GIORNALE DI VICENZA
21 MARZO 2010
Un collare elettrico al cane Il proprietario finisce nei guai
CREAZZO. Intervento degli agenti del consorzio di polizia locale Dei Castelli dopo una segnalazione arrivata dall'Enpa
L'uso dello strumento è proibito: Volevo solo evitare che abbaiasse
L'uso dello strumento è proibito: Volevo solo evitare che abbaiasse
Creazzo (VI) - Usava il collare elettrico per non far abbaiare il cane. Z.G. di Creazzo, residente in via Treviso, a seguito di una segnalazione dell'Enpa di Vicenza, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per la violazione della legge sul maltrattamento degli animali.
IL FATTO. Giovedì, verso le 13.30, gli agenti del consorzio di polizia locale "Dei Castelli" hanno proceduto a un controllo dopo la segnalazione dell'Enpa e hanno verificato che uno dei cani dell'uomo aveva collare di tipo elettrico. I vigili hanno prima di tutto constatato le condizioni fisiche del cane, risultate poi buone.
L'animale non è stato portato via al padrone, ma il collare è stato sequestrato con conseguente denuncia nei confronti di Z.G. per violazione del Codice penale. ?L'uomo già in passato era stato segnalato dai vicini perchè i suoi cani disturbavano la quiete - spiega il vicecomandante, Alessandro Rigolon -. Quando siamo intervenuti si è difeso affermando che non voleva che gli animali abbaiassero troppo?.
PRECEDENTI. Si tratta del primo caso del genere di cui gli agenti del comandante Gianni Paganin si sono dovuti occupare in questi anni: ?Noi continuiamo i controlli - spiega il comandante - vorremmo che i cittadini venissero sensibilizzati e ci contattassero qualora notassero questi reati?.
?Anche da parte nostra - aggiunge il comandante della polizia locale di Arzignano, Massimo Parolin - l'attenzione rimane alta poichè l'uso di questi strumenti è illegale?. Nel 2008 a Valdagno è stato registrato a quello di Creazzo.
L'utilizzo del collare antiabbaio non sarebbe raro a detta della responsabile del canile di Arzignano Maddalena Aloisi: ?Nelle contrade viene usato - dice - sia da padroni per evitare che i cani abbaino, sia da alcuni cacciatori o addestratori?. Molti però non segnalano agli enti competenti: ?I vicini temono ritorsioni - prosegue - poi esiste anche il problema che chi denuncia il fatto non vuole esporsi?. Puetroppo da lontano è difficile stabilire la natura del collare - dice Roberto Povolo, responsabile del settore sanità animale dell'Ulss 5 -. Sembra un normale collare, in realtà all'interno nasconde il sensore che emette l'impulso. Occorrerebbe slacciarlo e controllare?.
ACQUISTO. Sebbene la legge ne vieti l'utilizzo, non c'è alcuna normativa che ne regoli la produzione e la vendita. Lo strumento, dotato di telecomando emette sulla cute scariche di varie intensità.
IL FATTO. Giovedì, verso le 13.30, gli agenti del consorzio di polizia locale "Dei Castelli" hanno proceduto a un controllo dopo la segnalazione dell'Enpa e hanno verificato che uno dei cani dell'uomo aveva collare di tipo elettrico. I vigili hanno prima di tutto constatato le condizioni fisiche del cane, risultate poi buone.
L'animale non è stato portato via al padrone, ma il collare è stato sequestrato con conseguente denuncia nei confronti di Z.G. per violazione del Codice penale. ?L'uomo già in passato era stato segnalato dai vicini perchè i suoi cani disturbavano la quiete - spiega il vicecomandante, Alessandro Rigolon -. Quando siamo intervenuti si è difeso affermando che non voleva che gli animali abbaiassero troppo?.
PRECEDENTI. Si tratta del primo caso del genere di cui gli agenti del comandante Gianni Paganin si sono dovuti occupare in questi anni: ?Noi continuiamo i controlli - spiega il comandante - vorremmo che i cittadini venissero sensibilizzati e ci contattassero qualora notassero questi reati?.
?Anche da parte nostra - aggiunge il comandante della polizia locale di Arzignano, Massimo Parolin - l'attenzione rimane alta poichè l'uso di questi strumenti è illegale?. Nel 2008 a Valdagno è stato registrato a quello di Creazzo.
L'utilizzo del collare antiabbaio non sarebbe raro a detta della responsabile del canile di Arzignano Maddalena Aloisi: ?Nelle contrade viene usato - dice - sia da padroni per evitare che i cani abbaino, sia da alcuni cacciatori o addestratori?. Molti però non segnalano agli enti competenti: ?I vicini temono ritorsioni - prosegue - poi esiste anche il problema che chi denuncia il fatto non vuole esporsi?. Puetroppo da lontano è difficile stabilire la natura del collare - dice Roberto Povolo, responsabile del settore sanità animale dell'Ulss 5 -. Sembra un normale collare, in realtà all'interno nasconde il sensore che emette l'impulso. Occorrerebbe slacciarlo e controllare?.
ACQUISTO. Sebbene la legge ne vieti l'utilizzo, non c'è alcuna normativa che ne regoli la produzione e la vendita. Lo strumento, dotato di telecomando emette sulla cute scariche di varie intensità.
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