VIRGLIO NOTIZIE
22 FEBBRAIO 2010
Corse illegali e maltrattamenti animali: sequestrati 26..
Indagine avviata da polizia postale dopo denuncia della Lav
Sono famosi i cavalli usati nelle corse clandestine documentate con filmati messi su un provider americano e oscurati su disposizione del dott. Tripodi della Procura di Reggio Calabria. L'operazione "Febbre da cavallo", la prima nel suo genere nel nostro Paese, è stata eseguita dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, diretto da Sergio Iannello, a seguito di una dettagliata denuncia presentata dall'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV nella quale venivano segnalati 26 filmati relativi a corse clandestine di cavalli svolte in diverse province del Sud Italia e in particolare in quella di Reggio di Calabria. Gli agenti del "settore operativo", diretti dal Commissario capo Gaetano di Mauro, hanno monitorato per settimane la rete e dopo essere riusciti a risalire ai responsabili, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria l'oscuramento dei filmati. "Alcuni filmati avevano addirittura la colonna sonora di canzoni neomelodiche dedicate ai cavalli e alle corse clandestine, non solo: i filmati erano corredati da vere e proprie bacheche per commenti, apologie delle gare clandestine, lanci di sfide, appuntamenti per organizzare corse - commenta Ciro Troiano, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV e firmatario della denuncia -. Quest'indagine ci ha consentito di conoscere meglio la fenomenologia di mondo illegale che, spesso, ha pericolose connessioni con la criminalità organizzata". I filmati rimossi comparivano sul provider sotto la voce "corse clandestine di cavalli" e "corse clandestine". Le immagini documentavano corse di cavalli su strada anche in ambito cittadino, con la partecipazione di numerose persone, e, in alcuni casi, il continuo frustare dei cavalli. Un filmato girato in una stalla documentava un cavallo legato e strattonato ripetutamente. Significativi alcuni commenti ai filmati, veri resoconti delle corse svolte, che, in alcuni casi, erano anche il mezzo per stabilire luogo e data delle gare. "Una corsa di cavalli su strada espone gli animali al rischio di lesioni fisiche dovute al tracciato non in regola, all'assenza di accorgimenti tecnici per prevenire lesioni agli animali, al pericolo di scivolare sull'asfalto, alle sollecitazioni che subiscono i legamenti quando si corre su pista non battuta, alla mancanza di paratie laterali a protezione dei cavalli, all'uso smodato del frustino. Per tali fatti - conclude Troiano - abbiamo presentato una denuncia con l'ipotesi concorso di più persone nella realizzazione e istigazione dei reati di maltrattamento di animali e organizzazione di competizioni e manifestazioni non autorizzate di animali, chiedendo il sequestro preventivo degli animali usati nelle corse". I fatti e le circostanze riportati nei vari video oscurati, a parere della LAV, sono idonei a concretizzare il concorso di più persone nella realizzazione dei reati di maltrattamento di animali, 544 ter cp (cavalli frustati numerose volte, strattonati e legati con un giogo in bocca, costretti a correre su terreno inadatto), di spettacoli con animali vietati, 544quater cp (corse su strada alla presenza di numerose persone), e di organizzazione di competizioni non autorizzate di cui all'art. 544 quinquies cp (organizzazione da parte di più soggetti di gare clandestine, corse che oltre ad essere vietate mettono in pericolo l'integrità fisica degli animali).
Operazione della Polizia postale di Reggio Calabria dopo una denuncia della L.A.V. nella quale venivano segnalati siti Internet contenenti riprese video amatoriali di corse clandestine effettuate nelle vie principali di alcune città meridionali L'operazione, la prima del genere nel nostro paese per quantità e organicità, è scaturita da una denuncia dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della L.A.V. in merito alla presenza di siti Internet contenenti riprese video amatoriali di corse clandestine effettuate nelle vie principali di alcune città meridionali ed in particolare nella zona di Reggio Calabria.In particolare, i video mostrano dei fantini che, con la protezione di altri soggetti in moto, gareggiano per il centro del capoluogo calabrese alle prime luci dell'alba, spronando i cavalli con continue frustate. Un filmato girato in una stalla documentava un cavallo legato e strattonato ripetutamente. Significativi alcuni commenti ai filmati, veri resoconti delle corse svolte, che, in alcuni casi, erano anche il mezzo per stabilire luogo e data delle gare.Le indagini, dirette dal dottor Gaetano Di Mauro e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, hanno consentito di accertare che i siti erano ospitati su un provider americano, i cui responsabili si sono resi disponibili a fornire i dati relativi alle connessioni, come stabilito da accrodi internazionali, consentendo di sequestrare ed oscurare gli spazi web oggetto d'indagine. Gli agenti del ?settore operativo?, diretti dal Commissario capo Gaetano di Mauro, hanno monitorato per settimane la rete e dopo essere riusciti a risalire ai responsabili, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria l?oscuramento dei filmati.?Alcuni filmati avevano addirittura la colonna sonora di canzoni neomelodiche dedicate ai cavalli e alle corse clandestine, non solo: i filmati erano corredati da vere e proprie bacheche per commenti, apologie delle gare clandestine, lanci di sfide, appuntamenti per organizzare corse - commenta Ciro Troiano, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV e firmatario della denuncia - Quest?indagine ci ha consentito di conoscere meglio la fenomenologia di mondo illegale che, spesso, ha pericolose connessioni con la criminalità organizzata?.L'operazione 'Febbre da Cavallo' è solo l'ultimo atto del lavoro di collaborazione tra la LAV e la Polizia Postale e delle Comunicazioni che nel recente passato ha consentito di individuare siti Internet attraverso i quali venivano mostrati combattimenti clandestini di animali organizzati da soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali, e di identificare una donna lombarda che aveva creato un sito Internet attraverso il quale mostrava foto e filmati che la ritraevano mentre uccideva e torturava piccoli animali (zoosadismo), con finalita' di tipo sessuale (fetish crush).
ASCA
22 FEBBRAIO 2010
ANIMALI: MALTRATTAMENTI E CORSE CLANDESTINE, SEQUESTRATI SITI WEB
Roma - Il Compartimento Polizia Postale di Reggio Calabria ha sequestrato ed oscurato 26 siti Internet attraverso i quali si istigava a commettere i reati di ''Maltrattamento di animali'' e di organizzazione ''spettacoli o manifestazione vietate'' posti in essere attraverso corse clandestine di cavalli.
Si tratta, per quantita' e organicita', della prima operazione del genere nel nostro paese.L'attivita' investigativa prende avvio dalla denuncia presentata dall'Osservatorio Nazionale Zoomafia della L.A.V., in ordine alla presenza di siti Internet contenenti riprese video di corse clandestine e maltrattamenti animali.
ADN KRONOS
22 FEBBRAIO 2010
Internet: istigazione a maltrattamento animali, polizia Reggio Calabria oscura 26 siti
Roma - Sono 26 i siti Internet sequestrati e oscurati dalla Polizia Postale di Reggio Calabria nell' ambito dell'operazione 'Febbre da cavallo'. I siti avevano lo scopo di istigare al maltrattamento degli animali e ad organizzare spettacoli o manifestazioni vietate, come corse clandestine di cavalli. Le indagini erano partite da una denuncia dell' Osservatorio Nazionale Zoomafia della L.A.V. L'operazione e' la prima del genere, per dimensioni complessive, che viene effettuata nel nostro Paese.
22 FEBBRAIO 2010
ANIMALI: CORSE CLANDESTINE CAVALLI, SEQUESTRATO VIDEO
REGGIO CALABRIA - La Polizia postale di Reggio Calabria ha sequestrato 26 video,inseriti su internet, che riprendevano corse clandestine di cavalli. Le corse erano organizzate in provincia di Reggio ed in altre zone del sud Italia. L'operazione della polizia postale e' scattata sulla base di una denuncia presentata dalla Lav, che ritiene che i cavalli venivano sottoposti a maltrattamenti. In un filmato girato in una stalla si vede, in particolare, un cavallo legato e strattonato.
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