prov. Torino -
CRONACA QUI
24 FEBBRAIO 2010
Cani e gatti ne hanno già fatto le spese, ora la Forestale ha aperto un?inchiesta
Cuccioli intrappolati e mutilati dalle tagliole dei bracconieri
CERES (TO) - Un osso spolpato come esca, un?enorme tagliola di ferro ricoperta di foglie e pronta a scattare alla minima pressione e infine i guaiti di dolore di un povero cagnolino. Brutta avventura per un cocker spaniel a spasso lungo i sentieri di frazione Voragno, alle porte di Ceres, rimasto imprigionato in una micidiale trappola piazzata da un bracconiere. Fortunatamente i denti acuminati non hanno ferito gravemente l?animale che se l?è cavata con un grosso spavento e un edema traumatico a una zampa. Sulla vicenda gli agenti del corpo forestale dello Stato hanno aperto un?inchiesta, ma l?individuazione del responsabile non sembra affatto facile.
Il ?sacrificio? del piccolo cocker, quantomeno, non è stato inutile. Da tempo un?intera borgata si interrogava sulle misteriose sparizioni di animali domestici che si erano ripetute nelle scorse settimane. Inizialmente si sono fatte le ipotesi più strampalate. Da una banda di ladri che seminava bocconi avvelenati per eliminare cani da guardia a misteriosi rapitori di gatti per compiere riti satanici.
Quando due micetti di pochi mesi sono però riusciti a far ritorno a casa con una zampa mozzata è stato però chiaro che si trattava dell?opera di un bracconiere.
I gatti erano riusciti a liberarsi, ma nessuno poteva sapere dove era stata posizionata la micidiale tagliola. Con ogni probabilità l?aveva piazzata una persona del posto, che conosceva molto bene i punti di passaggio della selvaggina e l?aveva nascosta alla perfezione.
I guaiti del cocker hanno invece permesso agli agenti del comando di Ala di Stura di individuare la trappola lungo l a pista scoscesa di un sentiero, ancorata a una grossa pianta con una catena di un paio di metri. Era lunga quasi 70 centimetri e larga 30 ed era in grado di catturare mammiferi ben più grossi di un cane o di un gatto. Gli inquirenti l?hanno posta sotto sequestro penale per violazione della legge sulla caccia e sono in corso indagini ad ampio raggio per individuare il responsabile. Gli agenti non escludono si possa trattare di un piccolo allevatore della zona, magari danneggiato da una razzia di bestiame compiuta da qualche volpe. Con ogni probabilità gli abitanti sanno bene di chi si tratta, ma qualcuno teme ritorsioni.
Il ?sacrificio? del piccolo cocker, quantomeno, non è stato inutile. Da tempo un?intera borgata si interrogava sulle misteriose sparizioni di animali domestici che si erano ripetute nelle scorse settimane. Inizialmente si sono fatte le ipotesi più strampalate. Da una banda di ladri che seminava bocconi avvelenati per eliminare cani da guardia a misteriosi rapitori di gatti per compiere riti satanici.
Quando due micetti di pochi mesi sono però riusciti a far ritorno a casa con una zampa mozzata è stato però chiaro che si trattava dell?opera di un bracconiere.
I gatti erano riusciti a liberarsi, ma nessuno poteva sapere dove era stata posizionata la micidiale tagliola. Con ogni probabilità l?aveva piazzata una persona del posto, che conosceva molto bene i punti di passaggio della selvaggina e l?aveva nascosta alla perfezione.
I guaiti del cocker hanno invece permesso agli agenti del comando di Ala di Stura di individuare la trappola lungo l a pista scoscesa di un sentiero, ancorata a una grossa pianta con una catena di un paio di metri. Era lunga quasi 70 centimetri e larga 30 ed era in grado di catturare mammiferi ben più grossi di un cane o di un gatto. Gli inquirenti l?hanno posta sotto sequestro penale per violazione della legge sulla caccia e sono in corso indagini ad ampio raggio per individuare il responsabile. Gli agenti non escludono si possa trattare di un piccolo allevatore della zona, magari danneggiato da una razzia di bestiame compiuta da qualche volpe. Con ogni probabilità gli abitanti sanno bene di chi si tratta, ma qualcuno teme ritorsioni.
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