Queste lee parole, vedremo i fatti....
LA NUOVA SARDEGNA
3 NOVEMBRE 2009
Giro di vite contro i randagi
Giovanni Bua
NUORO. Lotta al randagismo. Attraverso una campagna di sensibilizzazione sulla «chippatura» dei cani. Pratica obbligatoria ma ancora in gran parte disattesa. Questa la proposta del sindaco. Sindaco che ieri mattina ha incontrato, come promesso, Mauro Cossu. Il pastore di 37 anni che venerdì ha depositato di fronte al Municipio quattro carcasse di pecora sbranate dai cani randagi, a pochi minuti dall'arrivo del governatore Cappellacci. Scatenando un vero putiferio. Insieme a loro era presente all'incontro anche Michele Pira, responsabile del servizio di igiene delle produzioni zootecniche dell'Asl. Serevizio che ha in carico la cattura dei randagi nella Provincia. Pira ha spiegato come l'Asl, tramite una ditta convenzionata, evade comunque tutte le richieste di cattura che arrivano sul suo tavolo (una media di una al giorno). Ma che la cattura dei randagi, soprattutto nelle campagne, e viosta la vastità del territorio coperto, è compito particolarmente complesso e gravoso. Visto però che i randagi che assaltano le pecore dei fratelli Cossu sono «cittadini» (il pastore ha sottolineato di averli visti di fronte alla Solitudine) il sindaco, dopo aver ascoltato le lamentele dell'imprenditore che ha sottolineato come in trent'anni di attività i randagi hanno ucciso almeno 600 capi del suo gregge, ha lanciato l'idea di una campagna di sensibilizzazione mirata per la chippatura dei cani. Attraverso il chip infatti è possibile risalire al padrone, e riconsegnargli l'animale, o punirlo in caso di abbandono. Il compito della gestione della campagna informativa sarebbe dell'Asl, ma il Comune si è detto disponibile a studiare insieme le forme migliori per realizzarla.
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