COMUNICATO ENPA
26 NOVEMBRE 2009
L'INCREDIBILE STORIA DI MOSE', PRESO A BASTONATE, RINCHIUSO IN UN SACCO E SALVATO ALL'ULTIMO MINUTO
E' vivo per miracolo, Mosé. Mosé è uno splendido meticcio che - poco meno di due anni di vita - ha dovuto sperimentare sulla propria pelle un gesto di indescrivibile crudeltà. E' lunedì e, come tutti i giorni il quattrozampe - un trovatello - se ne va in giro tranquillamente per le strade di Statte, un centro abitato a poca distanza da Taranto. Il cagnolino, però, non sa che quello non è proprio il suo giorno fortunato. Un 68enne incrocia il cammino del cane, lo vede, si avvicina. Mosé, immaginando un gesto di tenerezza dell'uomo, non fugge, lo guarda, forse scodinzola; si aspetta che da un momento all'altro una mano amica lo accarezzi delicatamente sul muso. E invece nessun gesto affettuoso per lui. Un bastone lo colpisce a più riprese: una, due, tre, quattro volte, con una furia cieca e violenta, impensabile per un essere umano. Non soddisfatto della sua "prestazione", il 68 enne solleva di peso Mosé – dolorante e malconcio – lo rinchiude in un sacco e lo abbandona al suo destino. Intervengono i Carabinieri. "Il cane è morto", pensano gli agenti che consegnano il "pacco" alla ditta incaricata di smaltirne il corpo. Ed è a questo punto che si compie il miracolo. Un dipendente dell'impresa si accorge di un movimento leggero, quasi impercettibile, capisce che all'interno di quel fagotto c'è un cuore che batte ancora e, senza pensarci due volte, soccorre il cagnolino. Una corsa frenetica per raggiungere l'Enpa di Taranto, i cui volontari si dedicano, anima e corpo, al salvataggio del quattrozampe. Nella sventura Mosé è stato fortunato: lentamente si sta riprendendo dalle ferite del corpo; quelle dell'anima, invece, sono ancora dolenti. Per il 68enne le cose non sono andate altrettanto lisce. L'uomo è stato denunciato e del suo caso si sta occupando il procuratore capo Franco Sebastio; l'Enpa di Taranto, dal canto suo, ha preannunciato che si costituirà parte civile nel processo a carico dell'uomo. (26 novembre)
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