9 GIUGNO 2010
Corato, strage di cani con polpette avvelenate
GIANPAOLO BALSAMO
CORATO (BA) - � stata l�ennesima, ignobile strage di animali innocenti. Si è consumata lontano dal centro cittadino, in un terreno a ridosso di via S. Magno, a non molta distanza da alcune ville e da un pittoresco trullo in pietra. A morire avvelenati, qualche giorno fa (ma la notizia è trapelata solo nelle ultime ore) sono stati quattro cuccioli e la madre, un intero gruppo di randagi che hanno avuto la sfortuna di nascere non in una cuccia riscaldata ma all�aria aperta, tra le pietre e l�indifferenza generale. L�orribile carneficina è stata scoperta da alcune animaliste, da tempo impegnate ad accudire i quattrozampe abbandonati ma, anche, a far breccia nell�indifferenza dei più e a sgretolare quel muro di malvagità che è presente in chi ha in odio gli animali. �Dire che sto soffrendo dopo quello che è successo è poco - commenta amareggiata Antonella Monterisi, presidente dell�associazione animalista tranese �Laika� - anche perch� quei cani erano soprattutto cuccioli ed indifesi. Non so se le animaliste che hanno fatto il macabro rinvenimento abbiano presentato una denuncia alle istituzioni preposte. Se non lo hanno fatto loro, lo faremo sicuramente noi. La nostra pena e sofferenza ed il nostro sdegno sono profo ndi�. Le carcasse erano sul terreno, immerse nell�erba, a poca distanza l�una dall�altra: la mamma con i suoi piccoli, insieme sino alla fine. Proprio in quel luogo, all�ombra di un trullo, i cuccioli erano stati messi alla luce pochi mesi fa e qui, ogni tanto, ricevevano un po� d�acqua e cibo da ci aveva a cuore la loro sorte. Pare, inoltre, che gli stessi cagnolini avessero già ricevuto i primi trattamenti veterinari in attesa di essere affidati a qualche �buon samaritano�. Ma non è la prima volta che Corato si trasforma scenario di simili barbarie nei confronti dei randagi. �Qualche mese fa - aggiunge Antonella Montrerisi - è stata avvelenata una cagnolina di piccola taglia che era stata anche sterilizzata e stazionava dalle parti di via Prenestina. Era accudita da una signora che abita lì vicino. � stata soccorsa dal veterinario ma, dopo una settimana di agonia, ho appreso, non ce l�ha fatta. La cagnolina è morta proprio a casa della signora�. E, come se non bastasse, segnalazioni giunte alla stessa �Laika� riferiscono di cani deliberatamente legati ai binari e lasciati travolgere dai convogli di passaggio.
�Uccidere i cani - conclude la presidente dell�associazione animalista - solo perchè senza padrone o perchè la loro presenza incute paura o creano qualche
inconveniente ai proprietari dei terreni, è un atto inaudito. Sono pronta a sporgere denuncia contro ignoti anche se la vita di questi poveri esseri viventi nessuno potrà ripagarla�.
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