LA NUOVA SARDEGNA4 FEBBRAIO 2009
Macabro avvertimento in un ovile settanta pecore sgozzate e sventrate
Tore Cossu
SINDIA (NU). Nuova strage di bestiame nelle campagne del Marghine. Questa volta i malviventi hanno agito nelle campagne tra Sindia e Suni dove hanno sterminato un gregge di pecore. Una settantina di capi ovini sono stati sgozzati e sventrati a colpi di coltello. Il raccapricciante episodio si è verificato nella località di Pedra Senta ai danni di un allevatore di Suni. Il proprietario, la sera prima, aveva lasciato gli animali al libero pascolo nell'altopiano che si affaccia verso la Planargia. Ieri mattina lo stesso allevatore, quando si è recato sul posto per accudire il bestiame, ha fatto la terribile scoperta. Le pecore giacevano a terra immerse in pozze di sangue. Alcune con la gola tagliata dalle violente coltellate, altre letteralmente sventrate senza alcuna pietà. I soliti ignoti si sono introdotti nell'azienda durante la notte. Per portare a segno il loro proposito criminoso hanno prima radunato gli animali in un recinto e poi iniziato ad infierire con violenti colpi di coltello. Al proprietario, una volta scoperto lo sterminio delle pecore, non è rimasto altro da fare se non sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri. Sul posto sono subito intervenuti i militari dei presidi di Sindia e Suni che hanno avviato le indagini per fare luce sull'episodio e risalire agli autori che hanno compiuto la strage. Secondo le forze dell'ordine il gesto sarebbe da ascrivere ad un avvertimento o ad una vendetta maturata nell'intricato ambiente agro pastorale. Non è comunque la prima che nelle campagne della zona vengono perpetrate stragi di bestiame. L'ultimo episodio risale a due settimane fa quando nelle campagne di Bortigali (nelle vicinanze della frazione di Mulargia) sono state uccise un centinaio di pecore. In precedenza altre stragi di animali sono state perpetrate in diversi centri del Marghine. Un fenomeno quello delle stragi che rappresenta un autentico spauracchio per gli allevatori della zona. Per mettere un freno alla recrudescenza del fenomeno abigeato (furti, incendi di fienili e massacri di bestiame) le forze dell'ordine, di concerto con le compagnie barracellari che sono presenti nel territorio, hanno intensificato i controlli nell'agro e i servizi di pattugliamento.
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