Sono il 30% dei trovatelli ospiti nei rifugi, troppi gli abbandoni.
«Il problema è molto semplice: c\`è un iper produzione a cui corrisponde per forza di cose una mancata selezione». Di conseguenza, c\`è un indebolimento generalizzato della razza. Anna Negro, veterinaria, curatrice del forum tecnico di consulenza ai lettori sul Corriere.it, non ha dubbi: l\`eccesso di domanda che alcune razze di cani si trovano a vivere, sulla spinta di impulsi emotivi derivanti da film di successo, può solo avere effetti negativi. E quanto ai chihuahua, non è un problema solo della California: «Per l\`esperienza che registriamo nel nostro studio - conferma - è una tendenza che sta prendendo piede anche da noi. E purtroppo sempre più spesso ci troviamo di fronte a cani importati dall\`est, dove sono stati allevati senza particolari attenzioni e precauzioni».
NON PER TUTTI - Il chihuahua non è però un cane per tutti, a dispetto delle dimensioni che lo fanno sembrare un animaletto innocuo e adatto anche ad un bambino. «La bellezza, se così si può dire, di questi cani, perlomeno nell\`opinione di molti di coloro che li acquistano, sta proprio nelle dimensioni ridotte al minimo - commenta la dottoressa Negro -. Per ottenere questo risultato è stato forzato al massimo il carattere di nanismo, che è un carattere genetico generalmente negativo e che con sè porta parecchie patologie e difetti».
FONTANELLA APERTA - Uno tra i più evidenti è che questi cani, se sono di razza, hanno la fontanella aperta, proprio come nei neonati. «E non si chiude per tutta la vita - sottolinea la veterinaria - perché le dimensioni del cranio non sarebbero compatibili con lo sviluppo dell\`encefalo, in presenza di una compressione che vi sarebbe con la calotta completamente chiusa. Con fontanella aperta non si ha una compressione reale e quindi il cervello ha la possibilità di avere dimensioni compatibili con funzioni della vita. E\` una caratteristica ricercata, non naturale. Se il cane non ha fontanella aperta non è di razza pura; se ce l\`ha è di razza pura ma questo fa del cane un esserino delicatissimo perché il capo diventa un punto molto debole, qualunque colpo può essere molto pericoloso».
PROBLEMI ARTICOLARI - Ma non solo. Questo tipo di cane potrebbe avere problemi anche di tipo articolare. «Questo è dovuto al fatto che siano stati enfatizzati i geni del nanismo - evidenzia la dottoressa Negro -. Anche gli umani che soffrono di nanismo hanno problemi alle gambe. I cagnolini rischiano di avere zampe storte, ginocchia deboli e doloranti a causa delle articolazioni che lavorano male. A lungo andare queste caratteristiche sono un fattore predisponente per artrosi e patologie analoghe».
«NON SONO NINNOLI» - Ce ne sarebbe già abbastanza, se non fosse che molto spesso i chihuahua hanno anche problemi ai denti e difficoltà al momento della riproduzione, soprattutto del parto, che avviene quasi sempre per taglio cesareo a causa delle sproporzioni tra le dimensioni del cucciolo in arrivo e il corpicino della madre. «Non va poi trascurato l\`aspetto caratteriale - puntualizza ancora la veterinaria -. Non si deve pensare che siano dei ninnoli. La maggior parte di loro sono, mi si passi il termine, perfidi. Sono tipo i doberman pincher, cani decisi e territoriali. E tendenzialmente molto rumorosi». Giusto per ricordare che non sempre un cane piccolo è il più indicato per la vita in appartamento, se non si vogliono avere problemi di vicinato. Questo però non significa che nessuno debba avere un chihuahua come compagno di vita: «Va sconsigliato a chi è alla prima esperienza con i cani - suggerisce la dottoressa Negro -. Bisogna essere davvero amanti del genere e conoscerne a fondo le caratteristiche. E\` un po\` come avere un sidecar: è bellissimo ma mette insieme gli svantaggi dell\`auto e quelli della motocicletta. Il chihuahua ha forse più difetti di altri cani, ma ha tutte le esigenze di qualunque cane, dall\`andare a spasso al bisogno di compagnia. No, decisamente non è un giocattolo».
«Il problema è molto semplice: c\`è un iper produzione a cui corrisponde per forza di cose una mancata selezione». Di conseguenza, c\`è un indebolimento generalizzato della razza. Anna Negro, veterinaria, curatrice del forum tecnico di consulenza ai lettori sul Corriere.it, non ha dubbi: l\`eccesso di domanda che alcune razze di cani si trovano a vivere, sulla spinta di impulsi emotivi derivanti da film di successo, può solo avere effetti negativi. E quanto ai chihuahua, non è un problema solo della California: «Per l\`esperienza che registriamo nel nostro studio - conferma - è una tendenza che sta prendendo piede anche da noi. E purtroppo sempre più spesso ci troviamo di fronte a cani importati dall\`est, dove sono stati allevati senza particolari attenzioni e precauzioni».
NON PER TUTTI - Il chihuahua non è però un cane per tutti, a dispetto delle dimensioni che lo fanno sembrare un animaletto innocuo e adatto anche ad un bambino. «La bellezza, se così si può dire, di questi cani, perlomeno nell\`opinione di molti di coloro che li acquistano, sta proprio nelle dimensioni ridotte al minimo - commenta la dottoressa Negro -. Per ottenere questo risultato è stato forzato al massimo il carattere di nanismo, che è un carattere genetico generalmente negativo e che con sè porta parecchie patologie e difetti».
FONTANELLA APERTA - Uno tra i più evidenti è che questi cani, se sono di razza, hanno la fontanella aperta, proprio come nei neonati. «E non si chiude per tutta la vita - sottolinea la veterinaria - perché le dimensioni del cranio non sarebbero compatibili con lo sviluppo dell\`encefalo, in presenza di una compressione che vi sarebbe con la calotta completamente chiusa. Con fontanella aperta non si ha una compressione reale e quindi il cervello ha la possibilità di avere dimensioni compatibili con funzioni della vita. E\` una caratteristica ricercata, non naturale. Se il cane non ha fontanella aperta non è di razza pura; se ce l\`ha è di razza pura ma questo fa del cane un esserino delicatissimo perché il capo diventa un punto molto debole, qualunque colpo può essere molto pericoloso».
PROBLEMI ARTICOLARI - Ma non solo. Questo tipo di cane potrebbe avere problemi anche di tipo articolare. «Questo è dovuto al fatto che siano stati enfatizzati i geni del nanismo - evidenzia la dottoressa Negro -. Anche gli umani che soffrono di nanismo hanno problemi alle gambe. I cagnolini rischiano di avere zampe storte, ginocchia deboli e doloranti a causa delle articolazioni che lavorano male. A lungo andare queste caratteristiche sono un fattore predisponente per artrosi e patologie analoghe».
«NON SONO NINNOLI» - Ce ne sarebbe già abbastanza, se non fosse che molto spesso i chihuahua hanno anche problemi ai denti e difficoltà al momento della riproduzione, soprattutto del parto, che avviene quasi sempre per taglio cesareo a causa delle sproporzioni tra le dimensioni del cucciolo in arrivo e il corpicino della madre. «Non va poi trascurato l\`aspetto caratteriale - puntualizza ancora la veterinaria -. Non si deve pensare che siano dei ninnoli. La maggior parte di loro sono, mi si passi il termine, perfidi. Sono tipo i doberman pincher, cani decisi e territoriali. E tendenzialmente molto rumorosi». Giusto per ricordare che non sempre un cane piccolo è il più indicato per la vita in appartamento, se non si vogliono avere problemi di vicinato. Questo però non significa che nessuno debba avere un chihuahua come compagno di vita: «Va sconsigliato a chi è alla prima esperienza con i cani - suggerisce la dottoressa Negro -. Bisogna essere davvero amanti del genere e conoscerne a fondo le caratteristiche. E\` un po\` come avere un sidecar: è bellissimo ma mette insieme gli svantaggi dell\`auto e quelli della motocicletta. Il chihuahua ha forse più difetti di altri cani, ma ha tutte le esigenze di qualunque cane, dall\`andare a spasso al bisogno di compagnia. No, decisamente non è un giocattolo».
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