CORRIERE DI VITERBO
21 MARZO 2009
Barbarano Romano (VT) - Strage di cani a Piana Aiano
La denuncia dell'associazione Garibaldi onlus. Otto morti avvelenati e due uccisi a colpi di fucile.
Piana Aiano Cani avvelenati e uccisi a colpi di fucile
Barbarano Romano (VT) - Una vera e propria strage degli innocenti. Sono stati uccisi nel giro di pochi giorni 10 cani di proprietà nel comune di Barbarano Romano in località di Piana Aiano. Otto delle vittime sono state avvelenate mentre ad altre due hanno sparato. In questa zona è presente una riserva verde dove normalmente la gente porta i propri amici a quattro zampe a fare una passeggiata. La zona è tranquilla e per questo spesso vengono lasciati liberi di scorrazzare e sgambettare. Nel giro di pochi giorni però c'è stata una vera mattanza, infatti, a poco a poco sono morti avvelenati otto cani. Non si tratta di randagi ma di domestici e per questo è stata fatta una denuncia. Una delle ultime vittime è stato un cagnolino che apparteneva a Dino Tarabù, un cucciolone che era solito allontanarsi da casa per poi tornare. Dopo 10 giorni di assenza, Tarabù ha cominciato a preoccuparsi, ma non più di tanto perché sicuro del suo ritorno. Solo ieri ha ricevuto la notizia che il suo amico era stato avvelenato insieme ad altri sette. A informare Dino Tarabù è stata una vicina di casa il cui cane rientra nel bilancio delle 8 vittime. Adesso è allarme avvelenamenti. E l'associazione Garibaldi, sensibile al problema dei maltrattamenti degli animali, ha deciso di avvertire gli abitanti di Barbarano di fare attenzione quando portano a passeggio i loro cani in quell'area. Inutile parlare dell'atrocità della morte per avvelenamento. Come fa notare il presidente dell'associazione Garibaldi, Angela Massini, se c'è del veleno sparso in una riserva, diventa una situazione a rischio non solo per gli animali ma anche per l'uomo. "Il veleno - spiega - che è stato ingerito dalle otto vittime di sicuro si trovava dentro bocconcini di carne. Queste polpette sono un'esca invitante non solo per i cani ma anche per altri animali come le cornacchie che si spostano e vanno a morire in altre zone. Divenendo, a loro volta, cibo per altri animali o ancora peggio possono finire dentro il giardino di una casa dove magari ci sono dei bambini. Insomma il veleno viene messo in circolo e non è prudente per la salute di nessuno. Noi siamo venuti a sapere ieri di questa situazione. Ma a quanto pare il bilancio delle vittime del veleno potrebbe essere più elevato. Per adesso siamo a conoscenza di dieci casi. Otto cani morti per avvelenamento e due uccisi a colpi di fucile. Speriamo che l'elenco non cresca".
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