giovedì 3 giugno 2010

prov. di Venezia, spendere per il canile è immorale dice il parroco

Il parroco ha veramente nel cuore l'amore universale !

LA NUOVA VENEZIA
1 GIUGNO 2010
Il parroco: �Spendere per il canile è immorale�
Marta Artico
DESE (VE). �Voglio bene agli animali, ma in questo momento di crisi ritengo ci siano altre priorità che non realizzare il canile di Dese�. Il parroco don Enrico Torta domenica dall�altare è intervenuto sulla questione �rifugio per cani� e avvisando i fedeli che fuori, sul sagrato, si poteva firmare la sottoscrizione per il mantenimento del canile a San Giuliano, non ha omesso di spiegare il suo pensiero ai parrocchiani. �Adesso - sottolinea - c�è gente che non sa come tirare la carretta, ci sono persone senza lavoro, che si ammazzano per portare a casa la pagnotta. Non sono certo contro l�obiettivo di dare un nuovo rifugio ai cani, ma ritengo che in questo particolare momento storico avviare un simile cantiere spendendo denaro è molto sbagliato. Non accetto che si pensi agli animali quando ci si dimentica delle persone che sono più importanti, lo trovo immorale�. Don Enrico ne fa una questione di principio e visto che l�amministrazione comunale non naviga nell�oro, al sacerdote la scelta sembra discutibile. Detto questo, il parroco ha lasciato piena libertà ai cittadini di sottoscrivere o meno la petizione. Domenica mattina di firme ne sono state raccolte un centinaio: il gruppo di abitanti che porta avanti la sottoscrizione nonch� una lettera indirizzata al sindaco e all�assessore all�Ambiente ha consegnato ciclostilati anche ai commercianti e ai negozianti della zona. La petizione è nata sulla scorta dell�illustrazione da parte dei tecnici dell�Ufficio ambiente del progetto definitivo del rifugio per cani, dove sono emerse alcune criticità. Il progetto però è in fase avanzata: nell�area in questione sono già quasi terminati i carotaggi. �Il sito destinato al nuovo canile - si legge nella petizione - risulta notevolmente decentrato rispetto al centro città e non è servito da mezzi pubblici. � relativamente vicino ad un piccolo centro abitato di circa 80 famiglie per le quali il progetto non ha contemplato alcuna verifica acustica. Il prolungarsi dei tempi oltre alla perdita dei finanziamenti legati all�area di Ca� Solaro condizionano le sorti del canile, mentre la più facile soluzione avrebbe permesso l�adeguato restauro dell�attuale con definitiva sistemazione dei 450 animali presenti�.

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