mercoledì 26 maggio 2010

Vicenza, la Provincia vuole sterminare i colombi in eccesso

IL GAZZETTINO
26 MAGGIO 2010
PALAZZO NIEVO Il 30% della popolazione volatile sarà eleiminata: sono 7mila nel Bassanese, 12mila nel Basso Vicentino
La Provincia dichiara guerra ai colombi in eccesso
Roberta Labruna
Vicenza - Ore contate per i colombi in eccesso in città e provincia: scatta il piano di controllo voluto dalla Provincia di Vicenza per il contenimento della popolazione faunistica della Columba livia attraverso operazioni di cattura e o abbattimento. Ma guai a criminalizzare l�operazione. �Sgombriamo il campo da un possibile equivoco: non scatta la caccia indiscriminata al piccione, come qualcuno potrebbe pensare o dire. In realtà, raccogliendo il grido di allarme di sindaci, agricoltori e produttori, abbiamo ritenuto opportuno, sentito il parere dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ovvero l'ex Istituto Nazionale Fauna Selvatica di Bologna) mettere in atto un piano che riduca la presenza di un'animale nocivo in città per monumenti, edifici ed abitazioni e fuori per le colture di prima semina e lo stoccaggio di sementi�. In grado di effettuare ampi spostamenti per nutrirsi, il colombo di città è oramai una presenza fissa, numerosa e poco gradita, considerati i rischi sanitari di cui è portatore, nelle zone di pianura del territorio, sia sui terreni coltivati che all'esterno di stalle, magazzini, impianti di stoccaggio, essiccazione e di trasformazione dei semi. Triennale � ovvero con valenza 2010-2012 � il provvedimento provinciale suddivide il territorio in 6 zone. Restano escluse i centri urbani, in cui la competenza è dei Sindaci � e la Montagna, dove queste presenze non si registrano. �Siamo la seconda provincia del Veneto dopo Padova a emanare queste disposizioni. Con una differenza sostanziale e cioè che nel Padovano sono stati autorizzati 5mila prelievi mentre qui il procedimento è diverso. Noi, infatti, abbiamo prima effettuato una sorta di censimento, meglio dire una stima, zona per zona valutando la popolazione dell'animale, ma è un calcolo per difetto, in almeno 30mila. L'Ispra ci ha pertanto autorizzato a prelevare fino al 30% che significa mantenere sotto controllo una specie che tra l'altro è prolifica. Come si vede nessuno vuole eliminare questi animali ma un controllo è più che doveroso�. Prima di procedere agli abbattimenti, gli agenti della Polizia Provinciale provvederanno a verificare che nei luoghi interessati agricoltori, proprietari e amministratori abbiano predisposto tutti i sistemi cruenti o ecologici che dir si voglia (reti, protezioni ed altro) di prevenzione. �Nel Basso Vicentino la popolazione volatile si aggira fra le 9 e le 12mila unità più altre 4mila nella zona di Lonigo. Cinquemila sono stati calcolati fra le Valli dell'Agno e del Chiampo e nella Valleogra, 8mila nel hinterland Vicentino e 7mila nel Bassanese�. Per la cattura potranno essere impiegati anche operatori ausiliari senza licenza di caccia, purch� proprietari o possessori di terreni e immobili interessati dalla problematica.

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