I forestali di Oleggio hanno messo sotto sequestro un allevamento abusivo, con 109 cani cuccioli e adulti, importati dalla Polonia. La struttura, situata ai margini del comune dell'Ovest Ticino, era totalmente priva di autorizzazione sanitaria e si avvaleva della complicità di un veterinario di Varallo Pombia, che si occupava di registrare gli animali all'anagrafe canina, anche emettendo fatture per l'inserimento dei microchip; operazione che, di fatto, veniva eseguita dai due titolari dell'allevamento. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica. "Anche i box, i recinti e le strutture entro le quali i cani venivano allevati sono risultati del tutto abusivi, privi cioè di qualsiasi autorizzazione edilizia e di permesso di costruire. Durante le indagini è stato inoltre accertato che i cani venivano venduti senza che venisse rilasciata alcuna fattura o ricevuta, con conseguente evasione degli oneri fiscali, per un importo verificato in parecchie migliaia di euro".
La pubblicità dell'allevamento avveniva principalmente attraverso INTERNET, grazie alla pubblicazione di decine di annunci su portali web specializzati, facenti capo a numerose utenze di telefonia mobile, tutte riconducibili ai due "titolari" dell' allevamento: gli acquirenti arrivavano numerosi, soprattutto dalla vicina Lombardia, attratti dai prezzi estremamente convenienti.
Nell'allevamento sono stati trovati ben 109 cani di varie razze (west highland white terrier, maltesi, san bernardo, labrador, pinscher, barboncini, sharp pei), messi sotto sequestro e "valutate le buone condizioni degli animali – spigano i forestali - affidati agli stessi allevatori i quali tuttavia non potranno venderli, né potranno allevarne altri".
"Le indagini puntano ora – dicono al Comando Provinciale della Forestale di Novara – ad accertare la provenienza dei cani. E' infatti risaputo che esiste da anni un fiorente commercio di cuccioli importati illegalmente dai Paesi dell' Est Europa; i cagnolini vengono sottratti alle madri, utilizzate come vere e proprie macchine riproduttrici, ad una età tenerissima, molto inferiore a quella minima prevista dalla legge. Di conseguenza, vengono trasportati senza le prescritte vaccinazioni e in uno stato di salute precario, spesso in condizioni pessime, all'interno di casse o sottofondi. Molti di essi muoiono durante il viaggio o appena giunti in Italia, e molti altri – anche per essere stati privati delle difese immunitarie trasmesse dalla madre – soccombono dopo poche settimane. Tutto questo ovviamente viene fatto per denaro: i cuccioli vengono venduti in Italia al corrente prezzo di mercato, da alcune centinaia di euro in su, secondo la razza, ma in realtà vengono acquistati all'estero per pochi euro, conseguendo profitti altissimi."
Il business risulta fiorente e gli stessi agenti della Forestale di Oleggio avevano, pochi giorni fa, denunciato alla Procura della Repubblica di Milano il titolare di un negozio di animali, responsabile di aver importato dall'Ungheria dei cuccioli di cane, prima che compissero l' età minima prevista dalle vigenti normative (3 mesi e mezzo), falsificandone la data sui "passaporti" dei cani.
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"Le indagini puntano ora – dicono al Comando Provinciale della Forestale di Novara – ad accertare la provenienza dei cani. E' infatti risaputo che esiste da anni un fiorente commercio di cuccioli importati illegalmente dai Paesi dell' Est Europa; i cagnolini vengono sottratti alle madri, utilizzate come vere e proprie macchine riproduttrici, ad una età tenerissima, molto inferiore a quella minima prevista dalla legge. Di conseguenza, vengono trasportati senza le prescritte vaccinazioni e in uno stato di salute precario, spesso in condizioni pessime, all'interno di casse o sottofondi. Molti di essi muoiono durante il viaggio o appena giunti in Italia, e molti altri – anche per essere stati privati delle difese immunitarie trasmesse dalla madre – soccombono dopo poche settimane. Tutto questo ovviamente viene fatto per denaro: i cuccioli vengono venduti in Italia al corrente prezzo di mercato, da alcune centinaia di euro in su, secondo la razza, ma in realtà vengono acquistati all'estero per pochi euro, conseguendo profitti altissimi."
Il business risulta fiorente e gli stessi agenti della Forestale di Oleggio avevano, pochi giorni fa, denunciato alla Procura della Repubblica di Milano il titolare di un negozio di animali, responsabile di aver importato dall'Ungheria dei cuccioli di cane, prima che compissero l' età minima prevista dalle vigenti normative (3 mesi e mezzo), falsificandone la data sui "passaporti" dei cani.
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