MESSAGGERO VENETO
1 APRILE 2009
Dal gatto impiccato ai roghi di bestiole
I precedenti
CRUDELTÀ
(FRIULI VENEZIA GIULIA)
Dalle cronache degli ultimi anni in provincia una galleria degli orrori La crudeltà sugli animali non è un fatto isolato. E in provincia questo malcostume ha trovato più volte posto sulle pagine della stampa locale. Bisogna risalire al settembre del 2002 per ritrovare il caso di un gatto barbaramente impiccato a Castello di Maniago. Un gesto di credulità che tradiva un odio ben più radicato dal momento che, accanto all'animale, è stato lasciato un pezzo di carta con scritto "Prima il gatto e poi il padrone". Qualche mese più tardi, lungo la strada dei Magredi a Cordenons, è stato rinvenuto un cane, in un sacchetto, a cui qualcuno ha dato fuoco. Sempre a Cordenons, nel 2004, un cittadino straniero è stato denunciato per maltrattamenti: lavorando tutto il giorno lasciava un cucciolo di cane rinchiuso in una gabbia nel terrazzo, sotto il sole e senza acqua. Due anni più tardi, nel 2004, a Polcenigo un 34enne ha preso a coltellate il suo labrador ferendolo a morte e, come niente fosse, dopo l'uccisione ha lasciato il corpo in casa e se ne è andato a lavorare. Accanto ad episodi cruenti ci sono quelli che si ripetono da sempre: l'abbandono dei cuccioli subito dopo la nascita. Nel 2007 a Fontanafredda, una signora ha ritrovato quattro cuccioli di cane chiusi in un sacchetto e abbandonati in un cespuglio. L'intervento provvidenziale della donna ha consentito loro di sopravvivere. I maltrattamenti a danno degli animali si manifestano anche in altri modi. Un episodio difficile da dimenticare è quello verificatosi, sempre nel 2007, via "posta". Un pordenonese si era fatto spedire tramite pacco sigillato – solo un piccolo spiraglio per far passare l'aria – 20 tartarughe d'acqua. "Contiene rocce" c'era scritto sul pacco, un'indicazione evidentemente poco attendibile. Grazie alla segnalazione dell'ufficio centrale delle Poste al corpo forestale di Brescia, gli animali erano stati salvati e i responsabili dello "scambio" denunciati. L'elenco degli orrori prosegue, nel 2008, con il ritrovamento di un cane, chiuso in un sacchetto, nei pressi dell'interporto; con la scoperta di cinque cuccioli di Beagle – disidratati e in condizioni igieniche precarie nonché senza documenti sanitari – trovati dalla polizia stradale in un furgone rumeno. Arrivando al 2009, prima del gesto crudele dei due fidanzati di Azzano Decimo, va registrata una denuncia anonima ad Aviano. In un manifestino, appeso alla bacheca di un centro commerciale a febbraio, è stato segnalato un militare americano – con tanto di numero di telefono – colpevole, secondo l'accusatore, di lasciar morire il suo cane.
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