venerdì 9 aprile 2010

prov. di CL: il Comune lascia a digiuno gli animali di Villa Niscemi

LA REPUBBLICA

9 APRILE 2010

Il Comune lascia a digiuno gli animali di Villa Niscemi

Nella sede di rappresentanza del sindaco vivono oche, anatre, papere e germani reali ma anche dieci gatti. Di loro si prende cura un gruppo di volontari. Italia dei valori denuncia: "Animali abbandonati"

Sara Scarafia

Niscemi (CL) - Spennacchietta aspetta con ansia che i suoi amici umani, quattro volte alla settimana, le portino da mangiare pane o granone. Li aspetta anche Gibone, che però al pane preferisce di gran lunga i bocconcini di carne e di pollo. Spennacchietta è uno dei cento pennuti che abitano nel laghetto di Villa Niscemi: la sede di rappresentanza del Comune di Palermo, il quartier generale del sindaco, che si affaccia sul parco della Favorita. Ci sono papere, oche, anatre e germani reali. Gibone, invece, è uno dei dieci gattini della villa: gatti e papere, però, non sopravvivrebbero a lungo senza l'aiuto dei volontari.Il Comune infatti non si occupa del loro sostentamento: lo denuncia il consigliere di Italia dei valori Angelo Ribaudo, che ha presentato un'interrogazione al sindaco. "Uccelli e gatti mangiano solo grazie all'impegno dei volontari". A partire da Bruno Testa, tenente della Croce rossa militare, che insieme con Mirella Puccia, Rita La Torella e Alessandra Di Piazza compra a proprie spese granone e cibo per gatti. "Diamo loro da mangiare quattro volte a settimana - racconta Testa, che da dieci anni si occupa degli animali di Villa Niscemi - da tempo ormai il Comune ha smesso di acquistare il cibo per papere e gatti".
Gli angeli protettori di pennuti e felini di Villa Niscemi spendono circa 1.400 euro all'anno per acquistare il cibo. "Ci occupiamo anche di ripulire, dopo che gli animali hanno mangiato - continua Testa - ma devo dire che ci aiutano moltissimo i vigili urbani che lavorano a Villa Niscemi". Testa racconta della papera ammalata, curata proprio da un vigile: "Mi chiedo come il Comune possa non occuparsi dei propri animali", conclude.Nell'interrogazione Ribaudo chiede come mai gli animali non vengano nutriti e come mai non si siano sterilizzati i gatti: "Dovrebbero essere fatti controlli igienico-sanitari e veterinari sia a vantaggio degli animali sia delle persone che lavorano o visitano la villa: potrebbero essere esposti a malattie".

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