
Sono ormai alcuni anni che l'E.N.P.A. di Torino collabora con tre volontari che operano nel canile di Rieti. Perchè ci siamo spinti fino nel Lazio? Perchè chi sostiene la Protezione Animali, lotta per proteggere indiscriminatamente TUTTI gli animali, ovunque si trovino.
Conosciuti per caso, l'impegno e la dedizione verso gli animali mostrati da Betty, Ezio e Laura ci dovrebbero davvero far riflettere.
Perchè amare gli animali vuol dire lottare ogni giorno per loro, trovare le energie, il tempo e il denaro per aiutarli quotidianamente, e il risultato è spesso deludente, lacerante... Perchè di animali malati, anziani, in pericolo, sono piene le strade e i canili, soprattutto in alcune parti di Italia.
E quando se ne salva uno, a volte ci si accorge di non riuscire a far nulla per un altro, e le scelte diventano davvero TERRIBILI.
Probabilmente per molti di noi, qui a Torino, parlare di cani agonizzanti nei rifugi, di istituzioni che non sanno o non vogliono sapere, di animali morti per inedia o malattia all'interno di strutture che dovrebbero proteggerli, è difficile a credersi. Eppure sparsi per tutta Italia esistono ancora rifugi, se così si possono chiamare, in cui i cani combattono per sopravvivere, lottano per delle crocchette coperte di escrementi, non hanno cucce nè alcun riparo per il gelo invernale o l'afa estiva, e spesso sono costretti a condividere il box con molti altri cani, con le liti e i morsi incurati che ne conseguono...
Alcuni finiscono per rassegnarsi, stanno sdraiati vicino alle pedane marce e li vedi consumarsi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, altri invece provano a reagire, ma senza cure è difficile sopravvivere all'inferno. Inoltre queste strutture sono spesso convenzionate con diversi Comuni, così molti cani vaganti vanno a riempire le gabbie e il numero degli animali raggiunge DIVERSE CENTINAIA di unità.
Probabilmente per molti di noi, qui a Torino, parlare di cani agonizzanti nei rifugi, di istituzioni che non sanno o non vogliono sapere, di animali morti per inedia o malattia all'interno di strutture che dovrebbero proteggerli, è difficile a credersi. Eppure sparsi per tutta Italia esistono ancora rifugi, se così si possono chiamare, in cui i cani combattono per sopravvivere, lottano per delle crocchette coperte di escrementi, non hanno cucce nè alcun riparo per il gelo invernale o l'afa estiva, e spesso sono costretti a condividere il box con molti altri cani, con le liti e i morsi incurati che ne conseguono...
Alcuni finiscono per rassegnarsi, stanno sdraiati vicino alle pedane marce e li vedi consumarsi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, altri invece provano a reagire, ma senza cure è difficile sopravvivere all'inferno. Inoltre queste strutture sono spesso convenzionate con diversi Comuni, così molti cani vaganti vanno a riempire le gabbie e il numero degli animali raggiunge DIVERSE CENTINAIA di unità.
Se a tutto ciò vogliamo aggiungere che i cani spesso non vengono sterilizzati e che le adozioni sono inevitabilmente poche, rispetto al numero totale degli esemplari, capirete quanto sia assolutamente ingestibile la situazione.
E quando ai pochissimi volontari che trovano il coraggio e la forza di mandar giù insulti e bugie, non viene neppure consentito di entrare in queste strutture ???
Vi sembrano forse esagerazioni?
Vi sembrano forse esagerazioni?
Oggi abbiamo ricevuto un video sul canile di Rieti: per chi non conosce questa realtà, per chi non crede che tutto ciò sia possibile in Italia, per chi vuole capire cosa significano le parole maltrattamento e crudeltà,
QUESTO VIDEO E' PER VOI.
Se volete conoscere meglio l'operato di questi tre ragazzi e cercare di aiutarli nei loro sforzi quotidiani, vi consigliamo di visitare i loro siti:
GRAZIE.
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