CORRIERE DELLA SERA
22 OTTOBRE 2009
Tom Rider: «Gli abusi che ho visto compiere mi hanno spinto a licenziarmi»
Pugni ai cammelli, elefanti in catene «Troppe violenze, ho lasciato il circo»
La denuncia di un ex inserviente, ora principale testimone al processo per i maltrattamenti sugli animali
Tom Rider, in un frame della video- denuncia degli abusi sugli animali del circo Ringling
Ketty Areddia
MILANO – Sulle pedane arrivano camminando su un tappeto rosso, circondati da luci e lustrini, pronti per evoluzioni insolite per animali nati per stare nella savana. Sono applausi a scena aperta e cibo a go-go, ma dietro le quinte elefanti, cammelli, leoni e cavalli vengono percossi con barre di ferro, malmenati e rinchiusi in gabbie grandi quanto container. In una parola: torturati. Almeno secondo la testimonianza di Tom Rider, un ex lavoratore del circo Ringling Bros and Barnum & Bailey, e teste principale nel processo contro i produttori del più famoso circo americano, in questi giorni in tournée in Italia (al Palalottomatica di Roma dal 14 al 18 ottobre e adesso e fino al 25 al Palasharp di Milano). Rider, insieme alle associazioni per la difesa degli animali, Adi e Agireora, ha organizzato la sua contro-tournée, portando in giro per l'Europa il video sui maltrattamenti agli animali dello storico circo e organizzando volantinaggi e proteste. Come quella organizzata all'esterno del Palasharp in occasione della «prima» milanese a cui hanno aderito gran parte delle associazioni animaliste italiane.
LE IMMAGINI DEGLI ABUSI – Le immagini, girate in America, raccontano di cammelli presi a pugni, elefanti tenuti fermi con le catene, leoni frustrati e cavalli pungolati. «Sono tutte immagini girate nei circhi della Ringling Bros – ha assicurato Rider – anche se non c'è organizzazione circense che non pratichi abuso contro gli animali. Già il fatto stesso di tenere degli animali selvaggi in gabbia è un abuso, ma le violenze che ho visto fare per anni mi hanno portato a licenziarmi e a denunciare». Dopo di lui, davanti al giudice si sono presentati altri quattro dipendenti dello storico circo. Al tribunale distrettuale di Columbia nel 2000 hanno testimoniato di torture agli animali. «Il tribunale deciderà in questi giorni – prosegue Rider -. Noi abbiamo chiesto che terminino le torture e che nelle mani degli addestratori ci sia solo il cibo per i loro animali». Durante il processo durato 10 anni, il tribunale avrebbe chiesto per tre volte i referti dei veterinari sulle condizioni di salute degli animali ma per tre volte sarebbero stati negati. «Invece molti elefanti hanno le zampe piagate e molti soffrono di tubercolosi, costretti a un freddo a cui per natura non si abitueranno mai».
«IN ITALIA SOLO ANIMALI EUROPEI» – Risponde alle accuse Ermes Bonini, produttore nazionale di Applauso, che ha allestito lo spettacolo di Roma e Milano. «Noi ci siamo preoccupati da subito degli animali, che abbiamo recuperato in Europa, per non farli viaggiare in nave e per evitare loro la quarantena. Abbiamo anche invitato gli animalisti a visitare il nostro allestimento, ma non si è presentato nessuno. La Ringling and Bros ha la massima cura dei propri animali. Esiste un parco di proprietà del Circo, il Center for Elephant Conservation, dove vivono quotidianamente, rispettando tutte le regole internazionali sul trattamento degli animali». Poi aggiunge: «Negli ultimi 6 mesi, il circo è stato sottoposto a controlli in 12 Stati americani da parte di autorità statali, federali e locali, ed è sempre risultato conforme alle norme». Con un sorriso amaro risponde prontamente Rider: «In quel parco ho visto nascere piccoli elefanti, li ho visti strappare alle loro mamme e sottoporre alle catene per essere sottomessi».
LA CAMPAGNA INTERNAZIONALE – La campagna internazionale di Adi, "Stop circus suffering", è il risultato di quattro anni di video girati da infiltrati, in vari circhi di tutto il mondo. In Bolivia, gli attivisti hanno ottenuto una legge che vieti completamente l'utilizzo degli animali e la stessa legge sta per essere approvata in Perù. «In Italia, invece – si lamenta Massimo Tettamanti, autore del libro (Dis)educazione alla violenza" – nel 2005 si sono finanziati i circhi itineranti con 7 milioni di euro e oggi ci sono altre proposte di legge per aumentare questi finanziamenti. Invece noi dobbiamo dire basta ai circhi con gli animali, perché sono diseducativi per i nostri bambini».
VIDEO
IL GIORNALE
22 OTTOBRE 2009
Ecco il pentito dei circhi: «Per gli animali solo torture»
OSCAR GRAZIOLI
Ieri finalmente è crollato un pezzo di quel tendone sotto il quale ridono bambini e genitori davanti alle tigri che saltano nel cerchio di fuoco durante quello che qualcuno si ostina ancora a pubblicizzare come «Lo spettacolo più amato dai bambini del mondo»: il circo.Presso il locale degli Eventi Mondadori di corso Vittorio Emanuele II, a Milano, si è svolta ieri l'attesa conferenza stampa organizzata dall'Adi (Anima difenders international) assieme ad AgireOra per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti delle atrocità commesse sugli animali spietatamente sfruttati nei circhi di tutto il mondo, con l'unica finalità del lucro. Proprio mentre sta per piantare il tendone, a Roma e Milano, il circo «RinglingBrothers, Barnum and Bailey», le due associazioni lanciano una campagna tesa a porre fine alle sofferenze degli animali nei circhi itineranti. L'asso nella manica degli animalisti, questa volta, si chiama Tom Rider che è giunto appositamente dagli Stati Uniti per portare la sua shoccante testimonianza di quanto ha visto, in prima persona, lavorando all'interno dei circhi negli Usa, in Spagna, in Olanda e in Polonia. Rider ha invitato i lavoratori dei circhi italiani a testimoniare le crudeltà che vedono ogni giorno, sollevando quel sipario pietoso che cala sulla sofferenza e le torture inflitte agli animali, dietro i colori sgargianti, le musiche accattivanti e le luci sfavillanti che inondano le piste durante lo spettacolo.L'occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e così, abbiamo posto alcune domande a Rider che ha lavorato anche all'interno di quel Ringling Brothers, Barnum and Bailey per il quale le associazioni organizzatrici della manifestazione hanno chiesto ai sindaci di Roma e Milano di vietare che propongano ai cittadini il loro diseducativo spettacolo.
Mr. Rider, quali sono le maggiori atrocità che ha visto di persona nei circhi?
«Elefanti, tigri, orsi, ogni sorta di animale colpito con sbarre di ferro, pungolato con dispositivi elettrici, costretto a vivere in spazi invivibili».
Il fuoco è l'atavico nemico del leone. Perché si getta nel famoso cerchio?
«Semplice. Basta picchiarlo duramente quando è piccolo e pian piano impara qualunque cosa».
È vero che gli orsi imparano a ballare sulle piastre roventi?
«Questo non ho elementi per dirlo. Di certo le botte sono un eccellente insegnamento. Ho visto orsi polari lavorare in Portogallo con climi insopportabili».
Mr. Rider, cavalli, cani e animali domestici soffrono di meno?
«No. Anche loro sono tenuti e allenati in condizioni tremende».
Un episodio particolare che ricorre ancora nei suoi sogni?
«Sì, quello dell'elefantino Benjamin, ucciso a bastonate proprio nel circo Ringling Brothers, Barnum and Bailey».
Mr. Rider, ci sono animali che soffrono più degli altri?
«No, non esiste una graduatoria, anche se gli elefanti incatenati e gli animali durante gli interminabili viaggi sono quelli che fanno più pena». Se ne va, Tom Rider, per rispondere ad altre persone e gli subentra Tim Phillips, direttore delle campagne dell'Adi, che ha lavorato sotto copertura nella più grande struttura d'Europa per l'addestramento di tigri e leoni: «Ci sono migliaia di lavoratori dei circhi in Europa che non commettono loro stessi delle crudeltà, ma di fatto sostengono in modo passivo le crudeltà degli altri, col loro silenzio. Le nostre investigazioni hanno mostrato che la violenza e la prigionia sono endemiche nei circhi con animali, ed è ora di farsi sentire e mettere fine a questa crudeltà».
Massimo Tettamanti, autore del libro (Dis)Educazione alla violenza, un saggio sulla «violenza a scopo ludico», sottolinea che portare i bambini a vedere spettacoli basati sulla violenza verso gli animali è altamente diseducativo. «Ridere degli animali imprigionati e divertirsi nel vederli costretti con la frusta a fare esercizi innaturali non è certo qualcosa da insegnare ai ragazzi». Concordiamo.Da oggi, sul sito www.tvanimalista.info è visibile il video sui circhi proiettato ieri in sala.
«Elefanti, tigri, orsi, ogni sorta di animale colpito con sbarre di ferro, pungolato con dispositivi elettrici, costretto a vivere in spazi invivibili».
Il fuoco è l'atavico nemico del leone. Perché si getta nel famoso cerchio?
«Semplice. Basta picchiarlo duramente quando è piccolo e pian piano impara qualunque cosa».
È vero che gli orsi imparano a ballare sulle piastre roventi?
«Questo non ho elementi per dirlo. Di certo le botte sono un eccellente insegnamento. Ho visto orsi polari lavorare in Portogallo con climi insopportabili».
Mr. Rider, cavalli, cani e animali domestici soffrono di meno?
«No. Anche loro sono tenuti e allenati in condizioni tremende».
Un episodio particolare che ricorre ancora nei suoi sogni?
«Sì, quello dell'elefantino Benjamin, ucciso a bastonate proprio nel circo Ringling Brothers, Barnum and Bailey».
Mr. Rider, ci sono animali che soffrono più degli altri?
«No, non esiste una graduatoria, anche se gli elefanti incatenati e gli animali durante gli interminabili viaggi sono quelli che fanno più pena». Se ne va, Tom Rider, per rispondere ad altre persone e gli subentra Tim Phillips, direttore delle campagne dell'Adi, che ha lavorato sotto copertura nella più grande struttura d'Europa per l'addestramento di tigri e leoni: «Ci sono migliaia di lavoratori dei circhi in Europa che non commettono loro stessi delle crudeltà, ma di fatto sostengono in modo passivo le crudeltà degli altri, col loro silenzio. Le nostre investigazioni hanno mostrato che la violenza e la prigionia sono endemiche nei circhi con animali, ed è ora di farsi sentire e mettere fine a questa crudeltà».
Massimo Tettamanti, autore del libro (Dis)Educazione alla violenza, un saggio sulla «violenza a scopo ludico», sottolinea che portare i bambini a vedere spettacoli basati sulla violenza verso gli animali è altamente diseducativo. «Ridere degli animali imprigionati e divertirsi nel vederli costretti con la frusta a fare esercizi innaturali non è certo qualcosa da insegnare ai ragazzi». Concordiamo.Da oggi, sul sito www.tvanimalista.info è visibile il video sui circhi proiettato ieri in sala.
LA ZAMPA.IT
22 OTTOBRE 2009
Gli animalisti accusano il circo di Buffalo Bill
Gli animalisti italiani contro il circo di Buffalo Bill. La tournee mondiale del Circo Barnum fa tappa a Milano dal 21 al 25 ottobre al Palasharp, e le associazioni denunciano il circo «Ringling bros and Barnum & Bailey». Alcuni attivisti hanno manifestato contro le presunte torture a cui gli animali sono sottoposti, e sul web sono spuntati i video realizzati dalla Peta «sulle decine di animali morti nel circo americano e i tanti animali feriti, torturati e costretti a compiere esercizi contrari alla loro natura».
VIDEO
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