IL SECOLO XIX
24 APRILE 2010
Taggia, quattro gattini murati vivi in una parete
Oarcheggio del cimitero, salvati in extremis
Un quinto animale, probabilmente della stessa nidiata, ucciso direttamente con una pietra o un bastone
Un quinto animale, probabilmente della stessa nidiata, ucciso direttamente con una pietra o un bastone
Paolo Isaia
Taggia (IM). Quattro gattini di poche settimane infilati a forza in due canali di scolo di un muro di contenimento, poi chiusi rispettivamente con alcune pietre e con un vaso di plastica per i fiori, in modo da impedire loro di uscire e condannarli a una morte certa quanto atroce, per fame e sete. Un quinto gattino, probabilmente della stessa nidiata, ucciso direttamente, con una pietra o un bastone, e abbandonato in mezzo all'erba. La macabra scoperta è stata effettuata l'altra sera da una "gattara" nel parcheggio del cimitero di Taggia; fortunatamente la donna, dopo aver sentito i miagolii disperati dei gattini imprigionati nel muro, è riuscita a salvarli. Il quinto, il cui corpicino ancora ieri pomeriggio si trovava nel prato, verrà probabilmente rimosso oggi dai veterinari dell'Asl, avvisati dalla gattara. Che però non si è limitata a chiamare il servizio veterinario: ha sporto denuncia ai carabinieri.
Il muro di contenimento si trova sotto il parcheggio, le canalette servono a far defluire l'acqua piovana in un canale più grande che separa il parcheggio del cimitero dal piazzale di un'azienda agricola. ?Stavo dando da mangiare ai gatti della colonia, come ogni sera - racconta Imeria Costa - quando ho sentito dei miagolii attutiti. Mi sono avvicinata al punto da cui provenivano, ma non vedevo nulla?. La donna, per una malattia, deve utilizzare una sedia a rotelle elettrica. Con lei c'era un'amica, che è andata a vedere di persona da dove provenissero la voce dei gattini. ?Non si capiva, sembrava venire da dentro il muro, poi si è accorta che i due fori di uscita della canaletta di scolo erano stati chiusi, il primo con alcuni mattoni, il secondo con un vaso di plastica, rovesciato in modo che facesse da tappo. Una volta tolte le pietre e il vaso, abbiamo trovato i gattini, due da una parte, due dall'altra?. In meno di un'ora i quattro mici erano dal veterinario, che li ha subito sottoposti alle cure del caso, essendo denutriti. Per il quinto, invece, non c'era nulla da fare. ?Strazia il cuore vederlo lì in mezzo all'erba, nessuno però si è preso la responsabilità di toglierlo prima che arrivasse l'Asl?. I carabinieri di Arma di Taggia ora dovranno cercare di scoprire chi abbia potuto "murare vivi" i quattro gattini e, forse, avere ucciso il loro fratellino.
Il muro di contenimento si trova sotto il parcheggio, le canalette servono a far defluire l'acqua piovana in un canale più grande che separa il parcheggio del cimitero dal piazzale di un'azienda agricola. ?Stavo dando da mangiare ai gatti della colonia, come ogni sera - racconta Imeria Costa - quando ho sentito dei miagolii attutiti. Mi sono avvicinata al punto da cui provenivano, ma non vedevo nulla?. La donna, per una malattia, deve utilizzare una sedia a rotelle elettrica. Con lei c'era un'amica, che è andata a vedere di persona da dove provenissero la voce dei gattini. ?Non si capiva, sembrava venire da dentro il muro, poi si è accorta che i due fori di uscita della canaletta di scolo erano stati chiusi, il primo con alcuni mattoni, il secondo con un vaso di plastica, rovesciato in modo che facesse da tappo. Una volta tolte le pietre e il vaso, abbiamo trovato i gattini, due da una parte, due dall'altra?. In meno di un'ora i quattro mici erano dal veterinario, che li ha subito sottoposti alle cure del caso, essendo denutriti. Per il quinto, invece, non c'era nulla da fare. ?Strazia il cuore vederlo lì in mezzo all'erba, nessuno però si è preso la responsabilità di toglierlo prima che arrivasse l'Asl?. I carabinieri di Arma di Taggia ora dovranno cercare di scoprire chi abbia potuto "murare vivi" i quattro gattini e, forse, avere ucciso il loro fratellino.
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