Cattiveria e crudeltà delle anime nere di tutta Italia

In questo blog potrai leggere e vedere le immagini della crudeltà e della cattiveria umana .
Da Nord a Sud, isole comprese, una passerella di azioni vergognose, criminali, inumane, un repertorio di incuria, freddezza, avidità e ruberia.
La bassezza d'animo dell'essere umano viene portata alla luce.
Tutto compiuto contro creature deboli ed indifese, senza tutela reale e spesso ridotte senza dignità.
Quando decidi di andare in vacanza, scegli il tuo luogo di villeggiatura anche con questo parametro :
chi abita in questo posto ?

Al cuore del problema

Ogni anno migliaia di cani vengono introdotti nei canili esistenti nel nostro Paese. Nei canili migliori solo alcuni riacquistano dignità attraverso l'adozione. In altri li aspettano malattie, sbranamenti o comunque la fine naturale della vita trascorsa dietro le sbarre. Il tutto con costi altissimi per le amministrazioni. Aiutateci a dire basta. Il fenomeno del randagismo si può controllare e sconfiggere.


COSA DICE LA LEGGE:
Secondo la normativa vigente i sindaci sono responsabili per i cani vaganti nel territorio del Comune che amministrano.

Al fine di curare i cani presenti nel suo territorio, i Comuni ricevono finanziamenti da parte dello Stato centrale (pagati da noi cittadini mediante le tasse) per cui gli stessi sono tenuti a predisporre le strutture per risolvere il problema del randagismo e a finanziarle con i denari a ciò destinati.


LA SOLUZIONE MIGLIORE:
Le Associazioni senza scopo di lucro costituiscono i migliori soggetti per la gestione del canile in quanto, agendo senza scopo di lucro, danno maggiori garanzie sul fatto che i denari ad esse corrisposti dal Comune siano effettivamente destinati alla migliore cura del cane.


QUELLO CHE ACCADE NORMALMENTE:
L'affidamento ai gestori privati è invece assai pericoloso in quanto gran parte degli stessi sono tentati dal non garantire buone condizioni di vita o la stessa sopravvivenza dei cani ospitati nel canile al fine di massimizzare i guadagni.

A mero titolo di esempio, vi segnaliamo che sono numerosi i Comuni che hanno stipulato convenzioni con gestori privati per l'affidamento agli stessi della gestione dei canili a seguito di gare di appalto vinte con aste fortemente al ribasso. Sono numerosi gli esempi di gestori che hanno vinto con offerte che prevedano il mantenimento del cane per soli 70 centesimi di euro al giorno! 70 centesimi con cui il gestore dovrebbe pagare il cibo per il cane, le cure mediche, parte delle spese di gestione (operai, luce, acqua etc.) e, addirittura, ricavarci qualcosa per vivere.

Appare del tutto evidente, quindi, che in tali casi il benessere del cane non potrà di certo essere garantito.


IL BUSINESS DEL RANDAGISMO: 500 MILIONI DI EURO ALL'ANNO
Parecchi imprenditori privati hanno nella gestione dei canili una vera miniera d'oro. Si tratta spesso di delinquenti o persone senza scrupoli capaci di creare importanti connivenze con istituzioni che dovrebbero controllare.

Il business del randagismo in Italia genera un fatturato annuale di circa 500 milioni di Euro. 500 milioni di euro pagati dai contribuenti che spesso sono oggetto di vere e proprie truffe da parte dei gestori ai danni dei Comuni e, quindi, di chi paga le tasse.


IL CUORE DEL PROBLEMA:
Nella maggioranza dei Comuni poi la domanda d'ingresso dei cani supera largamente l'offerta di posti in canile, con la conseguenza che per ogni cane morto o fatto adottare, sono pronte altre due richieste di accalappiamento e che chi volesse speculare riesce a percepire sempre e comunque il suo guadagno su un numero garantito di cani. Alla minima spesa sul singolo animale corrisponde il massimo guadagno in termini di utile.

Così che si assiste spesso ad insufficienza di personale, mancanza di lavoratori qualificati, minimi spazi nei box, in cui i cani superano il numero di 3 animali, arrivando anche ad essere 15 o più, senza tenere in alcun conto la loro compatibilità (la prima causa di morte in canile è lo sbranamento!!!!).

Per non parlare delle speculazioni che si realizzano attraverso l'accalappiamento degli animali e lo smaltimento delle loro carcasse che crea un circolo vizioso per cui prima muore un cane prima si guadagna sullo smaltimento della sua carcassa e sull'accalappiamento del nuovo cane che lo sostituisce.


LA CONNIVENZA:
Altro fenomeno che acuisce il problema è la forte connivenza tra chi dovrebbe controllare e chi è controllato. Accade sovente nei Comuni più piccoli (ma non solo) che il Sindaco (che affida la gestione del canile), i responsabili della ASL (preposti al controllo) e il gestore del canile (colui che dovrebbe essere controllato) siano amici, compagni di merende o, addirittura, parenti.

Appare evidente come in queste situazioni sia realmente impossibile far rispettare la legge e far garantire il benessere dei cani ospitati nei canili.


LA SOLUZIONE:
Ciò non accadrebbe se i Comuni provvedessero come per legge alla costruzione e risanamento delle proprie strutture e soprattutto ne affidassero la gestione ad Associazioni di volontariato senza scopo di lucro, che diano garanzie di controllo, di apertura al pubblico e di trattamento secondo parametri di benessere misurabili molto elevati.

L'ACL – Associazione Canili Lazio Onlus da anni combatte il fenomeno del randagismo. Perché il canile deve essere un punto di partenza per una nuova vita alla quale arrivare attraverso l'adozione e non un punto di arrivo in cui morire.

Abbandono : condanna a morte

Abbandono  : condanna a morte

giovedì 4 marzo 2010

Rieti - Inchesta di Laura Fabbri. Domande e risposte sulla realtà animalista dei Canili all'Estero

Domande e Risposte sulla realtà animalista dei Canili all\`Estero.
Tutto quello che avreste voluto chiedere e non avete mai avuto modo di verificare!

Per capire le molte e profonde differenze che esistono tra la civiltà, la legislazione e la tutela animale nella cultura italiana e in quella tedesca. Una fotografia simile, come molte altre, fanno capire perchè per l\`Italia (ci rivolgiamo all\`Italia del centro-sud, soprattutto!) è così difficile comprendere la mentalità, il metodo, l\`organizzazione e il rispetto delle normative. E con desolazione ed enorme rammarcio evidenzia l\`incolmabile spaccatura che esiste tra le due logiche: quella operativa e evidentemente funzionante tedesca e quella dolorosamente fallimentare e esasperatamente farraginosa italiana. Quantomeno nella tematica del benessere animale e nella logica gestionale dei canili o strutture di accoglienza: è purtroppo palese questa ferita profonda.
Noi italiani: non sappiamo nè \`perdere\`, ammettendo i nostri errori e riscattandoci dai nostri limiti, nè emulare, accogliendo l\`aiuto che ci viene offerto \`da fuori\` e prendendo a modello altri sistemi organizzativi che evidentemente funzionano meglio. In questa parte d\`Italia siamo da sempre schiavi di un orgoglio provinciale che non evolve e non ci aiuta e di quel senso di critica costante, che si impasta sempre più col pregiudizio e fa muovere prima la lingua del cervello.E nel confronto rende rabbiosi e ciechi. Tanto da discreditare e rifiutare la mano \`intelligente\` che ci viene tesa.

- Cosa differenzia così drammaticamente la mentalità italiana e la mentalità tedesca, nel rapporto tra uomo e animale?
- Cosa spacca e allontana l\`Italia e la Germania nell\`ambito del benessere animale e la cultura interventista contro abusi e soprusi, legali ed etici, sugli animali detenuti, non più di questo paese o di quel confine, ma d\`Europa?
- Quali sono le differenze tra loro e noi: i canili, le strutture, i volontari, le organizzazioni, le istituzioni ? Cosa impedisce o limita fortemente una collaborazione operativa e solidale per una causa comune che vede la salvaguardia e il rispetto della natura e degli animali?


Le differenze ideologiche ed operative della qualità di vita, di organizzazione, di accoglienza randagi, di volontariato e di attività a favore del benessere animale.


Tutte le domande che avreste voluto fare!
Tutte le risposte che non avete: mai avuto, mai cercato e (forse) mai voluto sapere.


N.B. Le risposte riportate di seguito sono la sintesi di anni di operato con le organizzazioni internazionali. Anni di impegno e conoscenza, in cui si è domandato quello che molti volontari italiani hanno recriminato e recriminano a tutt\`oggi, senza ricerca o seria volontà di approfondimento, contro le adozioni e le associazioni estere che molto spesso si sono attivate per problematiche italiane, prima degli italiani stessi. In queste domande c\`è la sintesi ultima e il nucleo più interessante di mirati dialoghi, lunghe interviste, assidui dibattiti, articolati discorsi effettuati con volontari tedeschi, rappresentanti di associazioni ed esponenti di alcuni movimenti animalisti di Austria, Svizzera, Germania, Olanda e Danimarca.


L\`INCHIESTA
- Esistono canili comunali in Svizzera, in Austria e in Germania? Come sono organizzati e da chi sono sovvenzionati? Quale tipo di controllo esercitano le vostre istituzioni sui canili?
Da noi, quelli che voi in italia chiamate canili, non sono dei canili comunali.Ovvero non sono strutture precarie volute o imposte dai Comuni per legge ma sono vere e proprie sedi di organizzazioni attiviste per la protezione animale (spesso privati) che si occupano della tutela e del benessere degli animali li accolti. Da noi è usuale che la città, e quindi il comune (o cantone nel caso della Svizzera) di appartenenza in cui queste organizzazioni risiedono e gestiscono i loro \`canili\`, si attivi per le loro esigenze e i loro bisogni. Esiste da tempo un, ormai collaudato, lavoro solidale, vicendevolmente utile, tra istituzioni e associazioni. Per esempio il Comune ,sapendo che l\`organizzazione risolve e si impegna per un problema civico e sociale, accogliendo e gestendo gli animali di quel territorio, propone spesso di offrire delle sovvenzioni, tasse ridotte in nome dell\`operato utile alla comunità, o in fase progettuale, cerca e sottopone alcuni terreni a poco costo. Inoltre la maggior parte delle loro spese è coperta da offerte e donazioni fornite dai membri/soci che offrono liberi contributi o lasciano delle eredita a favore di queste organizzazioni.
Da parte dei Comuni c\`è sempre una supervisione ed un controllo puntuale effettuato dal Responsabile del Dipartimento cantonale sanitario/veterinari, che controlla e si assicura il rispetto delle leggi vigenti e delle regole sanitarie, affinchè queste vengano rispettate da parte del canile e dalle associazioni che lo gestiscono. In caso contrario il permesso di esercitare viene subito revocato.

- Quanti cani in media hanno i canili svizzeri o tedeschi? E quali sono le tipologie di cani che sono accolti da voi?
In Svizzera e in Germania, il numero dei cani dipende dalla località in cui si trova il canile: in citta o in campagna, a seconda della grandezza, della capienza e della possibilità spazio-logistica di gestire, secondo le norme del benessere animale, gli animali. La maggior parte dei canili sono piccoli, per facilitare anche la gestione degli animali accolti, e si trovano generalmente più spesso in città piccole. Naturalmente nelle citta grandi (come Zurigo, Basilea, Ginevra,Berlino) si trovano anche dei piuttosto grandi che ospitano fino ad un centinaio di cani: quello che in Italia è la normalità! I cani che sono ospitati dentro queste grandi strutture sono generalmente \"cani da rinuncia\" (tradotto lett.dal tedesco) ovvero quei cani che i proprietari stessi portano li per gravi esigenze e radicali e improvvisi cambiamenti di vita: lavoro, casa, famiglia. Cosi come da voi o in Spagna, Grecia, Turchia, ect. ogni tanto c\`è un cane che magari viene lasciato dal proprietario o viene portato nella struttura come \`un cane trovato\`. Ma è raro perchè da noi non esiste la proporzione del randagismo come in Italia! Il lato \`negativo\` di tutta questa operatività è che il cane che per esempio viene trovato lungo la strada, non resta molto nella struttura di accoglienza, perchè i volontari si occupano immeditamente dell\`adozione e generalmente un animale non rimane in canile mai più di due mesi. E questo potrebbe essere un problema: magari due mesi sono pochi per il proprietario effettivo del cane per riuscire a ritrovarlo!Il proprietario a cui il cane è scappato ha solo due mesi di tempo per richiederlo poi la sua proprietà cessa automaticamente di esistere e passa al nuovo proprietario che ha deciso di adottare \`quel\` cane. Per questo tutti noi cittadini o operatori volontari animalisti sappiamo quanto sia importante il chip obligatorio e la registrazione all\`ANIS (una sorta di corrispettivo della vostra anagrafe canina italiana regionale). Inoltre da noi la registrazione del n.di chip di un cane, fatta in un comune o cantone (nel caso della Svizzera), arriva in tempo reale e direttamente al database di tutti i comuni per registrare e comunicare in ogni comune il nr. di chip appartenente a \` quel\` cane.Così in caso di fuga o smarrimento i cani possono essere ritrovati e immediatamente riconsegnati al proprietario. Da noi la polizia è munita di lettore microchip e svolge anche questo compito: come utilità e controllo da parte dell\`ANIS. Nei nostri canili poi, accade che siano ospitati e accolti anche un certo numero di cani \"sequestrati\" dalle autorità (Polizia, Dip. sanitario/veterinaio) perchè non erano tenuti dalle persone private secondo le leggi previste e non rispettavano le normative del benessere animale.

- Quindi da voi il randagismo non esiste. Quali sono gli organi di controllo che applicano le leggi che regolano il randagismo, la castrazione e il controllo sul benessere di animali in casa di privati?
Da noi sono molto meno frequenti i cani che arrivano in canile perchè sono stati \"trovati\" per strada o perchè sono stati lasciati da qualche parte. Da noi il randagismo non esiste:perchè di fatto non ce ne è bisogno. Ovvero non si creano i pressupposti perchè il randagismo avvenga. Se un proprietario di un cane non ha più modo di gestire il suo animale sa che le strutture offerte dalle istituzioni sono affidabili, valide e sicure. Ben gestite da organizzazioni e volontari capaci ed affettuosi. Sa che il proprio cane avrà la possibilità di trovare una nuova amorevole adozione.
La questione della castrazione da noi è particolare. Forse questa è la cosa più simile all\`Italia: finchè un cane o gatto è in mano privata - è faccenda o libera scelta del proprietario. La castrazione non si può imporre ad un privato. Perfortuna però molti privati sono concordi e la maggior parte dei proprietari sono favorevoli ed applicano la sterilizzazione o castrazione. Sia sui cani femmina che sui cani maschi. Questo è diverso dall\`Italia che sterilizza solo le femmine lasciando interi i maschi. Una volta in canile gli animali vengono tutti castrati/sterilizzati, per evitare un incremento smisurato degi animali. E le strutture rispettano fedelmente gli obblighi sanitari.
La manutenzione degli animali nei canili è regolato dalla nostra legge sul benessere e la protezione animali. Ci sono chiare definizioni di maltrattamento e di rigide condizioni non accetate. Cosi, ad esempio, in molti luoghi e in alcune determinate circostanze e\` vietato lasciare il cane senza guinzaglio. In questo siamo molto rigidi perchè così si evitano i presupposti per perdere o smarrire il proprio cane: quindi anche qui c\`è una sorta di prevenzione!
Ma quello che in Svizzera, in Austria o in Germania funziona meglio per educare al benessere degli animali e veicolare il \`protezionismo animalista\`: è l\`informazione. Da noi oltre le leggi, ci sono molte attività nelle scuole per educare ed informare.E poi ci sono proprio scuole di educazione per cani, che quasi tutti i privati che hanno un animale, frequentano per imparare a comportarsi con l\`animale e non solo il contrario: l\`animale che impara a comportarsi con l\`uomo! Molti di questi educatori del comportamento insegnano il modo corretto ed equilibrato di trattare un cane. Le scuole di comportamento e le istuzioni sono ben collaudate: infatti, quando un privato denuncia (obbligatoriamente e per questo sei sottoposto a controlli con multe salatissime se evadi) il tuo cane al comune o all\`ANIS per le tasse (circa. SFr. 100.all\` anno), riceve molti flayers informativi, tanti libretti, e persino dei sacchetti di plastica detti \"RobiDog\", per la raccolta delle deiezioni del tuo animale, e rispettare l\`ambiente tenendolo pulito. Ed anche qui: se non si rispetta la raccolta dei \`rifiuti\` del proprio cane, ci sono multe molto serie.

- Nei vostri canili quali sono le mansioni dei volontari e di cosa si occupano nello specifico?
Come già detto in Austria, Svizzera, Germania o Olanda i canili sono gestiti da vere e proprie organizzazioni di operatori volontari animalisti. Non esiste un proprietario privato: è l\`associazione animalista a coordinare, vivere nel quotidiano e gestire la struttura. Quindi i nostri canili sono fatti tutti da volontari e da veterinari. Così si gestisce il canile sia con il vigile controllo medico strettamente collegato con il rispetto delle leggi che articolano il benessere animale sia con l\`amore e la dedizione dei volontari verso gli animali ospitati. In sintesi, parlando specificatamente di volontari, potremmo dire che nei nostri \`canili\` hanno due tipologie di volontari: gli \`interni\` che sono coloro che gestiscono quotidianamente gli animali ospitati nei canili, sempre all\`interno di una organizzazione e i volontari \`esterni\`: ovvero coloro che vengono da fuori per svolgere un servizio di compagnia, di gioco e di svago ai cani accolti. I volontari esterni sono spesso famiglie anche con bambini o persone private che desiderose di avere un contatto con un animale vengono qui nelle nostre strutture a dedicare del tempo ai cani ospitati: spesso fanno grandi passeggiate nei boschi vicini, giocano con loro con agility, o semplicemente curano il cane: lo pettinano, lo tosano, lo lavano, lo coccolano. Molti canili da noi hanno anche una parte dedicata ai giochi e alla lettura dei libri in cui le persone con figli possono trascorrere un po\` di tempo leggendo e giocando con gli animali accolti. Questo è molto utile sia ai bambini che crescono di già con il contatto e il rispetto per gli aniali sia per gli animali stessi che sviluippano una ottima relazione con l\`uomo. Il canile di Bad Karlshafen dell\`ETN per esempio ha un gattile molto organizzato con una sala lettura al cui interno vivono e giocano i gatti accolti.Tra un libro e l\`altro ci sono cucce di lana per i gatti, ceste, tappeti, affila unghi di corda che sembrano tronchi.Per gli animali è psicologicamente importante sentirsi in una casa e non in un canile come un infelice detenuto perchè questo migliora la loro condizione psico fisica e naturalmente sviluppa, migliora e accresce la loro relazione con l\`umano. Sia esso bambino sia esso adulto.

(Di seguito un video informativo sulle atttività del Canile di Bad Karlshafen dell\`E.T.N. Per mostrare come sia possibile un\`altra metodologia di gestione e di organigramma in un canile o in una struttura di accoglienza animali. Questa struttura è concepita nel rispetto delle norme legali, etiche, civili del benessere animale: in una Germania dove normative a favore della tutela animale vengono applicate e seguite pedissequamente!)
http://www.youtube.com/watch?v=NECY_zMNC0s

- Una domanda che molti italiani, scettici o non, si fanno spesso è perchè molte associazioni internazionali: tedesche, svizzere, olandesi aiutino ed accolgano i randagi o i cani biosgnosi provenienti da altri paesi e di altri luoghi: come Grecia, Italia, Romania, Spagna, Turchia?
Innanzi tutto, in questo senso, la Spagna così brutale e crudele nei confronti degli animali randagi accalappiati e detenuti \`a tempo\`, appare burocraticamente molto meglio organizzata dell\`Italia. Ovvero si riesce ad aiutare meglio e più facilmente lì i cani rispetto a voi! Nonostante esistano ancora dei metodi barbari come la corrida e le pèrreras (canili dove entro un numero limitato di giorni se il cane non viene riscattato o adottato vien soppresso) in Spagna hanno una burocrazia molto più snella e più veloce! Molti volontari tedeschi che operano sia in Italia che in Spagna hanno subito notato questa differenza. In Spagna nella preparazione dei documenti come il passaporto EU vi è una collaborazione immediatata anche da parte dei veterinari e delle istituzioni. In sintesi: non hanno tempi di attese lunghissime ed inutili che invece vigono in Italia. In Spagna le associazioni internazionali non sono viste come un nemico intruso di cui diffidare sospettando ma i nostri colleghi volontari di organizzazioni sono amati e apprezzati, da asl e istituzioni così come da privati e volontari locali spagnoli, come operatori che si interessano alla causa animalista spagnola e a cui, quindi, essere grati! I veterinari delle Asl non complicano e non indagano per mera curiosità personale! Non perdono tempo in questo. I medici delle Asl italiane, sembra si fingano dei poliziotti: e così non fanno niente nè il medico nè il poliziotto.E si perde del tempo prezioso! In Spagna hanno medici operativi, molto più rapidi e capaci. Hanno una amministrazione sanitaria più fluida e immediata della vostra! Questo lo dovreste spiegare voi a noi!

Fatta questa premessa posso rispondere alla domanda specifica. In confronto alla situazione italiana: dei \"vostri\" cani nei canili-spesso dei veri e propri lager- i nostri canili sono un paradiso! Gli animali accolti randagi o ospitati nelle nostre strutture (gestiti direttamente dalle nostre associazioni con tutela e supporto delle istituzioni locali, che cooperano e sovvenzionano le attività e l\`impegno socio -civico che esse svolgono) non hanno le vostre gravi e drammatcihe urgenze o le folli condizioni sanitarie in cui versano moltissimi canili. Centinaia di animali sopravvivono a stento,su strada o nelle prigioni per animali, si ammalano e muoiono.Questo è un triste destino comune ai cani italiani, greci,turchi, spagnoli. Quindi la motivazione è innanzi tutto consequenziale se si usa una logica prioritaria. Si aiutano e si soccorrono gli animali che stanno peggio e sono più a rischio: prima dei nostri che comunque hanno tutela e diritti garantiti! In Germania, Svizzera,Austria,Olanda e Danimarca la situazione è molto ben organizzata e funzionante! Sia dal punto dell\` infrastruttura delle location di accoglienza, sia nell\`approccio e nel metodo operativo delle organizzazioni,molto solidali tra loro (cose per esempio in Italia non esiste: siete sempre uno contro l\`altro e le associazioni animaliste spesso si denigrano tra loro!)Anche la mentalità gestionale delle organizzazioni e la cultura locale della gente e dei singoli privati (dal cittadino comune al rappresentante di una istituzione) è nettamente diversa. Forse più evoluta, forse più sensibile.
Dunque, mi pare, un sentimento naturale e comprensibile quello di volersi dedicare alla vostra situazione. Per noi \`stranieri\` inaccettabile! Naturalmente dispiace molto dover lasciare indietro una adozione per uno dei nostri cani tedeschi ma usando la logica prioritaria penso che chiunque se potesse fare qualcosa per un cane lo farebbe per quello più vecchio, più malato. Quello che versa nelle condizioni peggiori! I nostri animali nei canili sono in regola, hanno tutti ottimo cibo, tutti giorni, assistenza medica e cartella clinica per seguire e monitorare le loro consizioni, una passeggiata giornaliera e movimento libero quotidiano, hanno contatto umano con trainer e volontari, un posto sufficente e comodo, in inverno scaldato, e controllo periodico delle autorità comunali veterinai e molte possibilità di essere adottati amorevolmente da famiglie controllate e soggette a contratto di adozione. Esistono poi emissioni in Radio e TV, mailings, inserzioni nei giornali locali. Soprattutto i media televisivi danno molto spazio e molta importanza all\`adozione e alla informazione sulla cultura animalista: ci sono canali appositi.E sono molto seguiti! Una media stimata del successo delle adozioni vanta il 40%-50%, di adozioni da canili o strutture affini. Infatti molti dei nostri volontari connazionali si dedicano ai \`nostri\` cani. Non tutti si impegnano a soccorrere e far adottare i cani di altri paesi. Svizzeri, che prendono cani svizzeri; tedeschi che adottano i cani dei loro canili tedeschi; In questo modo, altre persone, come me, possono occuparsi dei cani estrani, stranieri e di altre parti di Europa. E poi: farsi di questi problemi,chi si occuopa di quali cani, mi sembra molto sciocco. E\` come quando qualcuno (generalmente non operativo in nessun tipo di volontariatro) viene a chiederti perchè ti occupi di cani e non di bambini orfani o di anziani bisgonosi? Ed allora io rispondo: se tu inizi ad occuparti di anziani o bambini io posso continuare ad occuparmi degli animali infelici! E poi, come si dice da noi \`Tierschutz kennt KEINE Grenzen!\` La protezione e il rispetto per gli animali non conosce frontiere!

- Come risponderesti a chi giudica chi collabora o lavora con le associazioni internazionali un trafficante di animali per vivisezione?
Personalmente penso che sia semplicemente il pensiero di una persona spaventata dalla sua stessa ignoranza. Qualcuno che non si è informato prima di parlare. Ma l\`Italia, da noi famosissima per tutti i vostri pregi e per tutte le vostre meraviglie, è famosa anche per avere una lingua che parla molto e fa di meno. Ci sono delle motivazioni logiche che dovrebbero far ragionare chi ha queste convinzioni sul traffico animale, smentendole. E non perchè il traffico animale o la vivisezione non esiste: perchè esiste, eccome, purtroppo! La vivisezione è una piaga ed una problematica enorme che molte associazioni mondiali stanno cercando di risolvere e sconfiggere.E ci vorrebbe un po\` più di rispetto prima di trattare superficialmente una tematica così grave.
Chiunque abbia un amico medico, farmacista o chimico può informarsi facilmente sulla verità di quello che dico e che si sa. E\` unicamente un motivo economico. Qualsiasi industria farmaceutica spende ed investe una porzione di fondi ottenuti o delle sue risorse economiche investite, per la ricerca: dunque, trattandosi di denaro, nessuno vuole sprecarlo! In questo discorso c\`è molto poco romanticismo ideologico: le industrie farmaceutiche devono far tornare i conti. E non speracare niente! Dunque per le loro ricerche, test e analisi da laboratorio, ricercano animali che possano avere una \`mappa genetica\` precisa, esatta. Che consenta loro di avere un risultato perfetto dei test. Ricercano dunque un corpo \`perfetto\`, una mappa gentica vergine e intatta che possa fornire loro esclusivamente le risposte esatte ai loro sperimenti: senza sbagliare i valori. Perchè sbagliare equivarrebbe ad uno spreco di investimento di tempo e soprattuto soldi! Dunque: esigono risultati attendibili! Molto spesso i cani usati per i test farmacologici o cosmetici sono animali nati e cresciuti nei laboratori.
Sono dunque animali \"gezüchtet\": allevati appositamente per questo scopo. Questo non significa che ci addoloriamo di meno a sapere che cani,gatti,cavie e topi cresciuti per questo scopo siano usati per la sperimentazione. E\` purtroppo molto vero il fatto e il dato che vede la Germania essere un territorio florido di industrie farmaceutiche che testano la sperimentazione ancora su cavie animali. Rispetto all\`Italia si potrebbe fare un triste parallelo. La piaga della sperimentazione in Germania (che molti attivisti animalisti e organizzazioni per la protezione animale stanno aspramente combattento) ha le stesse proporzioni devastanti del maltrattamento o del randagismo da voi.
Le industrie farmaceutiche non hanno bisogno dei cani randagi indeboliti, malati. Le industrie hanno \`i loro animali\` nati, cresciuti e pagati proprio per questo! Tra l\`altro per coloro che trasgrediscono queste regole, ovvero testare solo su un certa tipologia di animale rispettando permessi e regolamentazioni, ed usufruendo solo di un certo numero di \`capi\` sono previste sanzioni pesantissime. Per assurdo è molto più probabile che un\`azienda svizzera o tedesca si organizzi per fare test illegali su animali non controllati e dalla mappa genetica inquinata in Italia dove tutto molto spesso passa sottocoperta e viene facilmente nascosto o insabbiato in nome del rendiconto econimico, che tutto questo avvenga in Svizzera, in Germania o altrove. Quindi sarebbe più appropriato preoccuparsi per ciò che accade in Italia. E non altrove.

- Quanto è ancora presente la proliferazione di case farmaceutiche e cosmetiche che testano su animali da voi in Svizzera o in Germania?
Questa pratica sta sempre più limitandosi perchè da diverso tempo c\`è ormai una grande opposizione contro la viviszione, sia da parte delle organizzazioni, sia dalla popolazione stessa.Ora iniziano poco a poco anche le istituzioni ad attivarsi per questo. Quindi su territorio svizzero e tedesco le case farmaceutiche rispettano in maniera ligia l\`ordinanza del regolamento di cui abbiamo parlato prima (guarda risposta precedente). Il fortissimo dubbio è che la globalizzazione abbia, in un certo senso, aperto le porte e consentito alle aziende farmaceutiche che praticano test illegali e che applicano la sperimentazione \`random\` su cani \`non allevati\` per questo scopo, di praticare le loro azioni illecite in altri luoghi, nei laboratori fuori il nostro territorio. In paesi dove non esista un controllo così rigido come è ormai da noi e dove il denaro, la collusione e la connivenza, l\`interesse personale e il guadagno possano comprare permessi, autorità e potere, ed annullare, le limitazioni e il controllo sugli animali. Cosi molto spesso queste pratiche illegali si fanno con altre ditte, sotto altri nomi, in altri paesi. E questo è davvero un grande problema.A fornte di questo, non penso purtroppo nessuno possa rispondere correttamente a quanto chiesto.

- In Italia è notorio che nei canili svizzeri o tedeschi uccidano, in forni crematori a gas, i cani in esubero.O che vengano soppressi dopo qualche giorno se non vengono adottati o riscattati. Oppure se il cane è molto aggressivo o caratteriale.
E\` vero tutto quello che si racconta?

(La persona con cui sto interfacciandomi ride tra il divertito e l\`intenerito. Chiedendomi come mai la gente che pensa questo non viaggia, non va a guardare con i propri occhi invece di farsi raccontare e poi ripetere: convincendosi di qualcosa che non ha verificato. E serio mi domanda se davvero il popolo italiano è così sciocco e credulone, ingenuo, privo di iniziativa ed ignorante. Io,non so davvero come rispondere: perchè una risposta valida non ce l\`ho. Lo nasconde bene per non offendermi ma è lampante il suo sconcerto. Come schifato dalla pigrizia di un popolo la cui gente: giudica, scredita ed addita, ma NoN fa nulla per conoscere e sapere: dal vivo, di persona.Non si informa, ma si accontenta di giudicare rimanendo col sedere incollato alla sedia della propria casa:pensando di sapere il mondo!)
Assolutamente no. Non conosco un solo caso di questo genere. E poi un\`azione simile è contraria e disobedisce alla legge che regola i \`Tierschutz\`, i canili, in Svizzera e Germania. E\` vietato ammazzare un animale per queste futili ragioni!Non abbiamo il problema del randagismo quindi non abbiamo problemi logistici e numerici di accoglienza. Un canile, che abbia il suo permesso regolare, non impone una \"limitazione\" di tempo per l\`accoglienza di un cane. Le uniche eutanasie che esistono, sono quelle che vengono praticate su un animale che ha morso ripetutamente o ferito gravemente un cittadino (senza ragione); un cane che ha ripetutamente morso il suo padrone o i bambini in una famiglia. Su questo, quando si verifica che il cane è incorregibile o ritenuto pericoloso, le nostre leggi sono davvero molto rigide e severe. Altri casi di eutanasia sono solo giustificati legalmente, quando un animale è sofferente a causa di una grave patologia divenuta ormai incurabile o in caso di incidente dell\`animale e non c\`è la possibilta di salvarlo.

- Quali sono le istituzioni che controllano e supervisionano un canile all\`estero?
Per esempio in Svizzera, le leggi e le condizioni sono fatti dai ogni cantone o comune, in base a dove si trova il sito del canile. L\`organo di controllo è il Dipartimento Sanitario e Veterinaio del Cantone piu l\`autorità ufficiale del Comune nel quale risiede il canile. Per il trattamento degli animali esiste una legge - che vale per tutti, sia privati o istituzioni - del \`Tierschutzgesetz\` ovvero la legge della protezione dei animali.

(Questi due link, tradotti in italiano, elencano nel dettaglio l\`organigramma delle regole previste dalla legislazione svizzera sul regolamento di applicazione alle norme del benessere e tutela animali detenuti presso strutture di accoglienza)
http://www.admin.ch/ch/i/rs/455/index.html
http://www.admin.ch/ch/i/rs/0_456/a8.html

- In Svizzera e Germania esistono trasmissioni TV per adozioni di cani. Quali sono le trasmissioni più utilizzate, viste e più note per l\`informazione animalista e per la ricerca di adozione dei cani?
E\` ormai una abitudine, che i canili piccoli o grandi, sia in citta o in campagna, in Svizzera o in Germania, usano i media (radio, tv, e inserzioni sui giornali) sia stazione private che quelle di stato, per ricercare e trovare posti per l\`adozione.
Per esempio ci sono circa 50 canali in lingua tedesca che in media si possono ricevere agilmente attraverso il cavo (2/3 della popolazione svizzera ha la TV via cavo) ed ogni giorno puoi trovarvi qualche trasmissione di questo genere, a loro dedicata.
E poi ci sono i canali regionali della Germania che chiunque può ricevere via satellite come: WDR, MDR, BR, SWR, ect. che dedicano sempre uno spazio alla cultura di informazione animalista e all\`adozione degli animali infelici.
Per chiunque desideri guardare come i cani vengono trattati ed educati nei canili tedeschi e documentarsi su come funzionano in realtà le competenze animaliste da noi, esiste un sito in cui è elencata una vera e propria lista di tutte le emissioni regionali di adozioni televidive dei canali regionali tedeschi: http://www.tiervermittlung.net/tipps_tv.php

- Esistono dei link dei vostri canili dove è possibile informarsi o documentarsi su \"il tipico canile\" svizzero oppure tedescio? Immagini o docuenti che potrebbero spiegare e mostrare ad italiani scettici una panoramica delle vostre strutture di accoglienza e delle loro regole o modalità gestionali?
Certamente cara Laura. La lista è lunga ed articolata ma proveremo ad essere chiari e sintetici in una sorta di lista illuminante!


http://tierschutz-aargau.ch - Aargau. Cantone Aargovia, uno dei piu grandi cantoni svizzeri. Una struttura piuttosto di campagna, più che di città.E\` un esempio caratteristico tipico per tutti le altre tipologie di canili piccoli, medi o grandi.Struttura adozione, presentazione, infrastruttura, prezzi, modalità di procedura d\`adozione. E\` normale qui, che se vai in vacanza o via per qualche giorno, porti il tuo fido o amico al canile come asilo di ferie.Naturalmente chiedono una cifra per accudire doverosamente il tuo cane ma in quel tempo loro si occupano di tutto e possono anche , sotto tua richiesta o tuo permesso, fare anche servizi utili quali:il fare l bagno, una cura, le vaccinazioni, o seguire una dieta specifica ect. Queste strutture accolgono anche i cani che i padroni non possono più gestire in casa.Quando porti il cane paghi una sanzione alla struttura dove lascerai l\`animale: SFr 360.Per le adozioni richiedono invece SFr 400. La sanzione economica è usata come deterrente a lasciare il cane nelle strutture. L\`adozione è a pagamento per responsabilizzare il futuro proprietario oltre che per saladre ogni tipo di attenzione medico-veterinaria è stata offerta al cane nella durata dell\` accoglienza.Interessante per te un detaglio: la data di fondazione, 1869 (da 140 anni!) e i membri/soci sono 3\`300. Un altro \"dettaglio\" che mi sembra molto civile e intelligente (e che potrebbe essere anche uno spunto per voi in Italia) è che telefonando, i costi del telefono, vanno come donazione (SFr. 1.20 per minuto) ai progetti del Tierschutz, del canile, e questo e assolutamente ben accettato dai \"clienti\"!

http://www.tierheim-paradiesli.ch/start.html - Il \"Paradiesi\" e\` un canile e gattile piutosto piccolo.Questa è una delle strutture da me preferite.o stesso ho portato lì due cani da me soccorsi e un gatto. La struttura è piccola, ma molto bene tenuta, ottimo personale, è in una regione di campagna,un cantone centrale della Svizzera. La piu grande fonte per questa struttura è il servizio \"ferie\" e alloggio estivo. Un altro fatto molto significativo che qui è molto comune: tanta gente fa le donazioni al canile tramite il proprio testamento e dona una parte dell\` eredità al canile.In questo canile trovi anche altri animali da adottare: conigli, topi ,ratti ed altri animali oltre cani e gatti. Paradiesli è un canile bellissimo e ben organizzato.E proprio perchè lo conosco personalmente, ti confermo che questo canile è un esempio che rappresenta il modello base dei canili in Svizzera. Come si può vedere nelle foto, i cani hanno ognuno il proprio box, e per la metà della giornata sono nel \"Freigehege\" (area esterna per sgambamento su terra e prato), e in più, ogni cane viene portato fuori una volta al giorno a fare le passegiati nei boschi vicini.

Vita da Canile!
http://www.youtube.com/watch?v=UkwF4w12eW8&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=kW0q03kYyuA&feature=related

Vita da Cavie!
http://www.youtube.com/watch?v=TF8nkmvLeMs&feature=related

http://www.zuerchertierschutz.ch/de/index.html - Questo è il sito dell\` organizzazione di Zurigo. Qui esiste anche una versione italiana! Loro fanno le adozioni su un sistema nazionale , ovvero,non mettono igli animali in adozione individuale ma su un sito collegato con altri cantoni o comuni. Una sorta di enorme database in cui puoi \"scegliere\" razza, tipologia, taglia, location della sede più vicina per adottare un animale ect. E\` un metodo molto moderno, ma meno personalizato. Può risultare troppo vasto e anonimo ma è una organizzazione molto valida.

http://www.tbb.ch/th_tiervermittlung_zuhause_hunde.cfm - Questo è il canile di Basilea (dei 2 cantoni uno citta e uno di campagna). Qui presentano i cani molto bene: stile sintetico e ridotto, ma semplice e chiaro. Belle foto e dei testi informativi. Naturalmente non hanno solo i cani che si possono vedere nella presentazione: ma è una loro scelta quella di inserire sul sito i cani ritenuti pronti, fisicamente e psicologicamente per l\`adozione e per essere adottati ed inziare a vivere in una famiglia. Nel loro testo invitano gli utenti a venire a guardare personalmente cane e canile. E questo è davvero un metodo corretto! Questo sito, nei suoi diversi link e nelle sue pagine, è organizzato e concepito molto bene. Si affrontano le azioni contro il maltrattamenti animali; si apre il dibattito sull\`importanza educativa di insegnare nelle scuole la tutela degli animali. Cominciare cioè già dall\` educazione scolastica dei bambini per portare poi ad una competenza sociale ed etica riguardo la relazione uomo-animale. Anche loro come struttura hanno una lunga storia a Basilea, da piu di 100 anni. Questa struttura cerca anche di sensibilizzare l\`apertura mentale alle adozioni estere infatti è favorevole ad aiutare i cani infelici e gli animali sofferenti in altre parti dell mondo. C\`è perfino iuna petizione protesta per gli animali maltrattati a Kathmandu: http://www.tbb.ch/files/Projekte_TSV%20Nepal_link_pdf.pdf
E poi - per finire- hanno una emittente televisiva e la Radio di Basilea settimanale dove presentano gli animali (da adottare) spesso gli animali sono proposti da persone conosciute in TV, protagonisti di Film, una sorta di VIP, si a del Cinema che della Musica.A simbolo di un operato dall\`alto valore etico nella nostra società.

http://www.tierschutz-berlin.de - Questo è invece il link di una delle più belle e storiche città della Germania: Berlino! Il più grande canile d\`Europa! Circa 1000 animali ottimamente gestiti da circa 100 operai che ci lavorano! Una \"citta degli animali\". E\` gigantesco e il sito è molto ben strutturato ed informativo! Le sue dimensioni sono monumentali!Anche i dati sono imponenti: fino 12\`000 animali curati in un anno, e i costi regolari sono coperti dei soci del Tierschutzverein Berlino, che ha 16\`000 soci e membri! Anche in questo canile si pratica l\`accoglienza degli animali padronali quando per motivi familiari o di trasferimento vengono lasciati in queste strutture. Naturalmente saldando una sanzione. Invece di lasciarli da soli, fuori o su strada da noi è abbastanza popolare e consueto, di portare gli animali in un canile. Può sembrare brutale dirlo così ma per noi, in senso civile, è come \"recycling\" di vetro o cartone. Ovvero siamo così organizzati a livello etico, civico e gestionale che accogliere dignitosamente randagi e cani rifiutati non è affatto un problema.
Ci sono i costi per accogliere qualsiasi animale: anche un topolino ha la sua sanzione, di 5 euro! Un cane si aggira intorno ai 60-90 euro. Mi sembra una societa civile! Questa organizzazione ben gestita e articolata permette di accogliere i randagi anche quando sono i cittadini comuni a portare in canile un animale lasciato dai proprietari. La differenza è che da noi le persone portano volentieri i cani in un canile se lo trovano o ne hanno necessità: perchè sanno che il canile corrisponde ad una sorte di pensione o oasi per loro e non è un luogo in cui il cane deperisce, si ammala o muore! Anche per quello raramente si vedono animali radnagi: perchè in Germania ci si occupa molto velocemente di adozioni e recupero dell\`animale, sia attraverso le persone con senso di responsabilità sia attarverso la polizia o \`Feuerwehr\` (vigili del fuoco) che organizza il trasporto in canile, e le autorità cooperano frequentemente a favore dell\`animale conducendolo in canili a oro noti, ben funzionanti e ottimamente gestiti.



Desideriamo concludere questa Inchiesta con alcuni video che riguardano il Canile di Berlino: una città degli Animali, la più grande di Europa.
Forse un giorno avverrà anche in Italia che un Canile sembri una Università. Fino ad allora continuerà a lacrimarci il cuore per assistere a detenzioni dolorose ed immagini insopportabili allo sguardo e alla giustizia!


http://www.youtube.com/watch?v=I9_yCW1UyJg&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=rHxCPWe2gx8&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=rHxCPWe2gx8
















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