LA GAZZETTA DEL  MEZZOGIORNO
 23 OTTOBRE 2009
 Nel Potentino  un  allevamento-lager
 GIOVANNI  RIVELLI 
 BRIENZA (PZ) - Un vero e  proprio «lager» per maiali, con condizioni igieniche pessime, suini addossati  uno all'altro, carcasse di animali morti in putrefazione lasciate sul piazzale,  animali non registrati (e quindi non inseribili nel ciclo legale della  macellazioni) e liquami, altamente inquinanti, che finivano direttamente nel  torrente Pergola. È quanto ha scoperto la Polizia Provinciale in un allevamento  di Brienza, in contrada Madonna degli Angeli, facendo verifiche su una lettera  anonima che lamentava l'inquinamento di quel torrente. Ma alla fine, il quadro  messo insieme dagli investigatori è andato oltre il solo problema ambientale e  il titolare dell'allevamento è stato denunciato anche per maltrattamenti di  animali. Una scena da voltastomaco quella che si sono trovati davanti gli  agenti che, oltre a denunciare la cosa alla Procura hanno effettuato anche una  segnalazione all'Asl. A partire da quelle carcasse lasciate a marcire. Una  situazione assurda rispetto alla quale il titolare si giustificava dicendo di  «non aver avuto il tempo per scavare delle buche ed infossare le carcasse e che  sperava che qualche cane randagio attratto dall'odore venisse a  mangiarle». 
E di fatti, poco dopo, «sopraggiungeva un cucciolo di cane, che portava in bocca un maialetto morto appena nato con il quale giocava». Il tutto mentre i maiali erano letteralmente «stipati» nelle gabbie senza possibilità di movimento e la poca pulizia attirava migliaia di mosche. Ma i problemi vanno oltre il recinto dell'azienda, con l'inquinamento del fiume. Innanzitutto il letame bovino (nellazienda si allevano anche mucche) è stato trovato ammassato senza alcuna cautela proprio a ridosso del vallone in cui scorre il torrente. Inoltre, le vasche per la raccolta ed il trattamento degli escrementi dei suini presentavano due vistose perdite da cui letteralmente zampillavano le deiezioni che precipitando sul terreno creavano un rigagnolo maleodorante verso valle sino allo stesso torrente. Inoltre le due saracinesche di apertura che sarebbero dovute servire a scaricare i reflui fognari e metterli nella cisterna per la fertirrigazione erano poste su una scarpata senza strada. Impossibile accedere con la cisterna, il sospetto è che le saracinesche, un volta aperte, lasciano precipitare i reflui nel pendio verso il torrente Pergola. Ma anche l'inquinamento non finisce lì. Perchè nell'azienda sono stati trovati diversi rifiuti, tra cui diverse decine di lastre di eternit, i pannelli di cemento amianto, proprio accanto alle stalle. Da dove provenissero è uno degli elementi ancora da accertare.
 E di fatti, poco dopo, «sopraggiungeva un cucciolo di cane, che portava in bocca un maialetto morto appena nato con il quale giocava». Il tutto mentre i maiali erano letteralmente «stipati» nelle gabbie senza possibilità di movimento e la poca pulizia attirava migliaia di mosche. Ma i problemi vanno oltre il recinto dell'azienda, con l'inquinamento del fiume. Innanzitutto il letame bovino (nellazienda si allevano anche mucche) è stato trovato ammassato senza alcuna cautela proprio a ridosso del vallone in cui scorre il torrente. Inoltre, le vasche per la raccolta ed il trattamento degli escrementi dei suini presentavano due vistose perdite da cui letteralmente zampillavano le deiezioni che precipitando sul terreno creavano un rigagnolo maleodorante verso valle sino allo stesso torrente. Inoltre le due saracinesche di apertura che sarebbero dovute servire a scaricare i reflui fognari e metterli nella cisterna per la fertirrigazione erano poste su una scarpata senza strada. Impossibile accedere con la cisterna, il sospetto è che le saracinesche, un volta aperte, lasciano precipitare i reflui nel pendio verso il torrente Pergola. Ma anche l'inquinamento non finisce lì. Perchè nell'azienda sono stati trovati diversi rifiuti, tra cui diverse decine di lastre di eternit, i pannelli di cemento amianto, proprio accanto alle stalle. Da dove provenissero è uno degli elementi ancora da accertare.
 
 
 
 
 
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