LA PROVINCIA DI COMO
15 GENNAIO 2009
Cane segregato per anni a Talamona
Cecco in fin di vita per maltrattamenti Ora l'Enpa è a caccia del responsabile
TALAMONA (SO) - L'Enpa sporgerà denuncia contro ignoti dopo che lo scorso 29 dicembre a Talamona è stato trovato Cecco, un cane maltrattato e tenuto segregato probabilmente per anni, tanto che adesso, proprio a causa delle sue pessime condizioni di salute, si teme per la sua sopravvivenza. L'animale si trova ora al canile di Busteggia dove è stato preso in cura dagli operatori del centro. Cecco ha due occhioni dolci che guardano stupiti e con riconoscenza chi adesso si occupa di lui, le persone che gli puliscono le piaghe, gli medicano occhi e orecchie, gli fanno le iniezioni, cercano di fargli muovere qualche passo, gli danno cibo e acqua. Tutte cose nuove per lui. Il veterinario dell'Asl che lo ha visitato per primo subito dopo il ritrovamento ha riscontrato denutrizione e disidratazione, vecchie otiti e congiuntiviti, piaghe, unghie lunghissime, gravi difficoltà a muoversi, tutte cose che fanno pensare a una sua detenzione in uno spazio piccolissimo e sporco, dove non riusciva a camminare, con scarsissimo cibo e acqua e mai una carezza. E non per pochi giorni, si tratta di anni.
Chi ha potuto fare questo, si chiede l'Enpa. Magari solo per ignoranza, perché "tanto è solo un cane": maltrattare un cane non vuole dire solo prenderlo a calci o a bastonate, significa privarlo dei suoi diritti: cibo, acqua, affetto, possibilità di fare una passeggiata e di ricevere una carezza. Cecco forse morirà, le sue condizioni sono davvero critiche, ma i volontari dell'Enpa vorrebbero che i suoi anni di tortura non fossero stati vani.
Chi pensa di sapere a chi appartiene, può chiamare anche in forma anonima al seguente numero 339-4277283. Ogni informazione è preziosa. L'Enpa sporgerà denuncia alle forze dell'Ordine contro ignoti, ma l'associazione vuole dare un nome e un cognome e possibilmente una pena esemplare. «Chi sa, ci contatti - conclude l'ente per la protezione degli animali - anche chiudere gli occhi e guardare da un'altra parte quando il vicino massacra un animale è altrettanto vergognoso».
Chi ha potuto fare questo, si chiede l'Enpa. Magari solo per ignoranza, perché "tanto è solo un cane": maltrattare un cane non vuole dire solo prenderlo a calci o a bastonate, significa privarlo dei suoi diritti: cibo, acqua, affetto, possibilità di fare una passeggiata e di ricevere una carezza. Cecco forse morirà, le sue condizioni sono davvero critiche, ma i volontari dell'Enpa vorrebbero che i suoi anni di tortura non fossero stati vani.
Chi pensa di sapere a chi appartiene, può chiamare anche in forma anonima al seguente numero 339-4277283. Ogni informazione è preziosa. L'Enpa sporgerà denuncia alle forze dell'Ordine contro ignoti, ma l'associazione vuole dare un nome e un cognome e possibilmente una pena esemplare. «Chi sa, ci contatti - conclude l'ente per la protezione degli animali - anche chiudere gli occhi e guardare da un'altra parte quando il vicino massacra un animale è altrettanto vergognoso».
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