IL   GAZZETTINO 
  14 APRILE 2010
  CAORLE (VE) -  A Sansonessa torna l?incubo del   "serial killer" di animali domestici. Indagine dei vigili   
  Cagnolino ucciso da una polpetta   avvelenata
  CAORLE (VE) - Ancora bocconi   avvelenati nel quartiere di Sansonessa. A farne le spese un meticcio di piccola   taglia, Pulce, morto improvvisamente all'interno del giardino di casa, in viale   Panama. Il fatto risale a qualche settimana fa: la proprietaria del cagnolino lo   ha trovato stramazzato a terra vicino ai resti, mangiucchiati, di una polpetta   di cibo. Inutile ogni soccorso: il povero Pulce nulla ha potuto contro il veleno   contenuto nell'esca. Le analisi compiute dal Servizio veterinario dell'Asl 10   hanno, infatti, accertato che nello stomaco del cagnolino e nel boccone erano   presenti tracce di una sostanza velenosa particolarmente aggressiva.Ora sul   fatto stanno indagando gli uomini della polizia locale di Caorle. Anche il   comune e la Procura della Repubblica di Venezia sono stati informati del   vergognoso episodio: l'uccisione di animali è un reato grave, punibile, a   seguito di una riforma legislativa del luglio 2004 che ha inasprito le sanzioni   per chi commette crudeltà verso gli amici a quattro zampe, con la reclusione da   tre a diciotto mesi.Purtroppo non si tratta di un episodio isolato: secondo i   soci dell'Associazione Zoofila Caorle, ente che dal 1990 si occupa della tutela   degli animali randagi e non, questo fenomeno sarebbe anzi particolarmente   frequente in città. Due in particolare i quartieri interessati, Santa Margherita   dove qualche anno fa si registrò una vera e propria moria di gatti, e   Sansonessa. Solamente lo scorso anno altri due cani furono sottoposti a cure   veterinarie per sospetta intossicazione da topicida e lungo il canale Palangon   furono rinvenuti sei gattini ed un cane morti. A Santa Margherita fu la piccola   Gila, bellissima meticcia di tre anni, a fare le spese di ignoti avvelenatori.   Anche i piccioni sono diventati vittime di questi sconsiderati: a metà marzo, in   pieno centro, furono ri nvenuti diversi pennuti morti vicino a mucchietti di   grano lasciato a terra. 
 
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