IL MESSAGGERO UMBRIA
1 DICEMBRE 2009
Sterminati. Uccisi dal veleno che si usa contro le pulci
di LUCILLA PICCIONI
Provincia di Terni - Sterminati. Uccisi dal veleno che si usa contro le pulci. Tutti i gatti della colonia felina di ponte Romano hanno fatto una morte atroce perché quel veleno paralizza i centri nervosi e provoca una fine lenta. Hanno subito la stessa sorte degli altri gatti che tre giorni fa sono stati uccisi a Montecastrilli. Li si sono usati i bocconi avvelenati in cui il "cuoco" ha avuto cura di disseminare anche vetro frantumato, camuffato tra la mortadella. Per essere sicuro di fare più male possibile. A dare fastidio poi non sono più solo i gatti randagi ma anche quelli che hanno un padrone che se ne prende cura. I bocconi infatti sono stati gettati anche all'interno di tre giardini. Risultato: un cane e tre gatti ammazzati. «Siamo all'assurdo - sbotta Giuseppe Moascatelli vice presidente della sezione ternana dell'ente protezione animali - se quei bocconi fossero finiti in mano ad un bambino? Nel tuo giardino magari lasci tuo figlio libero di giocare tranquillamente senza sorvegliarlo di continuo. E cosa sarebbe potuto succedere?».
I proprietari degli animali morti e l'Enpa hanno sporto denuncia ai carabinieri. Contro ignoti anche se «ci sono fondati sospetti su alcune persone, ma stiamo lavorando per coglierli con le mani nel sacco», dice ancora Mascatelli.
La Tolleranza verso i gatti è zero. Sono sopportati molto meno dei cani. Sempre a Montecastrilli, stavolta in pieno centro storico, qualche giorno fa di gatti ne sono stati uccisi quaranta. In un colpo solo. Tre settimane fa è stata presa di mira, e falciata completamente, la colonia felina che viveva nei pressi del Sim infanzia, sotto l'ospedale Santa Maria di Terni. Che i gatti siano stati volontariamente avvelenati è risultato dalle analisi che i veterinari dell'Asl hanno effettuato sulle carcasse degli animali ritrovati. «E oltretutto si trattava di gatti sterilizzati, così come erano stati sterilizzati quelli di ponte Romano», nota con rammarico Ivonne una delle sette gattare ternane. Lei ricorda pure un particolare inquietante i gatti uccisi a ponte romano erano tutti neri. «Che siano stati avvelenati per vecchie credenze»? si chiede Ivonne.
Sta di fatto comunque che ad essere maltrattati non sono solo i gatti ma anche le persone che se ne prendono cura. L'altra, sera racconta a questo proposito Ivonne, in via Gorizia, mentre stavo dando da mangiare ad un gruppo di gatti, sono stata aggredita da un signore che mi ha preannunciato la fine che farà fare ai gatti: a gambe in aria. Secondo lui portano infezioni. Io voglio far capire che noi accudiamo i gatti ma soprattutto li sterilizziamo, altrimenti il loro numero crescerebbe a dismisura. E' l'unico modo per arginare la situazione. Ora l'Asl ha ripreso le sterilizzazioni gratuite e noi possiamo operare senza dovere pagare di tasca nostra. Se nelle vicinanze della propria casa c'è un gruppo di gatti è il caso di contattare la Asl per sterilizzare quelle bestie prima che il loro numero si duplichi».
I proprietari degli animali morti e l'Enpa hanno sporto denuncia ai carabinieri. Contro ignoti anche se «ci sono fondati sospetti su alcune persone, ma stiamo lavorando per coglierli con le mani nel sacco», dice ancora Mascatelli.
La Tolleranza verso i gatti è zero. Sono sopportati molto meno dei cani. Sempre a Montecastrilli, stavolta in pieno centro storico, qualche giorno fa di gatti ne sono stati uccisi quaranta. In un colpo solo. Tre settimane fa è stata presa di mira, e falciata completamente, la colonia felina che viveva nei pressi del Sim infanzia, sotto l'ospedale Santa Maria di Terni. Che i gatti siano stati volontariamente avvelenati è risultato dalle analisi che i veterinari dell'Asl hanno effettuato sulle carcasse degli animali ritrovati. «E oltretutto si trattava di gatti sterilizzati, così come erano stati sterilizzati quelli di ponte Romano», nota con rammarico Ivonne una delle sette gattare ternane. Lei ricorda pure un particolare inquietante i gatti uccisi a ponte romano erano tutti neri. «Che siano stati avvelenati per vecchie credenze»? si chiede Ivonne.
Sta di fatto comunque che ad essere maltrattati non sono solo i gatti ma anche le persone che se ne prendono cura. L'altra, sera racconta a questo proposito Ivonne, in via Gorizia, mentre stavo dando da mangiare ad un gruppo di gatti, sono stata aggredita da un signore che mi ha preannunciato la fine che farà fare ai gatti: a gambe in aria. Secondo lui portano infezioni. Io voglio far capire che noi accudiamo i gatti ma soprattutto li sterilizziamo, altrimenti il loro numero crescerebbe a dismisura. E' l'unico modo per arginare la situazione. Ora l'Asl ha ripreso le sterilizzazioni gratuite e noi possiamo operare senza dovere pagare di tasca nostra. Se nelle vicinanze della propria casa c'è un gruppo di gatti è il caso di contattare la Asl per sterilizzare quelle bestie prima che il loro numero si duplichi».
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