20 APRILE 2010
Cani decapitati nel Sile, il caso in Procura
Rubina Bon
CASIER (TV). Due cani con la testa mozzata emersi dalle acque del Sile: l?amministrazione comunale sporgerà denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali. Su sollecitazione di alcuni cittadini, le bestiole seviziate sono stati ripescate dai vigili del fuoco in avanzato stato di decomposizione. I vigili urbani hanno avviato le indagini per risalire agli autori del barbaro gesto. Il recupero da parte dei vigili del fuoco di Treviso di due carcasse di cani con la testa mozzata è solo l?ultimo, scioccante episodio di maltrattamenti verso gli animali. I corpi delle bestiole sono emersi nei giorni scorsi nella zona del Sile conosciuta come ?il cimitero dei burci?, nel territorio di Casier. E? stata la polizia locale che, su indicazione dei cittadini che avevano segnalato le carcasse maleodoranti perch頩n avanzato stato di decomposizione, ha contattato le istituzioni per la rimozione delle carcasse. L?amministrazione, attraverso l?assessore alle Politiche ambientali Paolo Calmasini, condanna fermamente il barbaro gesto di ammazzare un animale, peraltro in quelle modalità. L?intenzione del Comune è di sporgere denuncia contro ignoti alla Procura, per maltrattamento di animali. Il comando della polizia locale è impegnato per rintracciare i proprietari degli animali e cercare così di risalire agli autori del gesto. Sarà fondamentale verificare se i cani fossero dotati di microchip e quindi se sia possibile identificare i proprietari attraverso l?anagrafe canina. L?episodio dei cani con la testa mozzata segue di pochi giorni quello del gatto di Ponzano morto dopo atroci sofferenze trafitto da una freccia. Il recupero delle carcasse nelle acque che costeggiano la passeggiata più amata dai trevigiani non ha fatto che riaccendere i riflettori anche sul problema della spazzatura e del degrado lungo
20 APRILE 2010
Crudeltà inaudita la magistraura non sottovaluti
CASIER (TV). ?E? ora che la magistratura inizi davvero a considerare il maltrattamento degli animali come un reato da punire con pene severe?. Adriano De Stefano, presidente trevigiano dell?Enpa, l?ente nazionale protezione animali, non usa mezzi termini per condannare non solo i barbari e sconcertanti episodi di Casier e Ponzano, ma anche quella miriade di avvelenamenti che quotidianamente si registrano. ?C?è la tendenza a sottovalutare i reati che coinvolgono gli animali. Servono invece indagini serie e pene severe per i colpevoli - chiarisce De Stefano - Il ritrovamento dei due cani con le teste mozzate è un episodio di sadismo deliberato, maturato in un limbo di ignoranza?. Secondo il presidente dell?Enpa, gli episodi di maltrattamento degli animali sono all?ordine del giorno. ?Spesso passano però nel silenzio perch頮on vengono denunciati e nemmeno segnalati. Molto spesso, poi, non si riesce nemmeno a risalire al responsabile - aggiunge - Invece bisognerebbe intensificare le indagini per comminare pene esemplari agli autori?.
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