ASCA
 18 DICEMBRE 2009
 ANIMALI:  COMITATO BIOETICA, VIA LIBERA A OBIEZIONE A SPERIMENTAZIONE  
 (ASCA) - Roma, 18 dic - Istituzione  di Comitati Etici per la sperimentazione animale con la presenza di un membro  esterno esperto in bioetica e auspicio di un miglior coordinamento a livello  internazionale per lo sviluppo e la convalida di metodi alternativi. Sono alcune  delle raccomandazioni contenute nel parere dedicato alle ''Metodologie  alternative, Comitati etici e l'obiezione di coscienza alla sperimentazione  animale'', approvato oggi dal Comitato Nazionale per la Bioetica, presieduto da  Francesco Paolo Casavola, riunito in commissione plenaria.
Il documento chiede inoltre di dare piena attuazione alla legge 12/10/1993, n.413 ''Norme sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale'', che riconosce (art.1) ai cittadini italiani il diritto di dichiarare la propria obiezione di coscienza alla sperimentazione animale e che vengano istituiti insegnamenti di metodologie alternative a livello universitario.Il testo parte dalla condivisione del modello delle 3R (rimpiazzamento, riduzione e raffinamento delle metodologie usate per la sperimentazione animale), in linea con la ''Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici'' e con i principali documenti internazionali in materia.In appendice al documento, sono stati pubblicati i risultati di un'indagine condotta dal CNB tra le facolta' scientifiche delle Universita' italiane (medicina, farmacia, scienze, veterinaria, biotecnologie) ottenendo, da tutte, risposte che hanno consentito di monitorare lo stato di applicazione della legge.
Il documento chiede inoltre di dare piena attuazione alla legge 12/10/1993, n.413 ''Norme sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale'', che riconosce (art.1) ai cittadini italiani il diritto di dichiarare la propria obiezione di coscienza alla sperimentazione animale e che vengano istituiti insegnamenti di metodologie alternative a livello universitario.Il testo parte dalla condivisione del modello delle 3R (rimpiazzamento, riduzione e raffinamento delle metodologie usate per la sperimentazione animale), in linea con la ''Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici'' e con i principali documenti internazionali in materia.In appendice al documento, sono stati pubblicati i risultati di un'indagine condotta dal CNB tra le facolta' scientifiche delle Universita' italiane (medicina, farmacia, scienze, veterinaria, biotecnologie) ottenendo, da tutte, risposte che hanno consentito di monitorare lo stato di applicazione della legge.
 
Nessun commento:
Posta un commento