venerdì 23 ottobre 2009

ANIMALI: NAS SEQUESTRANO 13 MILA CANI

 

 

da http://www.codici.org/ufficio_stampa/comunicati/sequestro_cani_nas..pdf

COMUNICATO STAMPA

ANIMALI: NAS SEQUESTRANO 13 MILA CANI
INDAGINE CODICI: IL 40 PER CENTO DEGLI ALLEVAMENTI OPERA
NELL'ILLEGALITA' MAGGIORI CONTROLLI DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE

CODICI-Centro per i Diritti del Cittadino plaude all'operato dei Nas. Grazie all'attività
capillare del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell'Arma si è compiuto un ulteriore passo
avanti per arginare il diffuso fenomeno del racket legato ai canili e agli allevamenti non
regolari.
Il giro d'affari che ruota intorno al fenomeno è di notevoli proporzioni, si parla di diversi
milioni di euro che finiscono nelle tasche di allevatori e gestori di canili senza scrupoli,
molto spesso manovrati da organizzazioni criminali. Il business dei canili e della vendita
illecita dei cani è terzo a quello della droga e della prostituzione.
"L'Associazione CODICI –commenta Valentina Coppola Resp. Naz. Settore Ambiente del
CODICI– ha da mesi avviato un'indagine atta a verificare quanto sia diffuso il fenomeno
degli allevamenti italiani che operano nell'illegalità".
Prendendo come punto di partenza gli annunci gratuiti inseriti nelle principali testate
giornalistiche che reclamizzavano la vendita di cuccioli, è emerso che nel 40 per cento dei
casi, su 70 telefonate, l'allevamento in questione operava nella più totale illegalità: vendita
di cani privi di documentazione e assenza di iscrizione all'anagrafe canina sono i reati
maggiormente commessi.
"Sconsiglio vivamente di acquistare cuccioli di cane da queste strutture- conclude Coppolasi
tratta in molti casi, di cani poco sociali, potenzialmente aggressivi e in alcuni casi malati.
In genere provengono dall'Est e sono venduti in Italia a prezzi elevatissimi. Acquistandoli,
inoltre non si fa altro che incentivare il racket che gira intorno al fenomeno".
Il CODICI chiede, quindi la collaborazione dei cittadini affinché il business illecito, reso
possibile da venditori compiacenti, possa essere scoperto e, ovviamente, maggiori controlli
da parte delle Forze dell'Ordine. Il fenomeno, come ampiamente dimostrato dalla nostra
micro-indagine, non è così sommerso come si crede.
Pertanto l'Associazione andrà avanti in questa sua attività di monitoraggio a tutela dei
diritti degli animali, le segnalazioni potranno essere i n v i a t e a
sportelloalcittadino@codici.org. Là dove necessario, adiremo le vie legali.

Roma, lì 13 ottobre 2009

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