Libro Rosso
Chiliamacisegua è decisa a raccogliere denunce sottoforma di schede come questa di Bottone, per condurre insieme a chi lo vorrà, una massiccia campagna mediatica affinchè l'Ordine dei Veterinari nazionale, faccia una cernita tra i suoi iscritti e separi gli inefficienti, gli indolenti, gli inaffidabili, da quelli operosi, coscienziosi e rispettosi della Legge.
La speranza è al di là della denuncia che ne seguirà e la consegna dei documenti, al Sottosegretario on Francesca Martini, è che le Asl, in un soprassalto di dignità, ritrovino il senso del pudore, della vergogna e del dovere.
Chiliamacisegua pubblicherà tutte le "schede" con la foto, la storia degli animali, vittime dell'indifferenza e della malasanità, in forma ovviamente anonima, ma nel suo archivio avrà a disposizione degli organi competenti la testimonianza firmata dai volontari.
Questa è la prima pagina di un Libro Rosso, che offre alle coscienze umane, laddove pulsano, la vera immagine di una Italia che ancora oggi, nel 2010, in tema "Tutela del Benessere Animale, è paragonabile al quarto mondo.
E che qualcuno si indigni, per le storie, per le foto. Per le vite ammazzate.
Non per le testimonianze!
Chiliamacisegua
Bottone
Asl Centro Sud
"Abitava" nel canile sanitario di un Asl del centro-sud. I cui vertici stanno comodamente seduti sulle loro poltrone. Né mai nessuno li smuoverà. Quindi restino pure comodi dove stanno.
Il cane di cui parliamo è stato investito. Gli sono passati sopra due volte con l'auto, così risulta dalla doppia risonanza magnetica fatta in clinica. Il quadro visivo di una risonanza non bastava per immortalare lo scempio sul suo corpo. Forse è stato investito dallo stesso mezzo, forse da due consecutivamente. Prima lo hanno paralizzato nelle ultime vertebre lombari, poi sulle vertebre toraciche.
Un dolore allucinante... Uno choc. Ancora oggi Bottone non emette suoni.
Una doppia frattura vertebrale difficile da riscontrare in altri traumi da investimento. Un inferno, ha confessato il neurologo.
Ma per lui, una volta accalappiato, l'asl gli ha riservato un posto d'onore speciale: un box aperto, nell'ala sanitaria di un canile gestito da privati che si occupano di raccolta differenziata di residui vegetali.
Perché è così che si appaltano i canili, in Italia. Al ribasso. Al primo che passa e che conta.
Tanto, restino pure comodi dove stanno. Nessuno mai li smuoverà.
Bottone, così lo abbiamo ribattezzato, è stato visto nel corso di un sopralluogo ispettivo. E chi vestiva quei panni si è sentito in coscienza di toglierlo da quel letto di feci e piscio in cui vegetava gemendo e tremando dagli spasmi di dolore, piagato, ulcerato dal decubito forzato e dall'assenza di igiene, nel canile sanitario dell'Asl. Che nessuno mai smuoverà. Quindi restino pure comodi dove stanno. Loro e la ditta ecologica che lo gestisce.
C'è voluto un intervento dall'alto, per fare uscire il cane. L'Asl era ripetutamente renitente alla leva. Impunemente irrintracciabile,invidiabilmente indifferente e sprezzante del richiamo dall'alto. Una deontologia che rende anche noi incontinenti, come Bottone.
Uscito denutrito, disidratato, piagato, pieno di dermatiti infettive contratte nel restare asfaltato dagli escrementi ovunque in quel bijoux di canile sanitario, Bottone (che abbiamo scoperto essere pure microchippato ma tanto l'anagrafe canina non la fanno funzionare così da non dare troppo disturbo al proprietario che così si toglie l'impiccio di che farne di un cane paralizzato da accudire e pulire), ora è in una famiglia civile.
Che lo ama. Che lo cura con un piccolo apparecchio laser che gli ha chiuso buona parte delle piaghe e che sempre lo aiuterà nel prevenire quelle da decubito nella sua vita.
Una famiglia che lo ha messo nelle mani di veterinari veri. Allibiti nel vedere quanto non avevano ancora visto nella loro professione.
Mentre quelli che si macchiano del reato di maltrattamento e omissione di cure restano liberi, in circolazione, impuniti e arroganti come sempre.
Chi li tocca? A chi tocca toccarli?
Per Bottone ci ritroviamo, venerdì 30 aprile, per una pizzata, con lui presente, per fargli sentire la nostra solidarietà. Per dirgli "Dai, Bottone, abbaia!". Perché possa di nuovo correre, con un carrellino, perché i "patelotti" che indossa durante il giorno portino orgogliosamente il nome di tanti di noi. Per ripagarlo dalle emme... umane che lo hanno ridotto in fin di vita e che senza l'intervento della provvidenza, gli avrebbero garantito per infezione o setticemia una morte atroce e lenta.
Forza, Bottone!!!
Bottone oggi
Le condizioni in cui si trovava Bottone, quando è stato prelevato, nel canile sanitario, dove l'Asl invece di adempiere alla sua funzione, gioca a carte, a domino, a moscacieca, più cieca che mosca, con la Legge 281/1991
Per Bottone, in corso questo evento organizzato da PLF su Facebook
FORZA BOTTONE!
Ditelo con noi.... Forza bottone e una carezza...
Cena venerdì 30 aprile 2010, alle ore 20.00, Ristorante Donati via Cassiodoro 4, Milano
PER CONFERMARE, SCRIVERE A cristina@chiliamacisegua.org
A
info@fnovi.it ;
presidenza@fnovi.it ;
relazioni.esterne@fnovi.it ;
ufficiostampa@fnovi.it;
enpav@enpav.it;
info@scivac.it;
Nessun commento:
Posta un commento