanciava il cane in acqua. Io, però, non ho visto nulla�. Il racconto, in effetti, appare improbabile, considerate le condizioni della carcassa. Il colore violaceo ed il gonfiore fanno presupporre che l�animale sia stato in mare molto tempo.
�Chissà dove - ha commentato la Pisani - è stata compiuta un�azione così vergognosa. Le correnti potrebbero aver trasportato per chilometri la carcassa del povero pastore maremmano fino alla spiaggia di viale del Tramonto�.
Gli interrogativi in questa vicenda, dunque, non mancano, anche perch�, così come è stato appurato dal veterinario della Asl, il cane era microcippato. �Fino a questo momento - ha affermato il presidente dell�Enpa - non siamo ancora riusciti a risalire al padrone. La banca dati non ci è stata di grande aiuto, ma sono convinta che il dottor Maraglino anche nelle prossime ore condurrà ricerche approfondite per risalire all�identità del padrone�.
La dottoressa Pisani, però, ha anche spiegato che non tutti i cani microcippati appartengono a qualcuno.
�Anche ai randagi, una volta sterilizzati, - ha detto - è applicato il microcip. Pertanto, non è detto che in questo caso, il cane abbia un padrone�.
Nell�attesa di trovare risposte alle tante domande, non resta che la triste constatazione dell�ennesimo atto di ferocia contro i cani.
Il mare, infatti, aveva alterato le fattezze dell�animale, diventato gonfio e violaceo. I cittadini, allarmati per l�insolito ritrovamento e preoccupati soprattutto per ragioni igienico-sanitarie, hanno contattato immediatamente il presidente dell�Enpa (Ente nazionale protezione animali) Rosanna Pisani.
L�animalista, dopo aver chiamato i vigili urbani ed informato la Asl, si è recata subito sul posto. Lei stessa, nonostante anni di esperienza, ha incontrato molte difficoltà nel risalire alla specie dell�animale trovato morto. �Le grandi dimensioni, simili a quelle di un pony, - ha detto - mi hanno fatto pensare ad una capra. E� stato, invece, il dottor Giuseppe Maraglino della Asl a sciogliere ogni dubbio: si tratta di un cane, probabilmente di un pastore maremmano. Più precisamente, di una femmina�.
La vicenda ha destato grande sconcerto tra i bagnanti, soprattutto per la crudeltà riversata sul povero animale.
�Chi ha legato le zampe - ha fatto notare la Pisani - aveva deciso che il cane non avrebbe dovuto avere alcuna possibilità di salvarsi. Mi chiedo: perch� tanta cattiveria? Il gesto di un pazzo? Forse, una vendetta? Oppure l�intenzione di far sparire quell�animale senza lasciare traccia? E perch�?�.
E come sempre avviene in questi casi, la notizia è subito girata di bocca in bocca, arricchendosi via via di particolari più o meno fantasiosi.
�In spiaggia - ha riferito l�animalista - qualcuno ha detto di aver visto una persona che, a bordo di una barca, lanciava il cane in acqua. Io, però, non ho visto nulla�. Il racconto, in effetti, appare improbabile, considerate le condizioni della carcassa. Il colore violaceo ed il gonfiore fanno presupporre che l�animale sia stato in mare molto tempo.
�Chissà dove - ha commentato la Pisani - è stata compiuta un�azione così vergognosa. Le correnti potrebbero aver trasportato per chilometri la carcassa del povero pastore maremmano fino alla spiaggia di viale del Tramonto�.
Gli interrogativi in questa vicenda, dunque, non mancano, anche perch�, così come è stato appurato dal veterinario della Asl, il cane era microcippato. �Fino a questo momento - ha affermato il presidente dell�Enpa - non siamo ancora riusciti a risalire al padrone. La banca dati non ci è stata di grande aiuto, ma sono convinta che il dottor Maraglino anche nelle prossime ore condurrà ricerche approfondite per risalire all�identità del padrone�.
La dottoressa Pisani, però, ha anche spiegato che non tutti i cani microcippati appartengono a qualcuno.
�Anche ai randagi, una volta sterilizzati, - ha detto - è applicato il microcip. Pertanto, non è detto che in questo caso, il cane abbia un padrone�.
Nell�attesa di trovare risposte alle tante domande, non resta che la triste constatazione dell�ennesimo atto di ferocia contro i cani.
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