BIG HUNTER
21 DICEMBRE 2009
Attacco del Giornale alla caccia. Carrara non ci sta: "Oscar Grazioli dà i numeri"
Responsabile Ufficio Stampa Senatore Valerio Carrara
Dott. Fortunato Busana
Sto raccogliendo i riscontri per denunciare agli organi competenti certi giornalisti che sfruttano la loro posizione dominante per rappresentare un?immagine distorta della caccia senza un contraddittorio.
In merito all?articolo pubblicato sul vostro quotidiano in data 18 dicembre 2009 a firma Oscar Grazioli, intervengo per l?ultima volta allo scopo di porre fine a questo dibattito che mi vede citato più volte. Grazioli, è proprio il caso di dirlo, dà i numeri: sostiene che in vent?anni i seguaci di Diana siano scesi da due milioni a cinquecentomila. Poich頦egrave; mia consuetudine abituale prima di diffondere notizie o dati effettuare una approfondita disamina degli stessi, nel mio primo intervento ho dichiarato che i cacciatori sfiorano il milione di unità. Se si aggiunge a questo dato i praticanti delle discipline del tiro sportivo, del tiro al piattello, fossa olimpica e skeet, il numero raggiunge 1.200.000 unità. Le mie fonti sono rappresentate da ANPAM Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (Confindustria), Assoarmieri, Confartigianato e supportate da indagini riguardanti il settore, indotto compreso, di Eurispes. Probabilmente i dati in possesso di Oscar Grazioli (750.000 cacciatori) si riferiscono agli iscritti alle Associazioni Venatorie riconosciute a livello nazionale che non tengono conto invece delle numerose Associazioni a livello regionale, quindi non censite, che annoverano decine di migliaia di iscritti. Ne cito alcune: ACL ? Associazione Cacciatori Lombardi, Associazione Cacciatori Veneti, Associazione Cacciatori Liguri, Associazione Cacciatori Sardi e CPA ? Caccia Pesca Ambiente ecc ... Le prese di posizione contro la caccia e i cacciatori da parte di alcuni giornalisti che scrivono su quotidiani nazionali quali Corsera, La Repubblica e La Stampa nonch頤i alcuni giornalisti che operano in Rai, essendo quindi retribuiti con il canone, mi hanno convinto a raccogliere documentazione e riscontri nonch頲egistrazioni delle trasmissioni che ho già richiesto e richiederò al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Senatore Sergio Zavoli. Non è possibile che qualcuno in trasmissioni che non hanno nulla a che vedere con la passione venatoria prenda posizione sulla caccia senza offrire una possibilità di contraddittorio. Saranno poi gli organi giudicanti (Ordine dei Giornalisti e Commissione di Vigilanza Rai) a verificare se tutto ciò sia etico e deontologico. Mi dispiace signor Grazioli che lei, i suoi amici ed amiche, disdegnate una battuta di caccia, una passeggiata all?alba in mezzo alla natura respirando aria pura. Non è mai troppo tardi, a tutto c?è un rimedio.
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IL GIORNALE
18 DICEMBRE 2009
SEGUACI DI DIANA IN 20 ANNI SCESI A 500MILA ERANO DUE MILIONI
OSCAR GRAZIOLI
Parlare di caccia accende gli animi più che trattare di processi brevi. C?è chi mi vede come una sorta di kalashnikov spianato contro i seguaci di Diana. Ribadisco che sono eticamente contrario alla caccia, ma ho fatto dei distinguo tra forme diverse di tale pratica. Sparare a uccelli migratori da appostamenti, mediante l?uso di richiami vivi è odioso e immorale, mentre andare nel folto del bosco, con il cane e il fucile a un colpo solo, credo sia moralmente ed ecologicamente molto più ?accettabile?, anche per chi, come me e milioni di italiani, sarà sempre contrario a questa ?passione?. La legge consente di andare a caccia ma spero questo non impedisca di scrivere il mio dissenso. La legge consente l?aborto. Ƞ forse vietato scrivere che lo si ritiene immorale?
Vengo al senatore Carrara che vuole i fatti. Eccoli. I cacciatori sono passati, in 20 anni da 2 milioni a poco più di mezzo milione. La stragrande maggioranza dei cittadini italiani è contraria alla caccia, i giovani soprattutto. Le prede ferite e non uccise, spesso muoiono dopo giorni di dolori e agonia. I cani sventrati dai cinghiali, con le viscere fumanti sul terreno gelato, sono all?ordine del giorno. Giudichino i lettori se è maltrattamento o amore per gli animali. Uccelli che volano per migliaia di chilometri, alla ricerca di un inverno più caldo, sono fucilati dopo essere stati attratti dai loro fratelli vivi chiusi in gabbia. La civetta è vietata. Vero, faccio ammenda. Mentre scrivevo, caro senatore, pensavo al suo amico e collega Orsi che, nel suo disegno di legge, la vorrebbe ancora sul palo (magari accecata come i cacciatori facevano un tempo). Oggi i richiami vivi permessi sono allodola, tordo bottaccio, tordo sassello, germano reale e pavoncella che, reclusi in gabbia, attirano verso la morte i propri fratelli. Si invoca l?Ars Venandi, dimenticando che i gladiatori del Colosseo imparavano l?Ars Dimicandi. I romani erano molto generosi con le arti. Io preferisco Debussy, Monet e Baudelaire. Caro Carrara, vorrei parlasse con Angelo, Fabrizio, Rita e Manuela, amici con i quali mi capita di fare due chiacchiere davanti a un aperitivo, prima di cena. Garantisco che nessuno torna a casa ubriaco e nessuno si sogna di alzarsi presto per sparare a merli e fringuelli. Abbiamo di meglio da fare.
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