Francesco
Scrivete a:
lettere@giornaletrentino.it
lettere@ladige.it
redazione@corrieredeltrentino.it
e in cc (cio蠰er conoscenza)
sindaco@comune.scurelle.tn.it
vescovo@arcidiocesi.trento.it
lorenzo.dellai@provincia.tn.it
ass.lavoripubblici@provincia.tn.it (Vice Presidente e Assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti provincia di Trento)
robertobombarda@yahoo.it (verdi del Trentino)
Se non avete tempo potete anche copiare in toto o in parte la lettera sottostante:
Alla cortese attenzione del vostro giornale, rubrica "lettere".
Con la presente desidero esprimere la mia personale disapprovazione per l'allestimento a Scurelle in Valsugana (ma presente molto simile anche in alcuni comuni della Val di Fiemme) del tradizionale Presepio nel quale trovano collocazione numerosissimi animali imbalsamati. Tale rappresentazione, nonostante riscuota l'ammirazione di molti e sia peraltro fonte di autocelebrazione per gli organizzatori, offende la mia sensibilitࠤi cristiano e di amante degli animal. Ritengo sia antieducativo per le giovani generazioni che lo frequentano (che potrebbero formarsi la convinzione che gli animali non sono esseri senzienti da rispettare ma oggetti di cui disporre nel modo piu arbitrario) e sono convinto che l'amore per gli Animali e la Natura sia un sentimento assolutamente rispettabile e degno di considerazione. Moltissime lettere di disapprovazione hanno raggiunto il sindaco di Scurelle da ogni parte d'Italia negli ultimi anni ma in questo piccolo paese del Trentino orientale preferiscono erigere orgogliose mura di indifferenza e rispolverare frettolosi luoghi comuni sugli animalisti invece di provare a valutare, con umiltଠle ragioni di quanti hanno l'ardire di non pensarla come loro e a considerare qualche alternativa: statue di legno magari, secondo l'antica e gloriosa tradizione dei maestri intagliatori trentini.. statue che nel tempo potrebbero sostituire gli animali imbalsamati e il proposito conseguente di non incrementarne il numero. Ma il sentimento che prevale 蠍 purtroppo la chiusura, l'orgoglio ed il rifiuto: nella sostanza, gli stessi stati d'animo che duemila anni fa hanno indotto gli albergatori di Betlemme a confinare Maria e Giuseppe in una grotta fuori cittம
Mi permetto di presentare anche al Vesovo di Trento queste mie considerazioni, con il rammarico peraltro di non avvertire da cristiano e da amante degli animali ne l'amicizia ne il sostegno della Chiesa (almeno di quella istituzionale), troppo spesso impegnata a ribadire una presunta gerarchia di prioritella quale gli animali occupano puntualmente le posizioni piu marginali. Il tutto d'altra parte non costituisce dogma di fede ma riflette convinzioni di uomini che nel tempo si avvicendano e si contraddicono e che non riescono ad oscurare l'originario messaggio di S.Francesco d'Assisi, definito da alcuni "ecumenismo creaturale"..
Desidero inviare queste riflessioni anche alle redazioni dei principali giornali italiani: 蠧iusto e forse un po "strategico" per chi spera in sostanziali cambiamenti che fuori provincia conoscano le dimensioni reali del Trentino, dimensioni che non presentano se non in parte le virt?mbientaliste decantate dalle martellanti campagne promozionali degli ultimi tempi: l'unica provincia in Italia che non si 蠡ncora dotata di un'adeguato strumento legislativo per la difesa e la tutela degli animali, una provincia dove riescono ancora a sopravvivere le famigerate "stalle lager" - piccole stalle senza igiene ne luminositଠcon i vitelli legati e i cani sottoposti ad ogni tipo di tortura e privazione - una provincia dove il bracconaggio 蠵n fenomeno rilevante e mai seriamente combattuto e dove sono tranquillamente tollerate le fabbriche piu inquinanti mentre si moltiplicano discariche abusive di ogni tipo.
Non 蠱uesto il Trentino dove voglio vivere, non 蠱uesto il Trentino dove voglio trascorrere le mie vacanze e non 蠱uesto il Trentino del quale voglio acquistare i prodotti agroalimentari, considerato soprattutto in alcune zone il largo utilizzo di prodotti chimici legati a modelli produttivi intensivi e devastatori del territorio.
"Dal Trentino naturalmente".. una propaganda forse un po fittizia, in grado soltanto di "imbalsamare" le coscienze.
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