Cattiveria e crudeltà delle anime nere di tutta Italia
Da Nord a Sud, isole comprese, una passerella di azioni vergognose, criminali, inumane, un repertorio di incuria, freddezza, avidità e ruberia.
La bassezza d'animo dell'essere umano viene portata alla luce.
Tutto compiuto contro creature deboli ed indifese, senza tutela reale e spesso ridotte senza dignità.
Quando decidi di andare in vacanza, scegli il tuo luogo di villeggiatura anche con questo parametro :
chi abita in questo posto ?
Al cuore del problema
COSA DICE LA LEGGE:
Secondo la normativa vigente i sindaci sono responsabili per i cani vaganti nel territorio del Comune che amministrano.
Al fine di curare i cani presenti nel suo territorio, i Comuni ricevono finanziamenti da parte dello Stato centrale (pagati da noi cittadini mediante le tasse) per cui gli stessi sono tenuti a predisporre le strutture per risolvere il problema del randagismo e a finanziarle con i denari a ciò destinati.
LA SOLUZIONE MIGLIORE:
Le Associazioni senza scopo di lucro costituiscono i migliori soggetti per la gestione del canile in quanto, agendo senza scopo di lucro, danno maggiori garanzie sul fatto che i denari ad esse corrisposti dal Comune siano effettivamente destinati alla migliore cura del cane.
QUELLO CHE ACCADE NORMALMENTE:
L'affidamento ai gestori privati è invece assai pericoloso in quanto gran parte degli stessi sono tentati dal non garantire buone condizioni di vita o la stessa sopravvivenza dei cani ospitati nel canile al fine di massimizzare i guadagni.
A mero titolo di esempio, vi segnaliamo che sono numerosi i Comuni che hanno stipulato convenzioni con gestori privati per l'affidamento agli stessi della gestione dei canili a seguito di gare di appalto vinte con aste fortemente al ribasso. Sono numerosi gli esempi di gestori che hanno vinto con offerte che prevedano il mantenimento del cane per soli 70 centesimi di euro al giorno! 70 centesimi con cui il gestore dovrebbe pagare il cibo per il cane, le cure mediche, parte delle spese di gestione (operai, luce, acqua etc.) e, addirittura, ricavarci qualcosa per vivere.
Appare del tutto evidente, quindi, che in tali casi il benessere del cane non potrà di certo essere garantito.
IL BUSINESS DEL RANDAGISMO: 500 MILIONI DI EURO ALL'ANNO
Parecchi imprenditori privati hanno nella gestione dei canili una vera miniera d'oro. Si tratta spesso di delinquenti o persone senza scrupoli capaci di creare importanti connivenze con istituzioni che dovrebbero controllare.
Il business del randagismo in Italia genera un fatturato annuale di circa 500 milioni di Euro. 500 milioni di euro pagati dai contribuenti che spesso sono oggetto di vere e proprie truffe da parte dei gestori ai danni dei Comuni e, quindi, di chi paga le tasse.
IL CUORE DEL PROBLEMA:
Nella maggioranza dei Comuni poi la domanda d'ingresso dei cani supera largamente l'offerta di posti in canile, con la conseguenza che per ogni cane morto o fatto adottare, sono pronte altre due richieste di accalappiamento e che chi volesse speculare riesce a percepire sempre e comunque il suo guadagno su un numero garantito di cani. Alla minima spesa sul singolo animale corrisponde il massimo guadagno in termini di utile.
Così che si assiste spesso ad insufficienza di personale, mancanza di lavoratori qualificati, minimi spazi nei box, in cui i cani superano il numero di 3 animali, arrivando anche ad essere 15 o più, senza tenere in alcun conto la loro compatibilità (la prima causa di morte in canile è lo sbranamento!!!!).
Per non parlare delle speculazioni che si realizzano attraverso l'accalappiamento degli animali e lo smaltimento delle loro carcasse che crea un circolo vizioso per cui prima muore un cane prima si guadagna sullo smaltimento della sua carcassa e sull'accalappiamento del nuovo cane che lo sostituisce.
LA CONNIVENZA:
Altro fenomeno che acuisce il problema è la forte connivenza tra chi dovrebbe controllare e chi è controllato. Accade sovente nei Comuni più piccoli (ma non solo) che il Sindaco (che affida la gestione del canile), i responsabili della ASL (preposti al controllo) e il gestore del canile (colui che dovrebbe essere controllato) siano amici, compagni di merende o, addirittura, parenti.
Appare evidente come in queste situazioni sia realmente impossibile far rispettare la legge e far garantire il benessere dei cani ospitati nei canili.
LA SOLUZIONE:
Ciò non accadrebbe se i Comuni provvedessero come per legge alla costruzione e risanamento delle proprie strutture e soprattutto ne affidassero la gestione ad Associazioni di volontariato senza scopo di lucro, che diano garanzie di controllo, di apertura al pubblico e di trattamento secondo parametri di benessere misurabili molto elevati.
L'ACL – Associazione Canili Lazio Onlus da anni combatte il fenomeno del randagismo. Perché il canile deve essere un punto di partenza per una nuova vita alla quale arrivare attraverso l'adozione e non un punto di arrivo in cui morire.
Abbandono : condanna a morte
mercoledì 30 giugno 2010
prov. di Bergamo, povero animale tenuto in catene e morto divorato dalle mosche
prov. di Belluno, tre gatti avvelenati da fitofarmaci
prov. di Matera, padre e figlio minorenne tentano di impiccare un cane
Milano....attenzione ai ristoranti cinesi
Ad avvertire la polizia è stata una passante, che ha notato un gruppo di cinesi tra i 29 e i 47 anni scaricare delle buste da una monovolume davanti al ristorante e sentito i versi degli animali provenire dal retro. Gli agenti hanno sorpreso tre cinesi intenti a nascondere le anatre appena sgozzate e hanno fatto scattare i controlli nel locale.
Conservate nel freezer c'erano altri animali già surgelati, tra cui polli e tonni. I gestori, infatti, come confermato dai video ripresi dalla finestra da un vicino di casa, in cort ile non ammazzavano soltanto anatre, ma anche gli altri animali destinati alla tavola. Altri tre cinesi clandestini sono stati indagati, mentre sette sono stati accompagnati in Questura per l'identificazione.
Reato di ostruzionismo alla caccia?
Vitelli assetati imprigionati dentro un camion - forno
Vitelli assetati imprigionati dentro un camion - forno
Caltanissetta, cane randagio torturato con filo di ferro
mercoledì 23 giugno 2010
Torino: getta i suoi due gatti dal quinto piano
� accaduto verso mezzogiorno in via san secondo 25. L�uomo, quarantenne, italiano, abita in una mansarda al quinto piano. Per tutta la mattina ha dato in escandescenze, urlando frasi sconnesse che si sentivano persino in strada. I vicini erano allarmati. A un certo punto, in preda a una crisi particolarmente forte, l�uomo ha preso i suoi due gatti e li ha gettati dalla finestra.
prov. di Monza: piccioni seviziati nel parco
L'Enpa: rischio carcere e sanzioni
L'Enpa mette in guardia i seviziatori ma invita anche eventuali testimoni a segnalare episodi alla sede dell'Ente, in via Lecco 164, cui seguiranno accertamenti e, se necessario, �saranno intraprese le vie giudiziarie�.
martedì 22 giugno 2010
Vivisezione, metodo crudele e inutile
�Non esiste alcuna pubblicazione in tutta la letteratura scientifica che dimostri l'affidabilità del cosiddetto modello animale. Ogni specie differisce da tutte le altre da un punto di vista genetico e quindi anatomico, fisiologico e patogenetico. Due esempi per tutti. Negli USA il 51% dei farmaci sicuri negli animali hanno provocato nei pazienti gravi reazioni avverse (morte, pericolo di morte, invalidità permanente) dopo la commercializzazione. Il celebre chirurgo Starzl ha dovuto interrompere per tre volte i primi tentativi di trapianto del fegato (che riuscivano perfettamente negli animali), perch� quasi tutti i pazienti morivano.
�Assolutamente no! L'anatomia degli animali è differente da quella della nostra specie e così anche la consistenza dei tessuti. Come sempre succede utilizzando gli animali, le vere "cavie" sulle quali si impara sono i primi pazienti su cui si interviene, con l'aggravante che il chirurgo che si è "fatto la mano" sugli animali è convinto di trovare le stesse condizioni anche nei suoi pazienti e quindi sbaglierà di più poich� spinto da una falsa sicurezza. Trovo, inoltre, scandaloso che gli organi di controllo continuino a concedere autorizzazioni quasi automaticamente per gli esperimenti sugli animali, ma peggio ancora se questi sono compiuti per la didattica per la quale, è innegabile, esistono alternative e per la legge, se esistono alternative, l'impiego degli animali dovrebbe essere vietato�.
�La sofferenza è un aspetto importante, ma per alcuni versi è un falso problema. I medici che contestano l'impiego degli animali nella ricerca lo fanno perch� ritengono che nel 2010 non si possa utilizzare un metodo così inaffidabile. Nella chirurgia di solito l'animale viene anestetizzato e a volte, ma non sempre, soppresso prima del risveglio, quindi non soffre. Tuttavia rimane scientificamente un �sacrificio� inutile. Chi utilizza gli animali nella ricerca usa proprio questo termine di sapore religioso per indicare l'uccisione dell'animale e fa bene. La validità di tali ricerche, infatti, è accettato dogmaticamente poich� indimostrabile secondo criteri realmente scientifici�.
Olbia: Solo dei criminali possono aver fatto questo: Ci hanno abbandonato davanti al rifugio 15 gattini, tutti malati agli occhi.
22 giugno 2010
Olbia: Solo dei criminali possono aver fatto questo: Ci hanno abbandonato davanti al rifugio 15 gattini, tutti malati agli occhi.
Solo dei criminali possono aver fatto questo
Ci hanno abbandonato davanti al rifugio 15 gattini, tutti malati agli occhi.
Quando il gioco diventa pesante questo diventa troppo insopportabile. Ci sono dei criminali
chiamati Uomini, nella notte compiono dei reati sugli animali e sugli umani, indisturbati
come i vigliacchi agiscono. Domenica davanti al rifugio abbiamo trovato uno scatolone con
15 gattini, gattini tutti malati, tutti bisognosi di cure, e si un colpo "mortale" ci hanno inferto.
Noi siamo disperati, dove possiamo mettere 15 gattini? Noi gestiamo un rifugio con 700 cani,
abbiamo tutti i luoghi pieni anche perch� abbiamo tantissimi cuccioli in terapia. Oggi
mentre parlavo con Sergio, i gattini erano nelle gabbie di degenza dei cani, spaventatissimi,
pensavamo che forse dovremmo acquistare delle casette in legno per fare una specie di gattile
ma noi non abbiamo i soldi per fare tutto questo, non so proprio come risolvere la situazione,
non si possono tenere ammassati dentro i trasportino e poi... in mezzo ai cani? Non trovo
nemmeno pi� le parole per descrivere la nostra situazione. Sono veramente amareggiata dal
comportamento di questi criminali. Ho anche la vaga sensazione di chi possa essere stato,
non ne ho la certezza ma il pensiero � forte: luned� scorso ho ricevuto una telefonata da un
"signore" di Arzachena che in altre occasioni noi abbiamo aiutato, sempre in casi disperati,
mi ha chiesto se poteva portarci 15 gattini, naturalmente la mia risposta � stata: ma st�
scherzando!!!!!! e dove li mettiamo noi i gattini.... non abbiamo posto, perch� non ha
sterilizzato??????????
Ecco la nostra situazione, disperata e terribile. Aiutaci ad aquistare almeno due casette in
legno, potremmo metterle in un posto riparato dove poter tenere i gattini bisognosi di cure.
Questa � la casetta che vorremmo acquistare:���
www.gardendeco.it/product_info.php?cPath=26&products_id=45��
per donazioni: www.lidaolbia.it/donazioni.html
--
aiutaci a diffondere questi links
www.lacucciadeglianimali.it
http://adozionicanilemunicipalecaserta.wordpress.com/
http://www.natiliberi.net/
ROMA: PER QUALCUNO ERANO SOLO SPAZZATURA....CHIUSI IN UN SACCO,IN ATTESA DEL TRITARIFIUTI!!
lunedì 21 giugno 2010
Campobasso -ABBANDONATO IN UNA CASSETTA DIPLASTICA
Campobasso per portare aiuti ai canili, cibo, medicinali e
soprattutto lavoro fisico, oggi ha lavato tosato e tolto centinaia
di zecche da tantissimi cani che sono chiusi nei box, Un canile ne
ha 350 l'altro 800!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sera, prima di rientrare in albergo, un cane in una cassetta di
plastica, quelle del pane, chiuso ermeticamente perchè non
scappasse.............hanno visto la macchian targata Verona e le
hanno lasciato un regalino.
Ora ovviamente non se la sente di lasciarlo entrare in canile a
Campobasso, ce ne sono già troppi, lui è piccolo,pesa circa 8 Kg ha
circa 7/8 mesi è un maschietto ed è molto buono.
Dobbiamo trovargli subito casa!
Manuela partirà da Campobasso Martedì per rientrare a Verona,
quindi potrebbe lasciarlo anche lungo la strada se si trova una
buona adozione.
Per info
Laura 346 6030801
Manuela 3401259077
>
SE RIFLETTI
trovi nulla di diverso dall'intensit�� che esprime un cane che attende
dietro le sbarre di una gabbia di essere adottato
cuccioli strappati
alla mamma e senza casa ugualmente delicati ed anzi ancora di pi�� se si
conoscono le necessit�� e la fragilit�� di queste creature che si cibano
d'erba e sono incapaci di
difendersi
decine di cuccioli sono in stallo
se non puoi accoglierli, fai girare le nostre richieste
info@aaeconigli.it
SOS. 346-3197367 dopo le 19.30
Sei utente Facebook?
Diventa amico/a di AAE
Associazione Animali Esotici Onlus
Sez.Conigli
e Cavie
www.aaeconigli.it
www.aaecavie.it
1 St. Chapter in Europe HRS
www.rabbit.org
La denominazione di ��Animali Esotici��, che ha
derivazione inglese (exotic
animals), comprende tutte le specie animali
non autoctone, importate in
Italia, nonch i cosiddetti ��animali da
compagnia non convenzionali��, come ad
esempio conigli, cavie, criceti e
furetti, sempre pi diffusi nel nostro
paese.
Secondo alcuni dati
Eurispes del 2004, il coniglio statisticamente il terzo
animale da
compagnia pi presente nelle case degli italiani. Seguono
1.000.000 di
tartarughe d��acqua dolce, 500.000 roditori, 50.000 iguane,
20.000
pappagalli, 10.000 serpenti e circa 500.000 altri animali esotici.
Solo chi cosi' folle da credere di poter cambiare il mondo, lo cambia
davvero. M.Gandhi
sabato 19 giugno 2010
Iran, fatwa ayatollah contro i cani
E' stato il quotidiano Javan, conservatore, a chiedere al grande ayatollah Makarem-Shirazi cosa ne pensi del fatto che, soprattutto nei quartieri benestanti delle grandi città iraniane, si vedono sempre più cani portati a spasso. Soprattutto - è il caso di aggiungere - da donne o ragazze. E ciò nonostante la stessa polizia, nelle sue periodiche campagne per il rispetto della morale islamica, abbia fatto ricorso in passato a multe e sequestri degli animali per cercare di arrestare il fenomeno.
"Non c'è dubbio che il cane sia un animale immondo", ha risposto l'ayatollah, pur ammettendo che il Corano non dice "nulla" in proposito. "Ma a dirlo - ha sottolineato - sono i Revayat". Cioè i detti di Maometto, degli Imam o altri importanti leader religiosi delle origini dell'Islam. Essi impongono obblighi o divieti religiosi che vanno rispettati, ha insistito Makarem-Shirazi, anche se non sono prescritti dal Corano.
prov. di Padova, mici neonati gettati nella spazzatura
18 GIUGNO 2010
Padova, cigni e anatre uccisi a bastonate
18 GIUGNO 2010
Cigni e anatre della Specola uccisi a bastonate
Enzo Bordin
Padova - Sterminio di animali all�oasi della Specola. Due cigni uccisi a bastonate. La femmina è morta sul colpo, mentre il maschio ha riportato ferite purtroppo irreversibili. Non ce l�ha fatta a sopravvivere, nonostante le cure. Sono rimaste uccise anche numerose anatre, due delle quali trovate il 27 maggio in via XX Settembre, nel canale Piovego. A riferirlo è Adriano Scapolo, comandante della polizia provinciale di Padova: �Abbiamo portato gli animali all�Istituto zooprofilattico di Legnaro, ma gli esperti non hanno potuto stabilire le cause della morte, visto l�avanzato stato di decomposizione delle carcasse. Una seconda segnalazione parlava invece di alcuni ragazzi visti, in via Goito, mentre disturbavano un gruppo di anatre. Comunque stiamo da tempo monitorando la zona, senza trascurare alcun particolare pur di scoprire eventuali altri atti di bracconaggio�. Molto più esplicito Sandro Polidori, residente in via Riello 1 bis, custode in pectore dell�oasi della Specola: �Sono stato tra i suoi fondatori, 20 anni fa. All�epoca c�era un�infinità di animali, adesso sono quasi del tutto spariti: nutrie e lucci che mangiano i piccoli non giustificano una scomparsa così marcata. Prima arrivavano qui i marocchini, poi i cinesi. Ma i rumeni e i moldavi sono ancora peggiori. Con la scusa di andare a pesca, vietata all�interno delle mura cinquecentesche come recita la delibera comunale del 1991, salgono in una delle mie due barche per andare in mezzo al fiume e catturare anatre e cigni. Scendono giù dal ponte di ferro e gettano il pane per attirare gli animali. Usano guadini per intrappolarli, in altre occasioni bastoni. Ho tolto una barca dall�attracco, mentre la seconda è ancora lì piena d�acqua�. Polidori ricorda un altro particolare: �Sono stato io a trovare le due anatre morte e a consegnarle alla polizia provinciale. Sono preoccupato. Continuando di questo passo, nell�oasi della Specola, dell�antico patrimonio faunistico rimarrà solo il ricordo�, è il suo sconsolato commento. Analoghe catture avvengono con le stesse modalità anche sotto ponte Molino. Intanto infuriano le polemiche: questi incidenti interculturali ledono le abitudini socio-affettive di un gruppo perch� confliggono con quelle dell�altro, generando reazioni emotive e di rifiuto. Pulsioni le più difficili da sanare. La nostra cultura non ammette queste condotte, che vanno a toccare le corde emotive.
Taranto, 11 coltellate contro il cane Stava morendo, ora è salvo
Lo ha curato il dottor Salvatore Lippo, il veterinario presso cui ora l�animale è in degenza. Oltre quaranta punti di sutura che sono stati necessari per chiudere le ferite, con l�anestesia gassosa. �Prima, però, abbiamo dovuto metterlo un po� su. Stava molto male e ho dovuto fare trasfusioni di plasma perchè aveva perso molto sangue�, racconta il medico veterinario.
Adesso è lui il custode giudiziario del cane, dopo che ha firmato assieme ai veterinari dell�Asl, la denuncia per maltrattamenti ai carabinieri. Il dottor Lippo è il veterinario dell�associazione Anpaa, che gestisce il canile di Taranto. Ovviamente, viste le condizioni in cui si trovava il povero randagio quando è stato raggiunto, è stato affidato alle cure del medico.
Rimarrà in questa clinica ancora qualche giorno, affinch� possa ristabilirsi del tutto. Poi sarà pronto all�adozione o, altrimenti, andrà al canile. Quel che è certo è che non tornerà più in quel quartiere in cui qualcuno gli ha teso una trappola, legandolo ad un palo con una corda e sferrandogli ben undici coltellate.
�Era dissanguato, anemico, in fin di vita - dice ancora il veterinario che lo ha curato - ora non corre più rischi�. A vederlo, in effetti, il cane sembra tranquillo. Mangia, si muove normalmente nonostante le ferite, non è abbattuto. �� dolcissimo - dice il veterinario - non sembra che abbia subito quel che ha subito. Sono venute qui da me diverse persone, tanti bambini. Lui si avvicina tranquillamente, si lascia accarezzare e scodinzola. � un cane davvero buono�.
A parlare è anche Alessandra Danese, la responsabile del canile di Taranto e presidente dell�Anpaa. �Purtroppo non è la prima volta che accadono fatti simili a Taranto. I maltrattamenti ai cani e ai gatti sono frequenti. Episodi simili si sono avuti nei mesi scorsi. Quella volta in città vecchia, un cagnolino fu preso a martellate, un altro ferito con un taglierino. Li abbiamo curati tutti al meglio e ora stanno bene�, ha detto.
In quanto al nome, ieri il cagnolino era stato battezzato Cesare, ma oggi c'è chi ha proposto di chiamarlo Leone, perchè ha affrontato la disavventura come un leone. Saranno i suoi nuovi amici che lo adotteranno, comunque, a decidere.
Invece lui, di avere una casa diversa dalla sua, la strada, non vuole proprio saperne.
Ecco cosa è accaduto. I volontari dell�Anpaa (l�associazione che gestisce anche il Canile di Taranto) hanno curato il randagio e hanno evitato il peggio. Il clamore provocato dalla notizia ha fatto candidare due famiglie all�adozione del randagio, dopo la sua aggressione. La prima famiglia è di Mottola, l�altra vive a Paolo VI. Alessandra Danese, presidente dell�Anpaa, ha preferito fare adottare il cane dalla famiglia Marinò-D�Andria di Paolo VI perch� il cane rivedendo il signore che spesso gli dava da mangiare e da bere, lo aveva riconosciuto e si era mostrato felice e scodinzolante.
Così il nuovo proprietario ha portato Leone nel suo terreno ai Tamburi. Tutto sembrava essere finito nel migliore dei modi. Ma quando il proprietario del terreno dei Tamburi è tornato a casa, a Paolo VI, ha trovato Leone lì sotto, scodinzolante come sempre. Il cane era riuscito a scappare dalla campagna dei Tamburi ed è tornato nel luogo in cui l�avevano accoltellato.
Grande la meraviglia del nuovo proprietario del cane nel ritrovarselo lì davanti, come se nulla fosse accaduto. L�uomo ha così chiamato subito l�Anpaa, per spiegare del commuovente ritorno di Leone alla signora Danese.
venerdì 18 giugno 2010
prov. di Pisa, troppi gatti maltrattati e uccisi
prov. di Napoli, attenzione! avvelenamenti
JULIE NEWS
17 GIUGNO 2010
Avvelenamento di cani nel quartese
Livia Carandente
Quarto (NA). � stato battezzato �comune antianimalista� , sicuramente non a giusto credito; ma alcuni episodi avvenuti di recente non caratterizzano il comune per amore verso i quattro zampe. La morte per avvelenamento di alcuni in via Antonio Gramsci, già preceduta da altri casi, nellos corso mese, ha messo in allarme le associazioni e gruppi di residenti intenzionati a combattere l�intollerabile fenomeno evidentemente teso ad eliminare il randagismo, di certo molto diffuso sul territorio, ma in maniera deplorevole- come si legge in una lettera, indirizzata al Comune di Quarto; la richiesta della missiva è chiara: urgono provvedimenti che mettano in sicurezza gli animali, ma al contempo anche gli stessi cittadini dato che lo spargimento di veleno adoperato per abbattere le povere bestie è comunque inalato anche dai passanti. �Bisogna assolutamente contrastare in maniera efficace ed organizzata tale brutalità; è necessaria una campagna di sterilizzazione da avviare presto , per combattere il fenomeno del randagismo, e al contempo bisogna studiare un modo per acciuffare i delinquenti che organizzano tali crudeltà�- lamentano i cittadini impegnati nel contrastare il triste allarme.
per acciuffare i delinquenti che organizzano tali crudeltà�- lamentano i cittadini impegnati nel contrastare il triste allarme.Prov. di Livorno, cane stroncato dai maltrattamenti
IL TIRRENO
16 GIUGNO 2010
Cane stroncato dai maltrattamenti
CAPOLIVERI (LI). Una storia di maltrattamenti finita, purtroppo, con la morte. Mella, un rottweiler sottratto al proprietario - residente a Capoliveri - perch� malato, malnutrito e, quel che è peggio, costretto a subire continui maltrattamenti, non ce l�ha fatta. A raccontare la storia è l�Enpa che denuncia le sofferenze subite dall�animale. Un modo per riportare all�attenzione degli enti locali la necessità di andare alla costruzione di un canile. E una vicenda che dimostra anche come, nonostante la buona volontà, sia difficile fra pagare le proprie colpe a chi commette maltrattamenti sugli animali. �L�uomo al quale è stata sottratta Mella - spiega l�Enpa - non è stato denunciato dalla municipale e ora ha un altro cane che ci auguriamo non debba subire la stessa sorte. Non vogliamo che il sacrificio di Mella sia stato inutile e chiediamo pertanto a tutti di inviare una mail a mellabella4ever@libero.it per richiedere maggiori controlli e, da parte dei Comuni, il supporto alla tutela degli animali imposto dalle leggi�.
prov. di Mantova, gatti e uccellini impallinati
16 GIUGNO 2010
Gatti e uccellini impallinati
GONZAGA (MN). Per ben quattro volte ha trovato la sua gatta, razza europea, di circa un anno sanguinante. Da un accurato controllo sotto il pelo, il proprietario ha notato la presenza di pallini di piombo. La gatta è stata sottoposta ad un intervento chirurgico da parte di un veterinario di Suzzara che ha dovuto amputargli la coda e sterilizzarla. I casi di maltrattamento di animali sono avvenuti nell�arco di una ventina di giorni a Gonzaga. Chi può essere così crudele da sparare con una carabina ad aria compressa, pallini di piombo su un�innocua e dolce gattina? �Trilly�, questo il suo nome, è stata centrata il 23 maggio scorso all�addome. Il ferimento le ha procurato un aborto spontaneo e la conseguente morte dei quattro cuccioli che aveva in grembo. Il proprietario dell�adorabile micina, Roberto Barilli, 35 anni ha deciso di sporgere denuncia ai Carabinieri di Gonzaga. Tra via Bonacolsi, dove abita il giovane, con la moglie e due bimbe piccole, e via Mantovana, la strada che scorre sul retro della zona residenziale, nelle settimane scorse è stato trovato un gatto impallinato ed ucciso, sul ciglio della strada. Stessa sorte è toccata ad alcuni volatili che sono stati poi gettati in mezzo ad una siepe. �E� dal 10 maggio che trovo la mia gattina ferita e sanguinante. Sotto il manto ho notato che era stata colpita da pallini sparati da una carabina. Il fatto si è ripetuto per altre tre volte e sempre di pomeriggio. L�ultimo caso il 23 maggio scorso. Quando l�ho portata dal dott. Stefano Casari, veterinario di Suzzara, mi ha detto che a causa delle ferite la gattina ha abortito quattro cuccioli�. La micina ora sta bene, è ancora stordita da antibiotici e flebo perchè i pallini di piombo causano infezioni. �Trilly� però, non potrà più avere cuccioli.
mercoledì 16 giugno 2010
Brambilla a Matrix: il mondo ci giudica per come trattiamo gli animali
Collare fuorilegge: rischia il carcere turista tedesco
IL TIRRENO
15 GIUGNO 2010
Collare fuorilegge: rischia il carcere turista tedesco
CECINA (LI). Denunciato dalla polizia municipale per maltrattamento di animali, ora rischia dai 3 mesi a 1 anno di carcere. Ma di sicuro sarà costretto a pagare una sanzione che va da 3mila a 15mila euro, oltre a un verbale di 200 euro per la detenzione di un collare meccanico fuorilegge. Grossi guai per un turista tedesco di 60 anni, fermato dalla polizia municipale dopo la segnalazione di alcuni giovani. L�episodio è successo pochi giorni fa in largo Cairoli. Alcuni ragazzi hanno notato come il cane dell�uomo, un pastore tedesco, rispondesse in maniera anomala (sobbalzava) ai gesti dell�uomo. Al collo del cane, infatti, c�era un collare elettronico guidato da un telecomando a distanza. Un collare ad impulsi elettrici, dannoso per il cane. Così sono stati allarmati i vigili urbani, che una volta arrivati sul posto hanno sequestrato il collare e portato l�animale al servizio veterinario per un controllo. Il tedesco è stato denunciato per maltrattamento di animale e ora dovrà fare i conti con una serie di multe molto salate, oltre che alla possibilità di finire in cella.
Reggio Emilia, cani rubati e usati per mendicare
15 GIUGNO 2010
Cani rubati e usati per mendicare denunciati due giovani nomadi
Linda Pigozzi
Reggio - Mendicano sotto i portici o in altre strade del centro accompagnati da cani spesso �rubati� da canili o dai cortili di abitazioni e maltrattati. La banda di nomadi è stata però scoperta dagli agenti della Municipale. Le prime segnalazioni sono arrivate mesi fa. Alcuni cittadini avevano notato i mendicanti che, forse per intenerire i passanti, chiedevano l�elemosina facendosi accompagnare da cagnolini di piccola taglia, spesso ancora cuccioli. Cani - denunciavano i cittadini - troppo spesso sporchi o denutriti. E che, a volte, presentavano addirittura segni di percosse. Così gli agenti della Municipale hanno provveduto a specifici controlli. A metà maggio il primo �sequestro�. Un nomade - originario della Slovacchia - era stato trovato mentre mendicava sotto i portici di San Pietro con un cucciolo: un cagnolino meticcio di pochi mesi in pessime condizioni igienico-sanitarie. Qualche giorno fa, dopo una nuova segnalazione, i vigili hanno scoperto altri nomadi che chiedevano l�elemosina in centro storico facendosi accompagnare da tre cani, questa volta adulti. I dati contenuti nei microchip che, come previsto dalla legge, era stato inserito sotto la pelle dei tre meticci ha subito chiarito la loro provenienza: quei cani erano stati rubati nei giorni precedenti dal canile intracomunale di Magreta, in provincia di Modena. Uno dei bastardini era cresciuto nel canile, mentre gli altri due erano stati sequestrati dai vigili di Sassuolo e dall�Ausl modenese a fine maggio a due nomadi che mendicavano il venerdì mattina fra i banchetti del mercato sassolese. I due, in Italia senza fissa dimora, non avevano saputo spiegare agli agenti della polizia municipale la provenienza di quegli animali, n� avevano mostrato loro la certificazione che attestava la vaccinazione anti-rabbica. Viste le pessime condizioni in cui si trovavano i cani e poich� mancavano i documenti sanitari, i vigili, accompagnati dai tecnici del servizio preposto dell�Ausl, avevano quindi provveduto al sequestro dei meticci. Gli animali erano poi stati portati nel canile di Magreta per il periodo d�osservazione previsto dalla legge (un lasso di tempo che varia dai dieci ai sessanta giorni) nei casi in cui non ci sia certezza che sia stata effettuata l�anti-rabbica. Il mattino seguente, però, dipendenti e volontari del canile modenese avevano avuto l�amara sopresa. La gabbia dove erano stati rinchiusi i due cani era stata forzata e i bastardini erano spariti. Con loro era stato �rubato� anche un altro cane: un meticcio cresciuto in quella struttura di raccolta di cani randagi e considerato un po� da tutti la mascotte. I tre cani trovati appunto in città, giorni più tardi. Mentre accertamenti sono ancora in corso, sono stati denunciati due dei nomadi identificati: un uomo e una donna, entrambi giovani ed entrambi originari della Slovacchia: il primo per maltrattamento di animali, la seconda per sottrazione di animali. Ma c�è il sospetto che altri cani possano essere stati rubati dalla stessa banda. A lanciare l�allarme è una delle responsabili del canile di Magreta. �Ci arrivano segnalazioni di tanti cagnolini, di razza e non, che spariscono dai cortili o dalle abitazioni - spiega -. Ed è giusto che si sappia che dietro quei furti c�è una bruttissima realtà. I cani rapiti troppe volte vengono tenuti in pessime condizioni: lasciati al freddo o sotto al sole cocente per giorni interi, maltrattati e usati per medicare sulle strade�.
I bastardi non hanno piu' scuse
beppe.fossati@cronacaqui.it
Senza andare così lontano, ecco due destinazioni in Italia, una al mare, l'altra nel verde: a Riccione, l'Hotel Des Nations offre quattro stelle di divertimento romagnolo e tre �Pet rooms� che possono essere attrezzate su richiesta per soddisfare le esigenze del proprio cane con un servizio su misura. E con un vero tocco di raffinatezza, la signora che gestisce l�hotel, esperta in floriterapia, saprà trovare la giusta essenza per migliorare il benessere psicofisico di tutti quei cuccioli che potrebbero soffrire un po� di nostalgia di casa.L�Hotel Parco San Marco di Porlezza, in provincia di Como, infine, è una struttura a quattro stelle immersa nel verde e offre ai nostri cuccioli un�accoglienza speciale: in camera non mancano cibo, acqua fresca, una cuccia su misura e ciotole, guinzagli e collari a disposizione in prestito direttamente in hotel. Per il padrone, poi, una piantina sulla quale sono indicate tutte le passeggiate consigliate.