mercoledì 28 aprile 2010

prov. di Arezzo: strage di gatti con le esche avvelenate

CORRIERE DI AREZZO
27 APRILE 2010
San Giovanni - Strage di gatti con le esche avvelenate.
La denuncia parte dalla presidente dell?associazione Pro Natura. Uccisi 16 felini di una colonia con un mix di sostanze tossiche.
Michele Bossini
Provincia di Arezzo - Strage di gatti a San Giovanni. A denunciarla è Barbara Gori, presidente della sezione valdarnese dell'associazione Pro-natura, che da un paio d'anni opera in Valdarno prendendosi cura soprattutto dei felini. Il fatto è avvenuto nella colonia felina di via Milano, regolarmente sterilizzata, censita e registrata, dove alcuni bocconi avvelenati sparsi ad arte da alcuni nemici degli animali hanno portato alla morte di ben sedici dei venti gatti che facevano parte della colonia. "E' circa un mese che i nostri volontari presso le casine-riparo di quella zona hanno trovati gatti morti o moribondi che poi, nonostante la corsa dal veterinario - dice Gori - non ce l'hanno fatta. Dall'autopsia è emerso chiaramente che sono morti per avvelenamento: il referto è stato trasmesso alla Asl e ai Carabinieri per la denuncia. Maltrattare e uccidere animali è un reato penale". Dalle prime analisi sembra che a uccidere le bestiole sia stato un mix di sostanze tossiche e che la morte non sia sopraggiunta rapidamente, ma fra atroci sofferenze. "Al momento la denuncia è contro ignoti - precisa Gori - perch頡ttendiamo gli esiti delle analisi tossicologiche. Comunque i nostri volontari hanno riconosciuto una persona mentre spargeva i bocconi avvelenati e procederemo con la denuncia. Sono veramente inorridita - termina - da una azione di vigliaccheria tale e spero che i responsabili vengano identificati al più presto". Le recenti norme contro il maltrattamento degli animali prevedono, contro chi dissemina bocconi avvelenati, punizioni severe e si rischiano sanzioni pecuniarie fino 10.000 euro e il carcere da tre ai dodici mesi. La Pro Natura Valdarno intende portare questa sua battaglia fino in fondo e non lascerà niente di intentato, affinch頩 responsabili di una strage del genere non riescano a farla franca. Chi non è capace di amare gli animali non è capace di amare nemmeno le persone recitava un vecchio adagio ed è triste che si registrino atti del genere e si faccia ricorso ad armi subdole come i bocconi avvelenati, dai quali un gatto non si può difendere. Una strage che non può restare impunita. E non è un battaglia animalista ma semplicemente una battaglia di civiltà.

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