la Malavita contro il randagismo: Riceviamo e Pubblichiamo
La malavita gestisce il racket dei randagi con associazioni tedesche, con la scusa delle adozioni. Sono disperata. Aiutatemi. Sono una giornalista e vivo tra l'Italia e l'Inghilterra. Vi scrivo per segnalare l'orrore di due vicende.
Un negozio di animali che si chiama la Giungla, in Via Aldo Moro, 57 a Misterbianco in Provincia di Catania. (tel 095 7559333).Q
ui vivono, o meglio sopravvivono, fra stenti e Privazioni cuccioli di cani e animali esotici.
Oggi, (17 ottobre ) sono andata in questo negozio e Fra le lacrime ho notato che un povero cane tremava dentro una scatola di plastica, vicino a lui altre gabbie con cuccioli che avevano le ciotole dell'acqua vuote. Il senso di paura e tristezza che si avvertiva nel negozio era scandito dall'abbaiare dei poveri cuccioli nelle minuscole gabbie. In un angolo del negozio, quasi al buio, un bradipo, un animale dalle lunghe unghie , che può vivere solo arrampicandosi sugli alberi e non dentro una scatola di plastica. Il bradipo che si trova in questo negozio viene messo in vendita anche per incuriosire i compratori, dal momento che questo animale è diventato un po' l'eroe dei bambini dopo il film " Era glaciale 2″ Ma purtroppo il bradipo che si trova nel negozio vive in una sofferenza assoluta, non avendo nessuno spazio per muoversi. In questo negozio anche altri animali"esotici" condividono le stesse torture del bradipo: accanto alla sua scatola, in un'altra scatola si trova una genetta, un piccolo mammifero simile ad un gatto. E poco distante in un'altra minuscola scatola trasparente un altro mammifero: la civetta delle palme.
Quello che accomuna questi animali è il loro sguardo triste, appena cerco di svegliarli da un sonno molto strano. Nella parte superiore di questo negozio degli orrori c'è una puzzola,vicino a pappagalli, serpenti, conigli. Mi chiedo come è possibile che tanti animali esotici, non siano ancora sequestrati?
Dall'Enpa di Catania e' stata fatta una richiesta di sequestro alla Procura della Repubblica, ma ancora gli animali non risultano sequestrati, nonostante siano trascorsi più di 5 mesi. A pochi chilometri da questo orrore, un altro girone infernale: si sentono dei latrati di cani. Dentro una contrada sperduta, tra la pietra lavica è stato costruito un canile Siamo in c.da Vignale vicino alla ditta Dais, nel Comune di Belpasso. Anche qui l'Enpa è intervenuta ma la situazione non è cambiata. Nel mese di dicembre del 2005, le guardie zoofile dell'Enpa di Catania, su delega dell'A.G. hanno sequestrato questo canile e denunciato 3 persone. Al momento del sequestro vi erano detenuti circa 150 cani che sono stati affidati in giudiziale custodia a canili autorizzati ma dopo circa 20/30 giorni sono stati dissequestrati per mancanza di fondi per il loro mantenimento.
Quindi adesso la situazione è la stessa, anzi forse peggiorata. Nonostante il sequestro dell'Autorita' Giudiziaria, i cani sono dovuti tornare in questo canile, dove sono quasi 200.Uno di loro quasi cieco, perde un liquido dagli occhi: sembrano delle lacrime.
Tra la pietra lavica infuocata, in un posto dove non ci sono alberi, sono rinchiusi questi cani. Le gabbie sono di fortuna: molte realizzate con le reti dei letti, che ormai non vengono più usati. I cani si avvicinano, nella speranza di avere un po' di cibo, sotto un solo cuocente, anche se si tratta del mese di ottobre.
Non si può neanche immaginare di rimanere in quel posto durante i mesi estivi, dove la temperatura tante volte raggiunge i 40 gradi. Chiudono con il catenaccio il grande cancello di questo girone infernale e i cani rimangano lì a guaire. Vi chiedo il vostro interessamento,
Cordialmente Anna Turnaturi
anna.turnaturi@ntu.ac.uk
1 commento:
In nome, per conto e nell’interesse del Sig. Agatino Prima, nato a Milano il 24.12.1968, legale rappresentante ed Amministratore unico della “SAPRIDOG & CAT s.r.l.”, con sede in Misterbianco (Ct), Via A. Moro n.57, espongo quanto segue.
È stata promossa una campagna denigratoria avente ad oggetto l’esercizio commerciale “La Jungla” con sede in Misterbianco (Ct), e ciò attraverso la diffusione sul Web di un articolo a firma della giornalista, Dott.ssa Anna Turnaturi, contenente notizie non rispondenti a verità.
Nel corpo del suddetto articolo, infatti, viene espressamente citato l’esercizio commerciale “La Jungla” - facente capo alla SAPRIDOG & CAT s.r.l.- come luogo in cui si consumerebbero torture e maltrattamenti di animali, insinuando, altresì, collusioni con la malavita organizzata.
A questo proposito, si segnala che con distinte operazioni condotte in data 4.11.2009 dal Corpo forestale dello Stato nonché in data 6.11.2009, dal Comando Carabinieri per la tutela della salute (N.A.S.), è stato accertato che tutti gli animali presenti all’interno del negozio non lamentano sintomi riferibili a malattie infettive o diffusive e si presentano in buono stato di nutrizione e di governo.
Nel corso delle operazioni suddette è stata, altresì, accertata la sussistenza delle necessarie autorizzazioni di legge in ordine al possesso ed alla compravendita degli animali presenti nonché la dotazione dei microchip su tutti i cani ivi allocati.
Tanto si doveva a rettifica di quanto indebitamente esposto e con riserva di tutelare il buon nome della Ditta mia rappresentata innanzi le competenti Sedi Giudiziarie.
Distinti saluti
Catania, 6.11.2009
avv. Giuseppe Carnabuci
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