Cattiveria e crudeltà delle anime nere di tutta Italia

In questo blog potrai leggere e vedere le immagini della crudeltà e della cattiveria umana .
Da Nord a Sud, isole comprese, una passerella di azioni vergognose, criminali, inumane, un repertorio di incuria, freddezza, avidità e ruberia.
La bassezza d'animo dell'essere umano viene portata alla luce.
Tutto compiuto contro creature deboli ed indifese, senza tutela reale e spesso ridotte senza dignità.
Quando decidi di andare in vacanza, scegli il tuo luogo di villeggiatura anche con questo parametro :
chi abita in questo posto ?

Al cuore del problema

Ogni anno migliaia di cani vengono introdotti nei canili esistenti nel nostro Paese. Nei canili migliori solo alcuni riacquistano dignità attraverso l'adozione. In altri li aspettano malattie, sbranamenti o comunque la fine naturale della vita trascorsa dietro le sbarre. Il tutto con costi altissimi per le amministrazioni. Aiutateci a dire basta. Il fenomeno del randagismo si può controllare e sconfiggere.


COSA DICE LA LEGGE:
Secondo la normativa vigente i sindaci sono responsabili per i cani vaganti nel territorio del Comune che amministrano.

Al fine di curare i cani presenti nel suo territorio, i Comuni ricevono finanziamenti da parte dello Stato centrale (pagati da noi cittadini mediante le tasse) per cui gli stessi sono tenuti a predisporre le strutture per risolvere il problema del randagismo e a finanziarle con i denari a ciò destinati.


LA SOLUZIONE MIGLIORE:
Le Associazioni senza scopo di lucro costituiscono i migliori soggetti per la gestione del canile in quanto, agendo senza scopo di lucro, danno maggiori garanzie sul fatto che i denari ad esse corrisposti dal Comune siano effettivamente destinati alla migliore cura del cane.


QUELLO CHE ACCADE NORMALMENTE:
L'affidamento ai gestori privati è invece assai pericoloso in quanto gran parte degli stessi sono tentati dal non garantire buone condizioni di vita o la stessa sopravvivenza dei cani ospitati nel canile al fine di massimizzare i guadagni.

A mero titolo di esempio, vi segnaliamo che sono numerosi i Comuni che hanno stipulato convenzioni con gestori privati per l'affidamento agli stessi della gestione dei canili a seguito di gare di appalto vinte con aste fortemente al ribasso. Sono numerosi gli esempi di gestori che hanno vinto con offerte che prevedano il mantenimento del cane per soli 70 centesimi di euro al giorno! 70 centesimi con cui il gestore dovrebbe pagare il cibo per il cane, le cure mediche, parte delle spese di gestione (operai, luce, acqua etc.) e, addirittura, ricavarci qualcosa per vivere.

Appare del tutto evidente, quindi, che in tali casi il benessere del cane non potrà di certo essere garantito.


IL BUSINESS DEL RANDAGISMO: 500 MILIONI DI EURO ALL'ANNO
Parecchi imprenditori privati hanno nella gestione dei canili una vera miniera d'oro. Si tratta spesso di delinquenti o persone senza scrupoli capaci di creare importanti connivenze con istituzioni che dovrebbero controllare.

Il business del randagismo in Italia genera un fatturato annuale di circa 500 milioni di Euro. 500 milioni di euro pagati dai contribuenti che spesso sono oggetto di vere e proprie truffe da parte dei gestori ai danni dei Comuni e, quindi, di chi paga le tasse.


IL CUORE DEL PROBLEMA:
Nella maggioranza dei Comuni poi la domanda d'ingresso dei cani supera largamente l'offerta di posti in canile, con la conseguenza che per ogni cane morto o fatto adottare, sono pronte altre due richieste di accalappiamento e che chi volesse speculare riesce a percepire sempre e comunque il suo guadagno su un numero garantito di cani. Alla minima spesa sul singolo animale corrisponde il massimo guadagno in termini di utile.

Così che si assiste spesso ad insufficienza di personale, mancanza di lavoratori qualificati, minimi spazi nei box, in cui i cani superano il numero di 3 animali, arrivando anche ad essere 15 o più, senza tenere in alcun conto la loro compatibilità (la prima causa di morte in canile è lo sbranamento!!!!).

Per non parlare delle speculazioni che si realizzano attraverso l'accalappiamento degli animali e lo smaltimento delle loro carcasse che crea un circolo vizioso per cui prima muore un cane prima si guadagna sullo smaltimento della sua carcassa e sull'accalappiamento del nuovo cane che lo sostituisce.


LA CONNIVENZA:
Altro fenomeno che acuisce il problema è la forte connivenza tra chi dovrebbe controllare e chi è controllato. Accade sovente nei Comuni più piccoli (ma non solo) che il Sindaco (che affida la gestione del canile), i responsabili della ASL (preposti al controllo) e il gestore del canile (colui che dovrebbe essere controllato) siano amici, compagni di merende o, addirittura, parenti.

Appare evidente come in queste situazioni sia realmente impossibile far rispettare la legge e far garantire il benessere dei cani ospitati nei canili.


LA SOLUZIONE:
Ciò non accadrebbe se i Comuni provvedessero come per legge alla costruzione e risanamento delle proprie strutture e soprattutto ne affidassero la gestione ad Associazioni di volontariato senza scopo di lucro, che diano garanzie di controllo, di apertura al pubblico e di trattamento secondo parametri di benessere misurabili molto elevati.

L'ACL – Associazione Canili Lazio Onlus da anni combatte il fenomeno del randagismo. Perché il canile deve essere un punto di partenza per una nuova vita alla quale arrivare attraverso l'adozione e non un punto di arrivo in cui morire.

Abbandono : condanna a morte

Abbandono  : condanna a morte

mercoledì 25 novembre 2009

Nepal, Festa di Gadhimai, offerti in sacrificio 250mila animali

 

PANORAMA
24 NOVEMBRE 2009

 
KATMANDU LA "SACRA" MATTANZA DI 300.000 ANIMALI
 
 
È cominciata oggi a Bariyapur, in Nepal, una delle più importanti feste religiose del Paese, durante la quale oltre 300.000 animali vengono sacrificati dalla popolazione per ingraziarsi la benevolenza della divinità. Si tratta del Gadhimai festival, che si celebra ogni 5 anni. Animalisti di tutto il mondo, tra cui Brigitte Bardot, hanno chiesto al presidente nepalese la fine della mattanza. 40.000 bufali verranno sgozzati con capre, pecore, polli e piccioni.
 
FOTO

AP COM
24 NOVEMBRE 2009
 
Nepal/ Festa di Gadhimai, offerti in sacrificio 250mila animali
 
 
Protestano gli animalisti
Roma - Nonostante le proteste di un piccolo ma rumoroso gruppo di attivisti animalisti, è iniziato in Nepal il fesival induista di Ghadimai, nel corso del quale saranno uccisi in sacrificio più di 250mila animali. Secondo quanto riporta il sito web della Bbc, il festival, che si svolge ogni cinque anni e dura due giorni, si tiene a Bariyapur, nel sud del Paese. Attraverso i sacrifici i fedeli sperano di ottenere felicità e prosperita dalle divinità Indù. "Le divinità hanno bisogno di sangue", dice Chandan Dev Chaudhury, un prete del tempio di Gadhimal. "Se qualcuno ha un problema - spiega - sgozzerò un animale nel tempio e il problema di questa persona sarà risolto". Al festival partecipano centinaia di migliaia di fedeli, giunti a Bariyapur anche dalla vicina India.

IL GIORNALE

24 NOVEMBRE 2009

 

Una strage di 500mila animali per celebrare la festa hindu

 

OSCAR GRAZIOLI

 

Viene in mente l'immagine dell'Inferno dantesco, laddove, a proposito della battaglia di Montaperti tra Firenze e Siena, il poeta scrive: «Lo strazio è il grande scempio che fece l'Arbia colorata in Rosso». Il 25 e il 26 novembre si svolgerà, in Nepal, una grande festa induista dedicata alla dea Gadhimai. Da oltre tre secoli decine di migliaia sono i credenti induisti nepalesi, indiani e dei territori vicini, che si recano, ogni cinque anni, nel villaggio di Bariyapur per ingraziarsi la benevolenza della divinità attraverso il sacrificio delle loro bestie.Il villaggio del Nepal meridionale a ridosso del confine indiano viene letteralmente allagato del sangue di quello che è probabilmente il più grande massacro di animali, in così breve tempo, che si svolga sulla faccia del pianeta. Quest'anno è previsto un ulteriore incremento dei sacrifici animali, fino a raggiungere una cifra che, se non ci fossero solide testimonianze e documentazioni, sarebbe arduo immaginare. Oltre mezzo milione (500.000) di animali saranno sacrificati in 48 ore, con il rituale dello sgozzamento, dai fedeli della dea Gadhimai.Si comincerà, come è tradizione, con l'uccisione di due ratti, cui seguirà un galletto, poi un maiale, una capra e un agnello. Poi inizierà il vero e proprio macello, non prima però che gli animalisti siano portati all'interno del tempio per essere purificati. Solo dopo, comincerà sui prati, nei campi, dovunque vi sia un fazzoletto di terra, il taglio delle gole.
Se si pensa che è previsto il sacrificio di ben 25.000 bufali si potrà avere l'dea del colossale mattatoio all'aperto messo in opera dai seguaci di una dea sicuramente di grande potenza e certamente di enormi brame sanguinarie.Gruppi internazionali di attivisti che includono veterani francesi, attori di Hollywood, Brigitte Bardot, ma soprattutto un ragazzo nepalese di 17 anni i cui seguaci credono sia la reincarnazione del Buddha, stanno facendo il giro dei paesi e dei politici locali per bloccare l'immane massacro. Il Kathmandu Post riporta che qualche piccolo risultato, a dispetto della profusione di energie, è stato ottenuto. Dai villaggi vicini a Baryiapur, cominciano ad arrivare alle associazioni animaliste i bufali che saranno salvati dalla mattanza, per essere fatti ritornare ai contadini, una volta finita la festività religiosa.Gocce nel mare. Le autorità locali sono imperturbabili e non sentono ragioni, probabilmente temendo che l'interruzione o le limitazioni poste alla festività possano scatenare l'odio religioso nei loro confronti, nel qual caso si aggiungerebbero altre gole tagliate. Gole umane. Sono gli stessi animalisti che pongono l'accento sui rischi igienici. «Fiumi di sangue resteranno sul posto per mesi assieme alle carcasse, l'aria diventerà irrespirabile e gli unici che ne guadagneranno saranno i trafficanti di pelli», ha sottolineato Govinda Tandon della Stop Animal Sacrifices Alliance. Molti temono anche per l'immagine internazionale del paese himalaiano e per gli eventuali contraccolpi sul turismo.D'altronde il governo nepalese ha già stanziato quasi 100.000 dollari per la festività e non sembra avere alcuna voglia di opporsi, qualunque siano le motivazioni di chi è contrario all'ecatombe. Da domani il confine indo-nepalese si tingerà di rosso e non per il sole che tramonta all'orizzonte. 


VIRGILIO NOTIZIE

24 NOVEMBRE 2009

 

Nepal: al via piu' grande sacrificio del mondo di animali

Il Gadhimai festival tra 'sgozzatori' e proteste animaliste

 

NEW DELHI - Comincia oggi, in Nepal, una delle piu' importanti feste religiose, durante la quale oltre 300.000 animali vengono sacrificati. Il Gadhimai festival, in cui ogni 5 anni,si venera la potenza assetata di sangue, e' al via a Bariyapur.Animalisti di tutto il mondo, tra cui Brigitte Bardot, hanno chiesto al presidente nepalese la fine della mattanza: 40000 bufali sgozzati con capre, pecore, polli, piccioni.Il 'piccolo Buddha' si e' raccolto vicino al tempio,come alcuni monaci tibetani.


VIRGILIO NOTIZIE

24 NOVEMBRE 2009

 

Nepal, al via il Gadhimai festival in cui verranno sacrificati oltre 300.000 animali

 

Più di cinque milioni di fedeli assisteranno al rito per saziare la dea assetata di sange - Il Nepal si prepara oggi al Gadhimai festival, una delle più importanti feste religiose, durante il quale verranno sacrificati oltre 300.000 animali.Le celebrazioni hanno preso il via stamane a Bariyapur, nella zona meridionale del Nepal, con l'arrivo di milioni di fedeli, provenienti anche dall'India, che venereranno la potenza della dea Gadhimai assetata di sangue.Il festival, come prevedibile, ha suscitato molte proteste da parte delle associazioni animaliste. Questa mattina davanti al tempio di Gadhimai si sono radunati centinaia di attivisti per chiedere al governo nepalese di porre fine al sacrificio. Nel corso del rituale gli animali verranno uccisi da 250 sgozzatori autorizzati. Le prime bestie sacrificate sono i bufali, a seguire capre, pecore, polli, piccioni e anche topi. Per rendere omaggio alla dea si sono radunati oltre cinque milioni di fedeli.


VIRGILIO NOTIZIE

24 NOVEMBRE 2009

 

Nepal: al via piu' grande sacrificio del mondo di animali

Il Gadhimai festival tra 'sgozzatori' e proteste animaliste

 

NEW DELHI - Comincia oggi, in Nepal, una delle piu' importanti feste religiose, durante la quale oltre 300.000 animali vengono sacrificati. Il Gadhimai festival, in cui ogni 5 anni,si venera la potenza assetata di sangue, e' al via a Bariyapur.Animalisti di tutto il mondo, tra cui Brigitte Bardot, hanno chiesto al presidente nepalese la fine della mattanza: 40000 bufali sgozzati con capre, pecore, polli, piccioni.Il 'piccolo Buddha' si e' raccolto vicino al tempio,come alcuni monaci tibetani.


AGORAVOX
23 NOVEMBRE 2009
 
Gadhimai: dea madre, sacrifici, gran bevute
In Nepal sembra che si raggiunga un accordo fra maoisti e partiti di governo ma l'attenzione si è spostata a Bara, nella pianura meridionale del Terai, dove stanno arrivando centinaia di migliaia di pellegrini per il Gadhimai Mela. Si parla di oltre 500.000 animali sacrificati per rafforzare le energie della Dea, una delle tante forme dell'Energia Creatrice (Shakthi), la Madre Terra. Grandi bevute di alcol adulterato, risse, un immenso scannamento che sta generando proteste in tutto il mondo. Ultima, l'inossidabile Brigitte Bardot.
 
Scaduta la tregua fra maoisti e governo il 20 novembre, continuano le discussioni. Addirittura il leader maoista Prachanda si è recato a Singapore per incontrare il Grande Vecchio del Congresso Koirala (lì ospedalizzato). Tutto si muove verso un accordo (come previsto in altri post) proprio nel giorno in cui si festeggia e ricorda la fine della guerra civile (1996-2006) con la firma del Comprehensive Peace Accord (CPA) fra i maoisti e i partiti democratici. Da allora si è mosso poco (stesura costituzione, smantellamento esercito maoista, riforma dello stato, ripresa economica). Si conta su un accordo ma l'attenzione di è già spostata sul piccolo villaggio di Bariyarpur (Terai) dove stanno giungendo centinaia di migliaia di pellegrini per celebrare il Gadhimai Mela, uno dei più importanti festival dell'India del nord (e Terai nepalese). che si tiene nel piccolo villaggio ogni cinque anni. Qualcuno è già morto per aver bevuto come un matto, tradizione della festa, liquori contraffatti.
La zona è già nota per le apparizioni del Buddha Ragazzoe perché sarà il punto d'arrivo della prima strada a quattro corsie che dovrebbe congiungere la Valle di Kathmandu al Terai e India (finanziamenti permettendo). Intorno al villaggio, piane foreste spelacchiate, qualche coltivazione di riso, mais, fiori gialli di sesamo, tanti bufali gobbuti e povertà. Non distante il confine indiano, la città ponte di Hetauda, grandi traffici e contrabbandi. Le poche fabbriche del Nepal (chimica, juta, cotone) sono sull'orlo del fallimento o già chiuse come la Palmolive-Colgate e la Everest Polymers. Il distretto industriale ha perso il 45% della produzione (e dei posti di lavoro) a causa della crisi internazionale e dell'assenza di una politica economica del governo. Qualche anno fa, si tenne una delle rare manifestazioni sindacali (proprio per una chiusura di una fabbrica) che finì con qualche morto fra gli operai.
Questo posto è, da qualche tempo, al centro dell'attenzione della stampa internazionale (specie indiana) per il gran festone del Gadhimai, una tradizione che va avanti da oltre 200 anni. Durante la festa (24-26 novembre) verranno sacrificati oltre 500.000 animali (fra cui 60.000 bufali), importati illegalmente dall'India senza controlli sanitari e doganali). Non è una novità nella tradizione hindu dove la venerazione alle divinità "energetiche" Shiva, Shakty, Kali, Durga, Devi è sempre accompagnata da sangue e morte. Gadhimai, dal volto nero e spettrale e dai grandi occhi bianchi, è una delle molti potenti emanazione dell'Energia Primordiale, Femminile e Generatrice. E' la Madre Terra cui si deve (come in molte altre civiltà, compresa la nostra idealmente) manetenere viva la Forza offrendo sangue ed energia umana o animale (la Vita). In cambio, l'Umano, ha benefici generali (raccolti, protezione vita) e particolari (figli, mariti, potenza nel mondano, salute). Questo racconta la gente che ogni martedì e sabato sgozza polli e caproni fra gli alberi cupi di Dakshinkali (sui margini meridionali della Valle di Kathmandu), nelle migliaia di templi di Durga durante il Dashain, o sulle rive dei fiumi sacri, come al grande tempio di Kali a Calcutta. Da tempo immemorabile, questo raccontano i sacerdoti nei milioni di villaggi hinduisti del subcontinente e su questo vivono.
Le stesse speranze spingono centinaia di migliaia alla pagoda di Bariyarpur a fine novembre da oltre 200 anni, quando ancora qui governava la dinastia dei Kiranti (11-14 secolo) e Bara era parte del potente regno Mithila. Addirittura, si racconta, che il famoso tempio di Taleju a Kathmandu sia una replica di quello dedicato a Gadhimai e che la stesso culto della Kumari (la Dea Bambina, emanazione di Durga) venga da qui. I sovrani di Kathmandu scendevano nel Terai durante la festa e così fece anche l'ex re Gyanendra che oggi si è pentito e ha richiesto, insieme a animalisti, intellettuali, il Buddha Tamang , Brigitte Bardot, monaci buddhisti, al governo nepalese (che se ne è impippato) l'abolizione della festa. Un corteo è sfilato nei giorni scorsi a Bara chiedendo di sostituire i sacrifici animali con offerte di frutta e vegetali (quello che fanno buddhisti e vishnuisti).
Si è mossa anche Maneka Gandhi (da sempre ambientalista) vedova del discusso Sanjay Gandhi e pecora nera della potente famiglia con un bello ma fragile articolo. Fragile perché le sue argomentazioni non toccano i contadini, operai, disoccupati (il proletariato del subcontinente), che non potendo comprare i biglietti della lotteria si affida alla tradizione per continuare a sperare di migliorare le proprie condizioni o di re-incarnarsi in un ricco possidente. Scrive giustamente Maneka del business che sta dietro a tutto questo, (come ad ogni espressione rituale delle religioni), dei venditori di alcol (che s'arricchiscono durante le feste), degli onnipresenti prestasoldi che anticipano le spese dei sacrifici, dell'import ed export di animali, pellami, carne (ciò che resta dei sacrifici), e di sacerdoti che s'ingrassano a Bara come nei villaggi. Addirittua c'è un sito (non funzionante) sulla festa. Questa è ancora l'India, del resto cosa dovrebbero dire i milioni di tacchini uccisi (più o meno nella stessa data) al Thanksgiving nella civilizzata America.
Gli appelli degli intellettuali indiani per sospendere la festa non hanno avuto successo sul governo nepalese allo sbando. Il Buddha ragazzo, Ram Bahadur Bamjan, ha promesso di essere lì durante la festa per impedire le uccisioni. Il gran sacerdote del tempio di Gadhimai, il brahmino Mangal Chaudhari ha assicurato che, progressivamente, il numero di animali sacrificati diminuirà, la polizia ha aumentato il numero di uomini impegnati per evitare che, alle tradizionali botte fra i festeggianti, qualcuno non se la prenda con i contestatori.  

 
Traduzione
 
November 20, 2009
 
Un bufalo come questi morirà  una morte agonizzante .© ogimogi/flickr
 
Il sacrificio di animali è estraneo a molti al giorno d'oggi e alla nostra epoca,ma succede ancora. Uno dei peggiori scenari di tale massacro nel mondo è il festival Gadhimai Jatra , tenuto nel distretto di Bara nel sud del Nepal. Ogni cinque anni ,centinaia di migliaia di animali vengono massacrati nel  nome di una divinità Hindu . Durante l'ultimmo evento,più di 200,000 animali sono stati uccisi un soli due giorni . Quest'anno l'organizzazione sta chiedendo quasi mezzo milione di animali da massacrare il 24 e il  25 Novembre.
 
dettagli di queste così dette "festività" sono particolarmente orribili. Non c'è macello o sistema in loco  per un uccisione in modo umano; invece gli animali sono tenuti in trappola in recinti. I The "panchhbali," o cinque delle offerte , include il taglio netto della gola di cinque tipi di animali miti  (bufali, capre, maiali, galli e ratti ) con un coltello. Questa non è una morte veloce ,ma lenta e agonizzante per le vittime . Il bufalo, per via della sua stazza , soffre di più. Gli uomini che dondolano spade ,spesso ubriachi,spingono il bestiame e cominciano a  tagliare a pezzi le enormi bestie. Puntano alle zampe posteriori per mettere a terra gli animali e procedere con un lento taglio al collo,il che spesso richiede una decina di tagli per uccidere di fatto l'animale . La crudeltà è indicibile e il dolore che queste creature soffrono è impenetrabile.
 
Infatti, la maggior parte degli Indiani aspetta questo festival più dei  Nepalesi; Bara è proprio al confine con l' India, dove i sacrifici rituali sono stati vietati in alcuni stati. In aggiunte,gli unici veri beneficiari dell'evento sono le persone d'affari locali, che fanno pressione sui villaggi perchè offrano un numero eccessivo di animali da fattoria per il sacrificio. Secondo quanto riferito ,gli uomini d'affari possono guadagnare tanto quanto 2 milioni di dollari dalla vendita delle carcasse e delle pelli mentre la comunità non guadagna niente . La superstizione e la pressione da parte degli organizzatori impediscono azioni locali,sebbene molta gente veda la carneficina come barbarica.
 
Questa orrenda crudeltà in qualche modo è esistita senza molta pubblicità fino a quest'anno.I difensori degli animali e i capi religiosi sia nel Nepal che attorno al mondo hanno mostrato vergogna e disgusto e stanno lavorando insieme per far pressione sul governo Nepalese per mettere uno  stop al sacrificio di massa di animali . HSI sta unendosi allo sforzo lavorando con due dei nostri partners locali in Nepal, il Centro per il Trattamento degli Animali di Kathmandu e Animal Nepal e sta chiedendo ai nostri sostenitori di scrivere ai leaders Nepalesi per dar voce alla loro preoccupazione 
 
Animal Nepal sta organizzando eventi nella capitale in anticipo rispetto all'evento e sta presentano il caso alla Corte Suprema ,così come sta progettando una benedizione rituale simbolica  nella speranza che la compassione regnerà . HSI intende mantenere la pressione sui leaders   Nepalesi e aiutare a diffondere la consapevolezza dell'orrore di questo evento .Anche se la  "tradizione"non è una scusa per la crudeltà in una società civilizzata. Come il Mahatma Gandhi  dice quando viene citato , "La grandezza di una nazione e il suo progresso  morale può essere giudicato dal modo in cui tratta i suoi animali ."
 
 
PETIZIONE
 
 
Traduzione
 
Chiedi al Nepal di prevenire la crudeltà sugli animali durante il festival Gadhimai Jatra
Il   24 & 25 Novembre, 2009, centinaia di migliaia di bufali,galli,ratti, capre e piccioni si programma muoiano come parte del festival  Gadhimai Jatra festival a Bara, Nepal. Per due giorni,centinaia di uomini armati di coltelli competeranno in un contesto raccapricciante per vedere chi può macellare il maggior numero di animali, ricevendo una mancia per ogni animale che uccideranno .
 
Nominalmente , l'evento è un sacrificio alla divinità Gadhimai. In pratica, è un massacro sanguinario che include una crudeltà su animali inimmaginabile . In realtà, i maggiori beneficiari di questo evento sono gli organizzatori del festival e gli uomini d'affari locali . La maggior parte dei  Nepalesi considera questa pratica barbarica . Vergognosamente il governo sta supportando l'atrocità cercando recinti per trattenere migliaia di bufali prima dell'evento . HSI si sta unendo ai nostri partners locali in Nepal, Kathmandu Animal Treatment Centre e Animal Nepal, assieme con altri gruppi di protezione degli animali per chiedere al governo Nepalese di mettere fine a questa obsoleta tradizione . I  leaders religiosi stanno suggerendo che frutti e vegetali siano sostituiti agli animali per fermare la sofferenza.
 
Agisco
 
Per favore scrivi al Primo Ministro del  Nepal e al Ministro del Turismo ora e chiedi che usino la loro influenza per cancellare il festival o adottare una alternativa più pacifica.
 
Dimmi di più (nota 1)*
 
Destinatari
 
- Madhav Kumar Nepal
- Sharat Singh Bhandari
 
Oggetto:
Per favore fermi ìla crudele uccisone durante il  Gadhimai Jatra festival
 
Messaggio: (traduzione in italiano del messaggio che trovate già predisposto nel form)
per favore personalizza il tuo messaggio
 
"Le sto scrivendo per chiederLe di usare la Sua influenza per mettere fine all' atrocità, sia cancellando del tutto l' evento o sostituendo con frutti e vegetali invece che animali,come è stato suggerito da alcuni capi religiosi. fino a quando queste così dette "festività" non saranno fermate, io riconsidererò i  piani che avevo di viaggiare nel Nepal come turista, e chiederò a tutti i miei amici e familiari di fare lo stesso .
Per favore sappia che il mondo sta osservando il  Nepal a proposito di questa faccenda e che milioni di persone che hanno a cuore gli animali trovano che questo massacro sanguinario  sia abominevole. NOn c'è scusa per una tale crudeltà in una società civilizzata. Come Come il Mahatma Gandhi  dice quando viene citato , "La grandezza di una nazione e il suo progresso  morale può essere giudicato dal modo in cui tratta i suoi animali ."
 
grazie per aver dato ascolto alla mia preoccupazione
 
Sinceramente,
[nome]
[Indirizzo]
[Città,CAP Stato ]
 
 

*(nota 1)
 
 
Traduzione
 
The Guardianweekly
Global network
 
"The mass sacrifice of animals is barbaric"
 
21st century life
Giovedì 10 Novembre  2009
 
Pramada Shah, presidente di Animal Welfare Network Nepal e sua moglie nipote del re , ci spiegano che quello che accadrà durante il Gadhimai Jatra festival il  24-25 Novembre , in cui mezzo milione di animali e uccelli si aspetta che verrano sacrificati.
 
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Giovedì 10 Novembre  2009
 
Pramada Shah con il più alto sacerdote di Gadhimai. Fotografia: Anthony Dias
 
Il sacrificio di animali è un accadimento quotidiano nel  Nepal. Uno potrebbe visitare uno degli innumerevoli  templi e improvvisamente essere testimone della decapitazione di una capra, di un pollo, un'anatra o persino un bufalo . Il visitatore potrebbe catturare gli ultimi suoni di un animale morente o trovarsi a camminare a stento in un fiume di sangue.
La  'madre di tutti i sacrifici 'si trova al  Gadhimai Jatra nel distretto di  Bara nel sud del Nepal. Questo festival si tiene  una volta ogni cinque anni. L'ultima volta sono stati uccisi  20,000 bufali così come un numero sconosciuto di altri animali, inclusi ratti,serpenti,piccioni,polli,anatre , capre e pecore. Il numero totale degli animali uccisi nello spazio di soli due giorni  si stimò fu di circa 200,000 aniamli. Quest'anno gli organizzatori mirano a  sacrificare non meno di mezzo milione di animali. le comunità locali stanno facendo pressione per aumentare il numero ; l0impegno di ogni villaggio si suppone sia di offrire un migliaio di animali .
Il  70&% dei devoti viene dall'India, che è proprio al confine di Gadhimai. Una ragione per cui l'evento ha una così vasta popolarità è la prossimità all'  India, dove ora alcuni stati hanno  proibito la macellazione sacrificale . In India oggi c'è una più grande consapevolezza circa il sacrificio di animali e la sofferenza cosi che è triste vedere  che il Nepal approvvigiona quei devoti che potranno condurre sacrifici che sono illegali nei loro stati di provenienza.
Il sacrificio in se stesso è raccapricciante. Un sacrificio di massa non sistematico come quello di  Gadhimai non è altro che barbarico.Le uccisioni peggiori sono quelle dei  panchhbali – le cinque offerte – in cui le gole fi cinque tipi di animali (bufali,capre,maiali,galli e ratti) vengono tagliate con un coltello .Non viene fatto velocemente . L'animale muore di una morte lenta,estremamente crudele,violenta mentre i sacerdoti spargono il sangue sull'idolo e i suoi dintorni .
Proprio dopo il panchhbali, è il turno dei bufali . Agitando spade,gli uomini entrano in un recinto dove sono tenuti circa 20,000 bufali ,e cominciano a spaccare il collo dei bufali . Dal momento che gli uccisori non possono tagliar via la testa dei bufali tutto  in una una volta , tagliano prima le zampe posteriori.Dopo che l'animale cade in terra gli uomini tagliano a pezzi finchè la testa del bufalo non è separata dal corpo . Ci vogliono fino a venticinque tentativi per uccidere in bufalo grande . La sofferenza è inimmaginabile.
I sostenitori della campagna hanno protestato contro il sacrificio pubblico assai diffuso in Nepal dai due ultimi  decenni ,ma io sono l'ultimo arrivo in questo movimento. A dispetto del fatto che sono stata coinvolta a lungo nel movimento per le donne , ho dovuto pensare prima di diventare egualmente espressiva su un altro problema sensibile. Ma sono sempre stata contro il sacrificio.
Ricordo la creazione di una scena quando avevo circa otto anni quando realizzai che una capra con la quale ero solita giocare sarebbe stata uccisa. Ciò che mi intristì ancor più fu il fatto che la capra sarebbe stata decapitata nel nome di Dio . nella mi educazione  Hindu mi fu insegnato che Dio era il Creatore ; persino da bambina non potevo capire perchè Dio volesse che le Sue creature fossero uccise
Dopo aver visto quanto fossi triste la maia famiglia smise di sacrificare animali . I mei parenti soni anche loro amanti degli animali perciò saranno stati segretamente sollevati nell'offrire noci di cocco invece che animali . Quando ho sposato un membro della famiglia reale , i miei parenti acquisiti sono stati gentilmente concordi nell'abbandonare i sacrifici di animali e di introdurre offerte di frutti e vegetali . Anche loro sono consapevoli della futilità del sacrificio di animali .
Da allora ho parlato a numerose persone di questo fatto..Sono arrivata a realizzare che dare gli animali per ottenere la realizzazione dei desideri di qualcuno è una tradizione profondamente radicata . I bambini crescono vedendo coi loro occhi sacrifici pubblici ;la gente si fa convincere che l'uccisione di animali in un tempio è la scorciatoia per diventare di successo .Persino i  Nepalesi ben educati, i fautori sociali della campagna e le agenzie per lo sviluppi continuano la tradizione .
Quando ho chiesto alla gente istruita perchè non fermassero il sacrificio ,almeno nella loro famiglia , mi hanno risposto che il risultato potrebbe essere la sfortuna e che potrebbe capitare una tragedia . Sentono che è meglio continuare le vecchie tradizioni e stare al sicuro. Con una superstizione così ampiamente radicata nel profondo è facile immaginare quanto sia duro per i sostenitori della campagna parlare di questo problema.La natura superstiziosa dei Nepalesi si oppone all'abolizione di pratiche arcaiche come il sacrificio di animali così come alla stregoneria ,la discriminazione razziale,la soppressione delle donne e così via .
I leaders del Nepal potrebbero essere preoccupati dell'immagine del paese  quando il più grande sacrificio del mondo inizierà la prossima settimana ,ma non vorranno interferire . Considerano il problema 'troppo sensibile' e dichiarano di non voler ferire i sentimenti dei gruppi religiosi  
Il sacrificio di animali porta benefici alla comunità d'affari coinvolta in fiere quali il Gadhimai. Quest'anno il comitato organizzativo si aspetta di fare circa 2 milioni di  euro dalla vendita di pelli di animali e carcasse così come dal pagamento delle strutture logistiche e ricreative. In contrasto,i poveri non trarranno benefici .Alcuni dovranno spendere fino a due mesi di salario  per comprare un animale da sacrificare alla fiera .
Un altro problema che è sottovalutato è che la crudeltà contro gli animali fa male alla società intera; segnala e normalizza la insensibilità nei bambini che  possono diventare inebetiti alla sofferenza di esseri viventi .Ora che il conflitto armato è finito, il Nepal ha bisogno di pratiche pacifiche che educhino la prossima generazione per una società armoniosa.
Il coinvolgimento della comunità internazionale è  cruciale per il successo della campagna . Il supporto del mondo  agirà ampiamente come un cataclisma creando un atmosfera di vergogna tra coloro che continuano a sacrificare creature innocenti e a motivare i legislatori a introdurre un ordinamento legale e amministrativo.
Il movimento sta già guadagnando un monumento e continuerà a  crescere dopo che le immagini dei campi dell'uccisione di Gadhimai saranno diffuse per la nazione e io mondo . Gli animali non possono parlare per loro stessi . fino ad ora sono stati i sacerdoti e gli uomini d'affari a parlare per loro : portatene di più,uccidete più animali .E' proprio il tempo in cui ogni cittadino preoccupato  di parlare apertamente per fermare le uccisioni inumane nel nome della religione.
 - Intervistato daAnthony Dias, un giornalista freelance con base a Kolkata

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