L'ARENA GIORNALE DI VERONA
12 APRILE 2009
Continua la strage di cani «Attenti alle esche killer»
EST VERONESE. Dalla Val d'Illasi alla Val d'Alpone, si sono moltiplicati gli episodi legati ai bocconi avvelenati. La fascia pedemontana è l'area a maggiore rischio Proprietari invitati a mettere la museruola agli animali
Paola Dalli Cani
Provincia di Verona - Bocconi al veleno, il veronese orientale si conferma maglia nera. Alla vigilia della Pasquetta, appuntamento con le tradizionali gite fuori porta, il Comitato veneto contro i bocconi, ma anche «reteveronaeschekiller» (mailing list che funziona in Internet come gruppo di Google) lancia l'appello alla prudenza.
In entrambi i casi lo strumento sono le segnalazioni che hanno finito con il disegnare una vera e propria mappa del rischio. Gli ultimi casi segnalati sono stati a Monteforte d'Alpone (località Polesan), e qui la polizia municipale ha provveduto alla delimitazione dell'area dove sono stati sparsi i bocconi al veleno. Sono stati affissi, come prevede l'ordinanza contro le esche del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, i cartelli che segnalano il pericolo: in questo specifico caso l'ipotesi del medico veterinario che s'è visto morire tra le braccia un cucciolo di bulldog parla di stricnina.
Monteforte, però, è solo uno degli ultimi casi: avvelenamenti sono stati denunciati sul monte Belloca a San Giovanni Ilarione, in contrada Rancani a Tregnago, lungo le dorsali di Val d'Illasi, Val Tramigna e Val d'Alpone. E ancora località Paraiso e monte Loffa a Sant'Anna d'Alfaedo, via Piazza a Cazzano di Tramigna, località Bova e lungo canali e fossati a Belfiore: secondo gli animalisti in questi ultimi casi (ma è anche l'ipotesi che si è fatta a Monteforte) i bocconi sarebbero stati destinati alle nutrie.
Casi di avvelenamento sono stati segnalati anche nelle contrade Pregiotti e Ca' Vigile a Vestenanova. Resta vivo l'allarme a Terrazzo (località Ca' Bianca), nei pressi della fornace a San Lorenzo (Soave) e ad Arcole.
Questa la mappa del rischio elaborata sulle segnalazioni dei proprietari di cani ma anche di residenti del luogo che hanno scoperto le carcasse di animali selvatici o domestici, come i gatti: semaforo verde, dunque, alla Pasquetta col quattrozampe ma con prudenza. Meglio avere con sé la museruola (obbligatoria peraltro dopo l'ordinanza Martini sulla tutela dall'aggressività canina) e utilizzarla se si lascia libero il proprio cane nei boschi o nei campi. In caso di avvelenamento, come specifica la Polizia provinciale nel suo vademecum, è indispensabile cercare di far vomitare l'animale somministrando, qualora non si abbia la disponibilità di farmaci anticoagulanti, una sospensione di chiara d'uovo montata a neve, unita ad acqua calda molto salata. Non somministrare in alcun caso latte e cercare di mantenere l'animale tranquillo in attesa di ricorrere al veterinario.
Non conosce sosta, insomma, il deprecabile fenomeno delle esche al veleno (che non va dimenticato costituisce reato penale punibile con la reclusione), ma è ininterrotto anche il lavoro di dodici studenti della Scuola grafica «San Zeno» di Verona che stanno elaborando un manifesto-denuncia che diventerà la prima pubblicità progresso contro la strage: i progetti saranno esaminati da una apposita commissione che sceglierà l'idea più efficace. Procalamazione dei vincitori e premiazione sono in agenda per il 26 maggio: poi i manifesti saranno stampati e affissi per le città.
In entrambi i casi lo strumento sono le segnalazioni che hanno finito con il disegnare una vera e propria mappa del rischio. Gli ultimi casi segnalati sono stati a Monteforte d'Alpone (località Polesan), e qui la polizia municipale ha provveduto alla delimitazione dell'area dove sono stati sparsi i bocconi al veleno. Sono stati affissi, come prevede l'ordinanza contro le esche del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, i cartelli che segnalano il pericolo: in questo specifico caso l'ipotesi del medico veterinario che s'è visto morire tra le braccia un cucciolo di bulldog parla di stricnina.
Monteforte, però, è solo uno degli ultimi casi: avvelenamenti sono stati denunciati sul monte Belloca a San Giovanni Ilarione, in contrada Rancani a Tregnago, lungo le dorsali di Val d'Illasi, Val Tramigna e Val d'Alpone. E ancora località Paraiso e monte Loffa a Sant'Anna d'Alfaedo, via Piazza a Cazzano di Tramigna, località Bova e lungo canali e fossati a Belfiore: secondo gli animalisti in questi ultimi casi (ma è anche l'ipotesi che si è fatta a Monteforte) i bocconi sarebbero stati destinati alle nutrie.
Casi di avvelenamento sono stati segnalati anche nelle contrade Pregiotti e Ca' Vigile a Vestenanova. Resta vivo l'allarme a Terrazzo (località Ca' Bianca), nei pressi della fornace a San Lorenzo (Soave) e ad Arcole.
Questa la mappa del rischio elaborata sulle segnalazioni dei proprietari di cani ma anche di residenti del luogo che hanno scoperto le carcasse di animali selvatici o domestici, come i gatti: semaforo verde, dunque, alla Pasquetta col quattrozampe ma con prudenza. Meglio avere con sé la museruola (obbligatoria peraltro dopo l'ordinanza Martini sulla tutela dall'aggressività canina) e utilizzarla se si lascia libero il proprio cane nei boschi o nei campi. In caso di avvelenamento, come specifica la Polizia provinciale nel suo vademecum, è indispensabile cercare di far vomitare l'animale somministrando, qualora non si abbia la disponibilità di farmaci anticoagulanti, una sospensione di chiara d'uovo montata a neve, unita ad acqua calda molto salata. Non somministrare in alcun caso latte e cercare di mantenere l'animale tranquillo in attesa di ricorrere al veterinario.
Non conosce sosta, insomma, il deprecabile fenomeno delle esche al veleno (che non va dimenticato costituisce reato penale punibile con la reclusione), ma è ininterrotto anche il lavoro di dodici studenti della Scuola grafica «San Zeno» di Verona che stanno elaborando un manifesto-denuncia che diventerà la prima pubblicità progresso contro la strage: i progetti saranno esaminati da una apposita commissione che sceglierà l'idea più efficace. Procalamazione dei vincitori e premiazione sono in agenda per il 26 maggio: poi i manifesti saranno stampati e affissi per le città.
Nessun commento:
Posta un commento