CRONACA  QUI
 16 OTTOBRE 2009
 All'arrivo  dei veterinari i due animali non c'erano più
 Cani  impiccati e gettati in mare: dalle acque affiorano le  carcasse
 CHIOGGIA (VE) -  STORIA SHOCK - Maltrattati, legati e strangolati. Poi gettati in mare,  senza pietà. Le vittime sono due cani, che dopo essere rimasti in acqua per  diversi giorni, sono stati sospinti dalle correnti a riva, dove sono stati  avvistati da una coppia che ha subito lanciato l'allarme. E' accaduto a  Chioggia: i due poveri animali, probabilmente due molossi, sono stati uccisi,  forse impiccati o legati a dei massi per farli affogare più velocemente. Il  caso, denunciato dal Gazzettino, è finito sui tavoli della Lega antivivisezione,  che si è subito attivata per contattare l'Asl e chiedere il recupero delle due  carcasse. Ma il giorno dopo, all'arrivo dei veterinari, le due carcasse non  c'erano più. L'associazione chiede ora aiuto alla cittadinanza per vigilare sul  territorio e per segnalare casi di maltrattamento o eventuali ritrovamenti di  corpi. "È fondamentale- affermano i responsabili della Lav- che la cittadinanza  sia collaborativa e aiuti le istituzioni. Inoltre chiediamo alle forze  dell'ordine di vigilare nel territorio per evitare accanimenti ingiustificabili  contro gli animali". Chi maltratta gli animali rischia una pena che va da tre  mesi a un anno di reclusione e una multa che va dai 3 ai 15 mila euro. Chi ne  provoca anche la morte rischia invece fino a 18 mesi di carcere. 
 IL  GAZZETTINO
 16 OTTOBRE 2009
 Allarme della  Lega antivivisezione: «I cittadini segnalino alle autorità chi maltratta gli  animali»
 Il mare  restituisce due cani uccisi
 Le carcasse,  con una corda legata al collo, sono stata trovate da una coppia a  passeggio
 Marco Biolcati
 CHIOGGIA (VE) - Due carcasse di  cani morti sono state trovate domenica sulla battigia di Sottomarina. Entrambi  gli animali, di grossa taglia, tipo molossi, sono rimasti in acqua per parecchi  giorni fino a quando, sospinte dalle correnti, le carcasse sono arrivate a riva.  I cani sono stati sicuramente maltrattati prima di essere gettati in acqua: sul  corpo di uno infatti era ben visibile un cappio di nylon stretto intorno al  collo. Forse i due animali erano stati impiccati o i loro corpi appesantiti con  pietre o altro per farli affogare con maggiore facilità.La presenza delle  carcasse è stata segnalata da una coppia di Sottomarina che stava passeggiando  lungo la battigia. Il caso, con tanto di foto, è finito il giorno dopo sui  tavoli della Lega antivivisezione, che si è subito attivata per contattare l'Asl  e chiedere il recupero delle due carcasse. Purtroppo però, all'arrivo dei  veterinari, i due cani non c'erano più. L'associazione chiede ora aiuto alla  cittadinanza per vigilare sul territorio e per segnalare casi di maltrattamento  o eventuali ritrovamenti di corpi. «È fondamentale – affermano i responsabili  della Lav – che la cittadinanza sia collaborativa e aiuti le istituzioni.  Inoltre chiediamo alle forze dell'ordine di vigilare nel territorio per evitare  accanimenti ingiustificabili contro gli animali». In caso di ritrovamento di un  animale morto è fondamentale avvertire subito l'Asl. Chi maltratta gli animali  rischia una pena che va da tre mesi a un anno di reclusione e una multa che va  dai 3 ai 15 mila euro. Chi ne provoca anche la morte rischia invece fino a 18  mesi di carcere. 
 
 
 
 
 
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