L'UNIONE SARDA
28 MARZO 2010
Cuglieri (Oristano) - L'allevatore, 54 anni, deciso a fermare le incursioni dei randagi nel suo ovile
Uccide due cani a fucilate, denunciato
Immediata la querela presentata ai carabinieri dalla proprietaria dei due animali uccisi, un pastore fonnese e un maremmano.
ALESSIA ORBANA
Prima ha avvelenato la carcassa di una pecora del suo gregge e poi ha ucciso a fucilate due cani che si erano avvicinati e la stavano azzannando.
Un allevatore, 54 anni, di Cuglieri è stato denunciato dai carabinieri con l'accusa di uccisione di animali e porto abusivo d'armi. Sebbene detenesse regolarmente un fucile, non poteva certo usarlo, come poi ha fatto, per ammazzare un pastore maremmano e uno fonnese.
Il violento episodio si è verificato nelle campagne alla periferia del centro del Montiferru alla fine di febbraio scorso. Secondo quanto accertato dai carabinieri della stazione di Cuglieri, il cinquantaquattrenne, stanco delle continue incursioni di cani randagi nella sua azienda, avrebbe prima avvelenato la carcassa di un ovino trovato morto e, poi, avrebbe sparato due fucilate ai due cani che si erano avvicinati.
A quanto pare l'allevatore avrebbe trovato morta una delle sue pecore, sbranata da qualche animale. Il pensiero è andato immediatamente ad alcuni cani randagio e, nel dubbio che potesse ripetersi un nuovo episodio del genere e potesse fare una brutta fine il resto del gregge, ha pensato di avvelenare la carcassa ritrovata e utilizzarla come esca.
Sembra che i due cani uccisi abbiano azzannato la carcassa, ma l'allevatore si sarebbe spinto oltre non appena li ha visti vicino all'animale morto. Ha scaricato due fucilate uccidendo i cani. Nel frattempo, in caserma, è arrivata una querela da parte della proprietaria dei cani. Le indagini hanno portato al ritrovamento della carcassa della pecora e, poco distante, i due animali morti. I carabinieri sono quindi risaliti all'allevatore. I militari, contestualmente alla denuncia e su autorizzazione della Prefettura di Oristano, hanno revocato il porto di fucile per l'allevatore e sequestrato armi e munizioni.
Un allevatore, 54 anni, di Cuglieri è stato denunciato dai carabinieri con l'accusa di uccisione di animali e porto abusivo d'armi. Sebbene detenesse regolarmente un fucile, non poteva certo usarlo, come poi ha fatto, per ammazzare un pastore maremmano e uno fonnese.
Il violento episodio si è verificato nelle campagne alla periferia del centro del Montiferru alla fine di febbraio scorso. Secondo quanto accertato dai carabinieri della stazione di Cuglieri, il cinquantaquattrenne, stanco delle continue incursioni di cani randagi nella sua azienda, avrebbe prima avvelenato la carcassa di un ovino trovato morto e, poi, avrebbe sparato due fucilate ai due cani che si erano avvicinati.
A quanto pare l'allevatore avrebbe trovato morta una delle sue pecore, sbranata da qualche animale. Il pensiero è andato immediatamente ad alcuni cani randagio e, nel dubbio che potesse ripetersi un nuovo episodio del genere e potesse fare una brutta fine il resto del gregge, ha pensato di avvelenare la carcassa ritrovata e utilizzarla come esca.
Sembra che i due cani uccisi abbiano azzannato la carcassa, ma l'allevatore si sarebbe spinto oltre non appena li ha visti vicino all'animale morto. Ha scaricato due fucilate uccidendo i cani. Nel frattempo, in caserma, è arrivata una querela da parte della proprietaria dei cani. Le indagini hanno portato al ritrovamento della carcassa della pecora e, poco distante, i due animali morti. I carabinieri sono quindi risaliti all'allevatore. I militari, contestualmente alla denuncia e su autorizzazione della Prefettura di Oristano, hanno revocato il porto di fucile per l'allevatore e sequestrato armi e munizioni.
Nessun commento:
Posta un commento